INFLUENZA SUINA - basta allarmismi ingiustificati!

Forum dedicato all'Omeopatia con possbilità di ricevere consulti medici sulla Medicina Omeopatica. Risponde il Dott. Tancredi Ascani, medico omeopata unicista.

Dico no ai vaccini e spiego perché

Messaggiodi Dr.Ascani il mer set 16, 2009 10:39 pm

Lettera di Romina Power ai ministri: "Dico no ai vaccini e vi spiego perché"

Alla cortese attenzione del Ministro della Salute, On. Maurizio Sacconi e del Vice Ministro della Salute, On. Ferruccio Fazio.

Egregio Signor Ministro, Egregio Signor Vice Ministro. Vi scrivo in merito alla supposta "pandemia" A/H1N1, meglio nota come "febbre suina". Secondo quanto avete dichiarato ai media, sono previste per l'Italia due tranches di vaccinazioni; la prima in autunno 2009 e una successiva all'inizio del 2010. Come cittadina italiana e contribuente, mi permetto dunque di sottoporVi alcuni seri dubbi riguardo all'opportunità della campagna di vaccinazione.
1. Secondo quanto apprendo dalle Vs dichiarazioni, i sintomi dell'influenza A/H1N1 non sarebbero altro che quelli della normale influenza stagionale, in forma più lieve per giunta. E mentre l'influenza stagionale provoca fino a 5000 decessi ogni anno solo in Italia, in questi mesi la A/H1N1 ha provocato "soltanto" poco più di 700 decessi in tutto il mondo.
2. E' perfino superfluo rammentarVi quanto possa essere nocivo un vaccino al sistema immunitario, specialmente nei bambini e negli anziani e, di conseguenza, quanto sia inopportuno scegliere la strada del vaccino per malattie di poco conto e scarsamente nocive come questa influenza suina.
3. Gravissime accuse contro l'OMS, le case farmaceutiche Baxter, Sanafi-Aventis e Novartis e una serie di personaggi di rilievo della finanza e della politica internazionale, sono state mosse dalla nota giornalista austriaca Jane Burgermeister (leggi La Scienza Verde di agosto). Secondo la denuncia, sia il vaccino che la stessa epidemia A/H1N1 sarebbero armi biologiche deliberatamente utilizzate per la riduzione della popolazione mondiale.
4. L'ingiunzione dell'affermata giornalista contiene una dettagliata documentazione atta a dimostrare la reale entità dell'epidemia di influenza suina e del relativo vaccino, nonché le gravissime responsabilità degli enti e delle persone chiamate in causa. Sulla base dell'ingiunzione presentata dalla Burgermeister, sono attualmente in preparazione un'ulteriore ingiunzione ed una mozione ad opera di un team di esperti legali americani. Per quanto le gravissime accuse mosse contro l'OMS e Big Pharma siano ancora da dimostrare in tribunale, sarebbe quanto meno opportuno che il Ministero della Salute tenesse conto di queste, prima di "buttarsi a pesce" nell'avventura di una vaccinazione di massa.
5. La stessa OMS non ha escluso rischi, affermando che "nella produzione di alcuni vaccini per la pandemia sono coinvolte nuove tecnologie che non sono state ancora valutate estensivamente per la loro sicurezza in certi gruppi della popolazione".
6. Una serie di eventi e circostanze getta pesanti ombre su questa vaccinazione, nonché sul ruolo di Big Pharma nella politica sanitaria dell'OMS.
7. Il Vice Ministro Fazio ha dichiarato che il costo per l'acquisto dei vaccini ammonterebbe a "poche centinaia di milioni di euro". Una cifra, secondo il Vice Ministro che non creerebbe problemi, neanche in "periodi di magra" come questi. Con tutto il rispetto, considero questa dichiarazione un vero e proprio insulto ai cittadini che faticano ad arrivare a fine mese! Per questa serie di ragioni, mi appello al Vostro buon senso, nonché alla Vostra professionalità, nel chiederVi di riconsiderare la Vostra posizione sulla campagna di vaccinazione per l'A/H1N1 indicata dall'OMS, sulla base di quanto riportato sopra. Al di là delle direttive dell'OMS, la responsabilità politica in materia di sanità in Italia spetta al Ministero e per questo mi rivolgo a Voi. Vi anticipo che, nell'eventualità di una vaccinazione di massa, non mi sottoporrò ad essa. Se anche tale vaccinazione fosse fortemente vincolante o addirittura (Dio non voglia!) coatta, la rifiuterei comunque, sulla base dei punti elencati sopra, nonché delle ingiunzioni presentate. Sono in procinto di contattare la signora Burgermeister ed alcune delle più note associazioni italiane in difesa della libertà di scelta in materia di vaccinazioni sperando di ricevere aiuto e consiglio. Includo in copia conoscenza CC alcuni dei migliori siti internet italiani di informazione, al fine di lasciare una traccia di quanto Vi ho scritto. Se i gestori di tali siti internet e blog vorranno pubblicare questo mio appello a Voi, hanno il mio pieno consenso a farlo. Auspico anzi che da tale lettera possa eventualmente nascere una petizione da sottoporre alla cortese attenzione del Ministero della Salute, al fine di sensibilizzarlo ulteriormente al problema, poiché al di là della preoccupazione di alcuni cittadini per questa influenza suina - preoccupazione esclusivamente generata dal vergognoso ed ingiustificato allarmismo dei media tradizionali (un vero e proprio "terrorismo mediatico")- tanti italiani sono contrari al vaccino, lo reputano inutile e nocivo e vi intravedono i forti interessi lobbistici di Big Pharma, se non il tentativo di introdurre politiche di "militarizzazione" della sanità e di recare danno alla salute della popolazione. Nella speranza che gli argomenti esposti possano essere da Voi presi in considerazione, Vi porgo distinti saluti.

Romina Power

Fonte:
La Scienza Verde
http://www.scienzaverde.it/index.php?op ... embre-2009
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Re: INFLUENZA SUINA - basta allarmismi ingiustificati!

Messaggiodi Dr.Ascani il gio set 17, 2009 10:19 am

VACCINAZIONE INFLUENZA SUINA COLLEGATA IN GB A DEVASTANTE MALATTIA NERVOSA

Il commento del dr. Mercola:
come menzionato nell’articolo sotto, la campagna del 1976 contro l’influenza suina ha causato più danni che benefici. Vi sono indicazioni che la presente campagna finirà come una devastante replica, se non peggio.

Nella campagna del 1976, solo una persona morì a causa dell’influenza suina (dati americani n.d.t.), mentre 25 persone morirono a causa di reazioni avverse alla vaccinazione e parecchie centinaia svilupparono l’invalidante sindrome di Guillain-Barre (GBS, vedi sotto).
Secondo il britannico Daily Mail, L’Agenzia della Salute britannica (British Health Protection Agency) ha spedito, il 29 luglio 2009, lettere a 600 neurologi chiedendo loro di stare in allerta per la sindrome di Guillain-Barre una volta che la campagna di vaccinazione autunnale è avviata.
Sembra strano che l’avvertimento non sia stato mandato, invece, ai medici che amministreranno il vaccino. Una scelta bizzarra, se la preoccupazione per la salute pubblica fosse stata la maggiore preoccupazione dell’Agency...


Un avviso che la vaccinazione contro l’influenza suina è collegata ad una malattia nervosa mortale è stato mandato, in una lettera confidenziale, dal Governo Britannico ai neurologi della nazione.
La lettera, dell’Health Protection Agency, l’organismo ufficiale che controlla la salute pubblica, è stata recapitata al giornale Daily Mail. Molti lettori si sono fatti la domanda del perché l’informazione non sia stata fornita direttamente al pubblico prima che inizi la campagna di vaccinazione per milioni di persone, molti dei quali bambini.
La lettera chiede ai neurologi d’allertarsi per un probabile aumento di un disturbo cerebrale chiamato “Sindrome di Guillain-Barre” (GBS), che potrebbe essere scatenata dal vaccino.

GBS attacca la guaina dei nervi, causando paralisi e inabilità a respirare, con conseguenze a volte fatali.
La lettera fa riferimento all’uso di un simile vaccino negli Stati Uniti nel 1976 quando:
• Ci furono più morti a causa delle vaccinazioni che a causa dell’influenza suina,
• Il vaccino può aver aumentato di otto volte l’incidenza della GBS,
• Il vaccino fu ritirato dopo appena 10 settimane, quando il collegamento vaccino-GBS divenne chiaro,
• Il Governo America fu costretto a risarcire milioni di dollari alle persone colpite.


Preoccupazioni si sono già manifestate che il presente vaccino non sia stato testato a sufficienza e che gli effetti collaterali, specialmente sui bambini, siano sconosciuti.

Fonte:
The Daily Mail August 15, 2009
http://www.dailymail.co.uk/news/article ... erica.html
tratto da: http://yogaesalute.blogspot.com/2009/09 ... egata.html
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Lettera del Dr. E. Serravalle ai genitori sull'influenza A/H

Messaggiodi Dr.Ascani il gio set 17, 2009 1:26 pm

Il Dott. Eugenio Serravalle, Specialista in Pediatria Preventiva, scrive una lettera informativa ai genitori sull'influenza A/H1N1, valutando l'utilità o meno di sottoporre i propri figli alla vaccinazione.

*LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA"*

Cari genitori,
ogni giorno parliamo della nuova influenza, e mi chiedete se sia utile e sicuro vaccinare i bambini.
La mia risposta è NO! Un 'no' motivato e ponderato, frutto delle analisi delle conoscenze fornite dalla letteratura medica internazionale. Un 'no' controcorrente perché molti organismi pubblici, alcune società scientifiche e i mezzi di comunicazione trasmettono messaggi differenti: avranno le loro ragioni.
Influenza stagionale e influenza A/H1N1: alcuni dati a confronto.
L'epidemia, iniziata in Messico nel 2009, è di modesta gravità:
il virus A/H1N1 si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Si manifesta come qualsiasi forma influenzale: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, diarrea, tosse.
Non sarà l'unica patologia che colpirà i bambini in questo inverno, e non sarà facile distinguerla dai circa 500 (tra tipi e sottotipi) virus capaci di infettare i bambini. I test rapidi per identificare il virus dell'influenza A hanno poca
sensibilità (dal 10 al 60%). Il test quindi non garantisce con certezza se si tratti di influenza A/H1N1
.
Sembra però essere un virus molto contagioso, ed è stato dichiarato lo stato di pandemia. La sola parola-pandemia-fa paura. Ma questa definizione è stata appositamente modificata, facendo scomparire il criterio della gravità, cioè della mortalità che la malattia può provocare. La nuova influenza può colpire più persone, pare, ma provoca meno morti di qualunque altra influenza trascorsa. La mortalità, ossia il numero di persone morte rispetto ai casi segnalati, registrata finora nei paesi dove l'A/H1N1 è circolato ampiamente è dello 0,3% in Europa e dello 0,4% negli USA. In realtà potrebbe essere ancora inferiore. Perché generalmente i casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza (e quindi i contagiati possono essere molti di più), ed alcuni decessi possono essere dovuti ad altre cause e non al virus (anche se ad esso viene data la responsabilità).
Non deve meravigliare: purtroppo si può, e si muore, di influenza, se si soffre di una patologia cronica, di una malformazione organica, di una malattia immunitaria, o se si è anziani.
Le cifre variano in base alla fonte dei dati. Per esempio in Gran Bretagna sono stati registrati 30 morti su centomila casi e negli USA solo 302 su un milione di casi. Nell'inverno australe (che coincide con l'estate in Italia) in Argentina sono morte circa 350 persone, in Cile 128 ed in Nuova Zelanda 16. Quasi alla fine dell'inverno australe, sinora nel mondo intero si sono avuti 2501 decessi.
Per fare un paragone, si calcola che in Spagna, durante un inverno "normale" i decessi per influenza stagionale sono circa 1500-3000.
La mortalità per influenza A riguarda prevalentemente persone di età minore di 65 anni, in quanto i soggetti di età superiore sembrano avere un certo grado di protezione, a seguito di epidemie passate dovute a virus simili.
Il 90% dei decessi per influenza stagionale riguarda persone sopra i 65 anni di età, l'influenza A colpisce invece prevalentemente persone di età inferiore (solo il 10% dei casi mortali si colloca nella fascia di età sopra i 65 anni). Ma, in numero assoluto, l'influenza A provoca pochi decessi tra i giovani. Negli USA ogni anno muoiono per influenza stagionale circa 3600 persone sotto i 65 anni, mentre finora ne sono morte 324 nella stessa fascia di età per influenza A. In Australia ogni anno per l'influenza stagionale muoiono circa 310 persone sotto i di 65 anni. A inverno ormai terminato, ne sono morte 132 per influenza A, di cui circa 119 sotto i 65 anni.
