di Dr.Ascani il gio mar 19, 2015 1:00 am
Nella maggior parte dei casi i microrganismi che risiedono nel nostro organismo sono innocui o meglio, se la persona è sana, si riesce a convivere con essi senza avere nessun sintomo anzi, spesso sono addirittura utili ad espletare importanti funzioni (vedi flora batterica intestinale, vaginale ecc.). Quando siamo di fronte a qualche squilibrio può accadere che un microrganismo che prima era innocuo prenda il sopravvento e inizi a dare dei disturbi (ad es. le candidosi provocate dalla Candida Albicans o le faringiti da streptococco o la gastrite provocata dall'Helicobacter pilory ecc.). In questi casi siamo di fronte a dei patogeni detti facoltativi od opportunisti cioè che determinano la malattia solo nell'ospite immunocompromesso o immunodepresso e solo in particolari situazioni di ricezione dell'ospite. L'obiettivo della cura omeopatica qui non è di distruggere l'agente che ha causato la malattia ma ristabilire l'equilibrio (curare il terreno) a prescindere dalla scomparsa o meno del microrganismo che ha determinato i sintomi.
In altri rari casi invece vi sono dei micorganismi detti patogeni obbligati che causano sempre malattia a prescindere dalle condizioni dell'ospite. Questi devono essere eliminati e l'omeopatia lo può fare sempre mettendo in moto le capacità difensive del nostro sistema immunitario. In alcuni casi poi è inevitabile il dover ricorrere a misure più drastiche e l'omeopatia può esser solo di supporto agli interventi più adatti al caso (ad esempio rimozione di una zecca tramite pinzette, dei pidocchi tramite apposito shampoo ecc.).
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica