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Prevenzione allergia polline

MessaggioInviato: mar mar 17, 2015 9:26 am
di Fabias
Egregio Dottore, ho letto che per le persone che soffrono di pollinosi, a scopo preventivo e a partire da due mesi prima del previsto periodo delle manifestazioni acute, sarebbe utile assumere diluizioni omeopatiche del polline o della pianta a cui il soggetto risulta allergico. La posologia sarebbe di 5 granuli a giorni alterni, con una diluizione alla 30 CH. Qual'è il suo parere? Grazie. Fabio

Re: Prevenzione allergia polline

MessaggioInviato: mar mar 17, 2015 10:01 am
di Dr.Ascani
Fabias ha scritto:Egregio Dottore, ho letto che per le persone che soffrono di pollinosi, a scopo preventivo e a partire da due mesi prima del previsto periodo delle manifestazioni acute, sarebbe utile assumere diluizioni omeopatiche del polline o della pianta a cui il soggetto risulta allergico. La posologia sarebbe di 5 granuli a giorni alterni, con una diluizione alla 30 CH. Qual'è il suo parere? Grazie. Fabio


Questa è isopatia la cui efficacia è nettamente inferiore all'omeopatia. L'omeopatia non si rivolge quasi mai contro il "nemico" ma al "terreno", con cure strettamente individualizzate che prendano in considerazione tutti gli aspetti peculiari della persona.

Saluti

Re: Prevenzione allergia polline

MessaggioInviato: mer mar 18, 2015 3:31 pm
di Fabias
Dottore, lei dice: L'omeopatia non si rivolge quasi mai contro il "nemico" ma al "terreno"...Per pura curiosità, quali sono i rari casi in cui la regola viene infranta? Cordialmente. Fabio

Re: Prevenzione allergia polline

MessaggioInviato: gio mar 19, 2015 1:00 am
di Dr.Ascani
Nella maggior parte dei casi i microrganismi che risiedono nel nostro organismo sono innocui o meglio, se la persona è sana, si riesce a convivere con essi senza avere nessun sintomo anzi, spesso sono addirittura utili ad espletare importanti funzioni (vedi flora batterica intestinale, vaginale ecc.). Quando siamo di fronte a qualche squilibrio può accadere che un microrganismo che prima era innocuo prenda il sopravvento e inizi a dare dei disturbi (ad es. le candidosi provocate dalla Candida Albicans o le faringiti da streptococco o la gastrite provocata dall'Helicobacter pilory ecc.). In questi casi siamo di fronte a dei patogeni detti facoltativi od opportunisti cioè che determinano la malattia solo nell'ospite immunocompromesso o immunodepresso e solo in particolari situazioni di ricezione dell'ospite. L'obiettivo della cura omeopatica qui non è di distruggere l'agente che ha causato la malattia ma ristabilire l'equilibrio (curare il terreno) a prescindere dalla scomparsa o meno del microrganismo che ha determinato i sintomi.
In altri rari casi invece vi sono dei micorganismi detti patogeni obbligati che causano sempre malattia a prescindere dalle condizioni dell'ospite. Questi devono essere eliminati e l'omeopatia lo può fare sempre mettendo in moto le capacità difensive del nostro sistema immunitario. In alcuni casi poi è inevitabile il dover ricorrere a misure più drastiche e l'omeopatia può esser solo di supporto agli interventi più adatti al caso (ad esempio rimozione di una zecca tramite pinzette, dei pidocchi tramite apposito shampoo ecc.).