Perchè allora il panico?
Quanto successo nei Paesi dell'Emisfero australe ci rassicura: l'influenza A semplicemente arriva a colpire (leggermente) molte persone. Eppure i mezzi di informazione hanno creato il panico. E' un tipico esempio di "invenzione delle malattie" (disease mongering). Non si tratta della prima volta. Nel 2005 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva previsto fino a sette milioni di morti per l'influenza aviaria. Alla fine i morti furono 262. Si tratto' di un gravissimo errore prognostico?
Secondo una delle maggiori banche di affari del mondo (JP Morgan) l'attuale vendita di farmaci anti-influenzali e di vaccini muoverebbe un giro di oltre 10 miliardi di dollari.
I medicinali funzionano?
Non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali, Oseltamivir (Tamiflu) e Zanamivir (Relenza), non prevengono la malattia e su individui già ammalati l'azione dimostrata di questi farmaci è di poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell'influenza. Né va dimenticato che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito, a cui è stato somministrato l'Oseltamivir contro l'A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici.
...E i vaccini?
I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri, ma vengono pubblicizzati, con gran clamore. Basta che il virus cambi (per mutazione, o per riassortimento con altri virus) per rendere inefficace il vaccino già messo a punto. Sulla sicurezza sia l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l'Agenzia del farmaco europea (EMEA) dichiarano necessaria un'attenta sorveglianza. Alcuni
vaccini sono allestiti con tecnologie nuove e saranno testati su poche centinaia di bambini e adulti volontari, e soltanto per pochi giorni
.
Il vaccino che meglio conosciamo, quello contro l'influenza stagionale, sappiamo che ha un'efficacia del 33% tra bambini e adolescenti e che è assolutamente inutile nei minori di due anni. Esistono anche dubbi circa la sua efficacia negli adulti e negli anziani.
Non conosciamo la sicurezza del vaccino per l'influenza A, ma ricordiamo che nel 1976 negli USA fu prodotto un vaccino simile, anche allora con una gran fretta per un pericolo di pandemia, ed il risultato fu un'epidemia di reazioni avverse gravi (sindrome di Guillan-Barrè, una malattia neurologica), per cui la campagna di vaccinazione fu subito sospesa. La fretta non è mai utile, tanto più per fermare un'influenza come quella A, la cui mortalità è così bassa. Conviene non ripetere
l'errore del 1976.
Un'altra motivazione a favore della vaccinazione è il cercare di ridurre la circolazione del virus A/H1N1 per diminuire le opportunità di ricombinazione con altri sottotipi. Ma attualmente non esistono strumenti o modelli teorici per prevedere una eventuale evoluzione pericolosa del virus.
Sul piano teorico, proprio la vaccinazione di massa potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva.
Come curarsi?
Per curare l'influenza A occorrono: riposo, una buona idratazione, una alimentazione adeguata, una igiene corretta. Non si deve tossire davanti agli altri senza riparare naso e bocca, bisogna evitare di toccarsi il naso, la bocca, gli occhi, facili vie di accesso dei virus, occorre lavarsi le mani spesso ed accuratamente con acqua e sapone. Non è dimostrato che l'uso di mascherine serva a limitare la propagazione dell'epidemia.
Se decidete comunque per la vaccinazione, vi verrà richiesto di firmare il "consenso informato", una informativa sui rischi. Leggetelo bene, prima di decidere, chiedete informazioni scritte sui benefici e i rischi. Chiedete e chiediamo insieme, per tutti i vaccinati, che sia attivato un programma di sorveglianza attivo, capace davvero di registrare e trattare i gravi problemi di salute che possono presentarsi dopo la vaccinazione. Chiedete e chiediamo che si prevedano risorse economiche per l'indennizzo ai danneggiati.
Chiediamo di non speculare sulla salute e sulla paura.

