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Interazione fra rimedi... alcune domande

MessaggioInviato: lun nov 09, 2015 5:56 pm
di Ziqqurat
Buon pomeriggio Dott. Ascani,
mio figlio ha assunto il nosode Tubercolinum in tubo dose 200CH con lo scopo di lavorare in una precisa direzione. A 10 giorni circa dall'assunzione, a causa dell'evolversi di uno stato infiammatorio delle alte vie aeree, la nostra omeopata ha agito come segue. Ha preferito aspettare che l'inziale raffreddore evolvesse, vista anche la possibilità di una regressione. Al peggioramento dei sintomi ha subito prescritto Pulsatilla 30CH.
Ci tengo a precisare che, visto il rapporto di fiducia che mi lega al mio medico Omeopata, non sono alla ricerca di una effettiva validità della sua prescrizione.
Vorrei chiederle piuttosto in che modo un Omeopata operi la sua scelta quando:

- Un paziente ha assunto un rimedio di base che sta lavorando e non sono previste ripetizioni a breve termine.
- Si verifichi la necessità di curare uno stato acuto subentrato


Mi sembra che nell'esempio sopra si sia scelta una strada necessaria, ma che allo stesso tempo possa permettere al rimedio Tubercolinum di sviluppare comunque la sua azione. Corretto?

Ho letto da qualche parte, mi scuserà se non ricordo la fonte, che gli stati acuti possono ostacolare gli effetti di un rimedio di base che sta lavorando per altro. E' corretto?

Ultima domanda: e' possibile che il rimedio di base inneschi un aggravamento con la comparsa di sintomi acuti tipici del soggetto? E se ciò fosse vero è consigliabile lasciare lavorare il fisico da solo (per quanto possibile) considerando quei sintomi come 'giusto' percorso di guarigione, oppure è sempre consigliabile prescrivere un rimedio per l'acuto senza aspettare troppo?

Grazie e saluti :)

Re: Interazione fra rimedi... alcune domande

MessaggioInviato: mar nov 10, 2015 11:59 am
di Dr.Ascani
Ziqqurat ha scritto:Mi sembra che nell'esempio sopra si sia scelta una strada necessaria, ma che allo stesso tempo possa permettere al rimedio Tubercolinum di sviluppare comunque la sua azione. Corretto?


Si poteva anche dare subito un rimedio acuto per il raffreddore.

Ziqqurat ha scritto:Ho letto da qualche parte, mi scuserà se non ricordo la fonte, che gli stati acuti possono ostacolare gli effetti di un rimedio di base che sta lavorando per altro. E' corretto?


Il rimedio cronico ha un effetto che può durare alcune settimane. E' l'evento acuto in se che sposta l'attenzione dell'organismo verso qualcos'altro rispetto al disturbo cronico che si sta cercando di curare. Va comunque data la priorità all'evento acuto in quanto passeggero per definizione.

Ziqqurat ha scritto:Ultima domanda: e' possibile che il rimedio di base inneschi un aggravamento con la comparsa di sintomi acuti tipici del soggetto? E se ciò fosse vero è consigliabile lasciare lavorare il fisico da solo (per quanto possibile) considerando quei sintomi come 'giusto' percorso di guarigione, oppure è sempre consigliabile prescrivere un rimedio per l'acuto senza aspettare troppo?


Sono percorribili entrambe le strade, se vi è un ritorno di vecchi sintomi ma il paziente si sente meglio a livello generale e può sopportare l'aggravamento allora è meglio astenersi dal dare altri rimedi.

Saluti

Re: Interazione fra rimedi... alcune domande

MessaggioInviato: gio nov 19, 2015 7:01 pm
di ANDREINA PACIARONI
Egr. Dott. Tancredi,
non sono riuscita a trovare su internet l'origine di 3 rimedi che mi sono stati prescritti: PACKRATITE, ANAN e MEDOR.
Può dirmi se sono tratti dal mondo minerale o vegetale?
Grazie infinite
Andreina Paciaroni

Re: Interazione fra rimedi... alcune domande

MessaggioInviato: ven nov 20, 2015 2:20 am
di Dr.Ascani
ANDREINA PACIARONI ha scritto:Egr. Dott. Tancredi,
non sono riuscita a trovare su internet l'origine di 3 rimedi che mi sono stati prescritti: PACKRATITE, ANAN e MEDOR.
Può dirmi se sono tratti dal mondo minerale o vegetale?
Grazie infinite
Andreina Paciaroni


Salve, i rimedi che cita non fanno parte dei rimedi omeopatici classici. Deve chiedere al medico che glieli ha prescritti.
Cordiali saluti