Dott. Eugenio Serravalle,
Specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura-Patologia Neonatale
Pisa, 6 settembre 2009
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Re: INFLUENZA SUINA - basta allarmismi ingiustificati!

Messaggiodi Dr.Ascani il dom set 20, 2009 11:55 pm

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Re: INFLUENZA SUINA - basta allarmismi ingiustificati!

Messaggiodi Dr.Ascani il mar set 22, 2009 11:49 pm

Gran Bretagna: 1 infermiera su 3 dice NO a vaccino influenza suina

http://www.youtube.com/watch?v=VQ8e0ki7OqE
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Re: INFLUENZA SUINA - basta allarmismi ingiustificati!

Messaggiodi Dr.Ascani il lun set 28, 2009 7:48 am

Influenza A. Gli interrogativi emersi dalle indagini sul decesso di Messina

E' il primo caso di morte a causa dell'influenza A/h1n1 che terrorizza l'Italia? Dalle indagini della procura avviate dal Sostituto procuratore Adriana Sciglio emergono un lungo elenco di punti interrogativi.

MESSINA - L'avviso di garanzia per ciascuno dei venti medici dell'ospedale Papardo di Messina, che avevano avuto in cura Giovanna Russo, deceduta nei giorni scorsi, si presta ad alcune considerazioni sulla natura dell'influenza A.

I conti che non tornano

Gli esperti riferiscono che i sintomi dell'influenza suina sono comuni sintomi influenzali e durano circa 4-5 giorni. Dopo 9 giorni dal ricovero, la Giovanna Russo risultava negativa al virus contrariamente al primo tampone che le fu fatto al momento del ricovero, il 30 Agosto. Dunque da qui sorge il dubbio se l'infezione ai polmoni che presentava la Russo al momento del ricovero sia peggiorata negli ultimi giorni sia stata l'origine del suo calvario.

Il mistero del contagio

E' un mistero come Giovanna possa aver contratto il virus poiché, come spiega la sorella-medico, la donna non era stata all'estero bensì alle isole Eolie. Solo alcuni parenti erano stati in Inghilterra, ma son tornati senza accusare alcun problema. La direzione sanitaria del Papardo, ha spiegato che la donna "era giunta in ospedale con un grave quadro di insufficienza respiratoria per estesi addensamenti polmonari bilaterali". Ma i medici nutrivano una forte speranza nel rianimarla in quanto le avevano somministrato un farmaco con proteina C attivata, cinque giorni prima del decesso. Questo farmaco è considerato il più potente antinfiammatorio in circolazione, al punto da essere definito "lo spazzino degli alveoli"ed è di uso esclusivamente ospedaliero.
Esistono due tipi di proteina C in commercio: quella concentrata (Ceprotin), ottenuta da plasma umano purificato per mezzo di anticorpi monoclonali murini e la proteina C attivata ricombinante drotrecogina alfa (Xigris), un analogo della proteina C nativa.

Il Ceprotin è prodotto dalla Baxter, l'azienda che produrrà i vaccini contro l'influenza A mentre lo Xigris, il farmaco a base di proteina C attivata, è prodotto dalla Ely Lilly, una delle più importanti case farmaceutiche, già nota per aver creato il Sarafem, usato per curare il "disturbo disforico premestruale". Tale disturbo fu introdotto nell'elenco dei disturbi psichici da un gruppo di esperti. Una scelta dettata non tanto dal tipo di disturbo, bensì dalla composizione del farmaco: infatti il Sarafem aveva gli stessi principi del più noto Prozac che, in questo modo, fu reintrodotto in commercio con questa nuova strategia, per sopperire ai mancati guadagni che i farmaci generici equivalenti al Prozac avevano cagionato.

Tornando allo Xigris, si legge nella sua descrizione che il farmaco viene somministrato per via endovenosa per 96 ore, ovvero 4 giorni. Dunque se sono stati seguiti questi tempi di cura, la donna è deceduta il quinto giorno. Si legge ancora che il "farmaco è sconsigliato per pazienti con sanguinamenti attivi" o con forte rischio emorragico. Dunque la procura dovrà piuttosto accertare se "questi addensamenti polmonari'' di cui si è trovato traccia, presentavano perdite ematiche, o quanto meno se erano idonei ad essere sottoposti ad una cura con proteina C attivata, sulla base della sperimentazione documentata del farmaco. In effetti si legge ancora negli effetti indesiderati che nel 3,5% dei pazienti con sanguinamento grave sottoposti al farmaco in via di sperimentazione, ci son stati 4 casi di decesso. Queste cose dovranno essere accertate dalle perizie medico-legali che al momento stanno cercando di appurare se il decesso della donna è dovuto all'influenza A/h1n1 oppure se la malattia sia stata innestata su una precedente broncopolmonite.

Il decorso clinico

Il primario della rianimazione, Tanino Sutera, si è limitato a dire che "la donna è deceduta per un peggioramento della respirazione". Tra le altre cose, dalla relazione fornita dai medici che hanno avuto in cura Giovanna si evince che la donna era stata sottoposta a due tamponi, il primo appena ricoverata il giorno 30 Agosto che accertava il contagio da parte del virus A/H1n1, il secondo tampone del 9 Settembre invece risultava negativo al virus. In realtà l'allarme scattò l'8 Settembre quando la donna fu posta in coma farmacologico e trasferita in Rianimazione. I medici dissero: "Nulla di allarmante. E' un modo per farla ventilare meglio".

La situazione è rimasta immutata fino al 14 Settembre quando si decise di salvare la signora col famoso farmaco a base di proteina c attivata. Cinque giorni dopo, alle ore 16.20 del 19 Settembre, Giovanna Russo è deceduta dopo un calvario di 20 giorni.

Fonte:
http://www.laleva.org/it/2009/09/influe ... ssina.html
articolo di Maria Melania Barone, 23.09.09
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Perché c’era già il vaccino prima della pandemia?

Messaggiodi Dr.Ascani il gio ott 01, 2009 12:11 pm

H1N1: perché c’era già il vaccino prima della pandemia?

Confrontiamo due date certe. Il 24 aprile 2009 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) emetteva il primo bollettino ufficiale sulla influenza H1N1.

Venivano descritti i primi casi negli USA e in Messico e il virus era presentato come un virus assolutamente nuovo, non mai rintracciabile nell’uomo né nel maiale fino ad allora, anche se la sua mutazione e la sua nascita sembrano essere avvenute grazie al passaggio attraverso il suino.

Questo avveniva il 24 aprile del 2009, cioè pochi mesi fa, e il virus allora identificato era ed è un virus definito potenzialmente pericoloso, ignoto nelle sue possibili azioni e da seguire con estrema attenzione. Nel giro di poche settimane sul sito dell’OMS si sono aperte indicazioni e precisazioni relative alla difficoltà di creare vaccini, di arrivare in tempo a predisporre la vaccinazione per tutti prima dell’autunno (sembra che dell’altro emisfero, quello sotto, che sviluppa le influenze durante le nostre primavere, interessi poco a tutti..) mentre si sviluppava il montaggio mediatico della paura necessaria per vendere.

Interessante notare che da subito, fin dal primo report dell’OMS il virus veniva definito resistente ad antivirali quali l’amantadina (basso costo, vecchio prodotto) ma ben sensibile all’oseltamivir (le cui fortune sono cresciute grazie alla bufala dell’influenza aviaria).

Ed ecco l’altra data certa: il 4 febbraio 2009 la FDA, l’ente governativo di controllo su alimenti e farmaci, notificava in modo ufficiale il ritiro dal mercato di 5 lotti di un vaccino contenente H1N1 prodotto dalla ditta Novartis.

Le motivazioni del ritiro sono proprio legate ad un decadimento degli antigeni virali, cioè ad una inadeguata stabilità nella loro preparazione, e i lotti ritirati sono lotti che sarebbero scaduti nel maggio 2009, prodotti quindi, con ogni probabilità intorno al maggio del 2008. Certo, come riportato su Morbidity & Mortality Weekly Report del 17 luglio 2008, si trattava di antigeni virali H1N1 del sottotipo Brisbane, sottilmente diversi da quelli delle isole Salomone dove forse il virus girava fin dall’anno prima, ma si tratta di differenze minimali, legate alla continua mutazione del virus, mantenendo comunque le caratteristiche di vaccino per l’influenza H1N1. Per chiarirci: nello stesso lotto ritirato erano presenti anche antigeni per la H5N1 (l’aviaria…), indicati come vaccini per l’aviaria indipendentemente dal sottotipo.

Significa cioè che nel maggio 2008, almeno 10 mesi prima che si ammalasse di H1N1 il primo essere umano, una delle ditte farmaceutiche connesse con Big Pharma, vendeva e faceva già utilizzare in una preparazione trivalente il vaccino contro il virus H1N1 che doveva diventare noto all’umanità solo nei primi mesi del 2009. Si tratta di santi, protettori dell’umanità che hanno evitato di palesarsi per eccesso di pudore o si tratta di uno studio di marketing coordinato da tempo?

Riflettiamo:

24 aprile 2009 primi casi di influenza H1N1, virus nuovo mai prima conosciuto (a detta dell’OMS)
4 febbraio 2009 (80 giorni prima) ritiro di vaccini già in uso da quasi un anno contenenti H1N1 (prodotti da chi oggi si pone sul mercato in anticipo sui concorrenti…)
Perché un vaccino era già pronto, miscelato insieme ad altri, prima che scoppiasse il primo caso di influenza?

Perché i responsabili di Novartis, quando l’OMS ha iniziato a discutere delle difficoltà di arrivare in tempo alla produzione dei nuovi vaccini, non hanno gridato al mondo che loro lo avevano già in mano ancora prima che scoppiasse l’epidemia?

Sono due domande importanti per decidere di chi dovremo fidarci da qui in futuro.

Se si legge correttamente la sequenza di eventi commerciali che hanno portato oggi il marketing vaccinale ad un livello commerciale spropositato si possono trarre le conclusioni del caso. Nel bellissimo articolo di Maurizio Ricci apparso nei giorni scorsi su Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/07/sezion ... ccino.html) descritta la sequenza di eventi che ha portato oggi GlaxoSmithKline, Novartis, Astra Zeneca e Sanofi Aventis ad essere i gestori quasi monopolistici del mercato vaccinale nel mondo.

Spero che altri affronteranno il tema economico e commerciale legato a questa tristissima vicenda. Non è stato semplice risalire alle fonti originali che invece tutti possono leggere nei link interni a questo articolo. Alcuni siti online riportavano la notizia (http://inthesenewtimes.com/2009/07/19/n ... in-mexico/) ma senza risalire alla fonte originale della FDA, organo ufficiale che aveva ordinato il ritiro dal commercio.

Io ne considero gli aspetti etici e quelli sanitari. Se il mio sospetto è vero ci troveremo con una spinta feroce al consumo vaccinale a partire dalle prossime settimane, e dovremo aspettarci possibili effetti negativi legati alla somministrazione di vaccini molto probabilmente inutili. Si tratta di danni previsti e prevedibili ma negati da chi invece di occuparsi di salute preferisce concentrarsi sui benefici economici che ne derivano.

Continuerò a credere nella Medicina. Continuerò a credere che il marketing possa aiutare la Medicina e il suo sviluppo, ma non posso pensare che la medicina si asserva al marketing, diventando strumento di sofferenza e di induzione di malattia anziché di sviluppo di salute e di crescita individuale e sociale.

Fonte:
articolo di Attilio Speciani
http://www.eurosalus.com/notizie/ultime ... demia.html
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I pericoli della vaccinazione antinfluenzale

Messaggiodi Dr.Ascani il sab ott 03, 2009 7:38 am

I pericoli della vaccinazione antinfluenzale - Se li conosci li eviti

Nel contesto del SANA, Salone Internazionale del Naturale, il Gruppo Editoriale Macro, in collaborazione con il COMILVA, ha promosso un incontro “di aggiornamento e coordinamento nazionale tra esperti e associazioni per un’urgente campagna di informazione consapevole sul tema dell’influenza suina.”

Giorgio Gustavo Rosso, fondatore del Gruppo Macro e autore dell’articolo “Pansavo fosse suina – invece era una bufala” introduceva i relatori e moderava l’incontro, per far sì che le discussioni non si scostassero più di tanto dall’argomento centrale.

L’intervento del dott. Paolo Giordo, medico neurologo, omeopata e nutrizionista – “I rischi della vaccinazione di massa. Oggi come nel ‘76” richiamava il precedente USA, dove nell’anno 1976 una vaccinazione di massa contro l’influenza suina lasciò sul campo diversi morti per vaccino e portò a cause legali con richieste di risarcimento danni miliardarie. L’influenza stessa, a quel tempo, aveva fatto appena un morto e alcuni malati in un campo di addestramento dell’esercito USA. Giordo ricordava che nella sola Italia, l’influenza causa circa 8000 morti ogni anno, mentre la suina “epidemica”, negli ultimi 6 mesi, è arrivata ad appena 2500 in tutto il mondo. Messo in evidenza l’uso di coadiuvanti tossici nei vaccini antinfluenzali: timerosal contenente mercurio e MF59, una sostanza oleosa di elevata tossicità, consigliava l’uso di mezzi naturali per proteggerci.

Il pediatra dott. Eugenio Serravalle intervenne su “Come difendere i nostri bambini”, mettendo in evidenza come nuove malattie vengono inventate di sana pianta e vendute con mirate operazioni di marketing facendo dei bambini un mercato per farmaci. L’ADHD è una delle malattie che anni fa non esistevano e che oggi alimentano un ricco mercato di prescrizioni.

La dichiarazione dell’OMS, che di pandemia si tratta, poteva essere fatta solo dopo aver cambiato la definizione. Così la suina, che fa pochi morti, può essere una malattia pandemica, con tutte le opportunità di business che ci sono dietro, dai vaccini alle mascherine, dai test ai farmaci. Che ci importa dell’assenza di studi per attestare sicurezza ed efficacia del vaccino. Che ci importa del fatto che il farmaco prescritto (Tamiflu) non sia efficace: studi mostrano che accorcia la durata dei sintomi nei malati di appena mezza giornata…

Per concludere, il dott Serravalle proponeva ai presenti la sua LETTERA AI GENITORI SULLA “NUOVA INFLUENZA" (viewtopic.php?f=2&t=121&st=0&sk=t&sd=a&start=30#p988)

Il dott. Paolo Mosconi – “Rafforzare il sistema immunitario con l’omeopatia” non risparmiava parole di sdegno per quei vaccini proposti dalle case farmaceutiche. “Non funzionano” disse e invitò i presenti ad informarsi facendo le proprie ricerche. I promotori di vaccini amano dire che la polio e altre malattie furono debellate a suon di vaccini: Mosconi sosteneva il contrario.

Dopo l’intervento di Paolo Mosconi, Giorgio Gustavo Rosso aggiungeva che le malattie infettive facevano sì molte vittime ma che, migliorando il quadro sanitario per l’introduzione di acqua potabile pulita e la segregazione delle fogne dalle altre attività umane, l’incidenza di malattie come polio e tifo era già scesa quasi a zero. I vaccini approfittarono della situazione ma non portarono poi ulteriore beneficio.

L’avvocato Luca Ventaloro, parlando per il COMILVA su “Vaccinazioni, aspetti giuridici e istruzioni per l’uso” puntava sul fatto che probabilmente in Italia, come in molti altri paesi europei, le vaccinazioni contro l’influenza suina NON saranno obligatorie. Perciò, aggiungeva Ventolaro, è inutile protestare o organizzare le quarantene. Si mostrava “prudente ma ottimista” e consigliava di insistere sul nostro diritto di rifiutare un vaccino, se necessario con mezzi legali, impugnando eventuali istanze di abuso delle leggi da parte delle autorità.


Dopo delle domande e le risposte da parte dei relatori, il programma prevedeva la discussione della campagna di informazione da organizzare. Purtroppo un inconveniente tecnico, l’improvvisa mancanza di funzionamento del sistema audio, ha fatto sì che l’incontro si avviasse alla chiusura anticipata, nonostante il vivo interesse del pubblico intervenuto. Molti avevano seguito i lavori in piedi.

Fonte:
http://www.laleva.org/it/2009/10/i_peri ... eviti.html
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Re: INFLUENZA SUINA - basta allarmismi ingiustificati!

Messaggiodi Dr.Ascani il mar ott 06, 2009 8:42 pm

Nuova influenza: quanti sono i contagi? Nessuno lo sa

WASHINGTON, 25 luglio (Reuters) - Le autorità sanitarie mondiali hanno deciso di non tenere più il conto di quante persone hanno contratto l'influenza H1N1, preferendo invece stimare la diffusione del virus.

La dottoressa Anne Schuchat del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense ha persino rifiutato di fornire una stima del numero dei contagiati, dicendo che si tratta di "più di un milione".

Perché non lo ha fatto? Perché le autorità sanitarie non hanno gli strumenti necessari per il conteggio.

"La maggior parte delle persone affette da malattie respiratorie non ne scoprono la causa esatta. Nemmeno quelle con l'influenza sanno di preciso quale ceppo le ha contagiate", ha spiegato Schuchat ai giornalisti.

I test diagnostici per l'influenza non sono molto precisi. Infatti, spesso si sospetta l'influenza suina quando non si riesce a decifrare il risultato del test diagnostico influenzale istantaneo.

"Penso che tutti sappiamo che gli strumenti diagnostici che abbiamo sono limitati", ha spiegato Robin Robinson, del Dipartimento dei servizi sanitari e umani Usa, a una riunione degli esperti di vaccinazioni questa settimana.

"Credo che siamo tutti d'accordo che c'è bisogno di migliori test diagnostici", ha detto il dottor John Modlin, a capo del comitato per le vaccinazioni che offre consulenza alla Food and Drug Administration.

Ai primi del mese, l'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che avrebbe smesso di contare i casi confermati di nuova influenza, sostenendo che è più importante concentrare gli sforzi su altri fronti.

"Pensiamo che milioni e milioni di persone siano state colpite", ha detto Schuchat, precisando però che questa è solo la punta dell'iceberg, perché solo i casi più gravi arrivano in ospedale.

"Non ci aspettiamo più che gli stati continuino la conta dei singoli casi, e utilizzeremo invece altri metodi per descrivere la malattia e l'andamento", ha aggiunto.

Fonte:
http://it.reuters.com/article/itEuroRpt ... 2J20090725
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Re: INFLUENZA SUINA - basta allarmismi ingiustificati!

Messaggiodi Dr.Ascani il mer ott 07, 2009 6:26 pm

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