LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Forum dedicato all'Omeopatia con possbilità di ricevere consulti medici sulla Medicina Omeopatica. Risponde il Dott. Tancredi Ascani, medico omeopata unicista.

Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il ven mag 27, 2011 9:57 pm

Farmaco cancella brutti ricordi
In futuro possibile utilizzarlo in caso di traumi


(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Bloccando l'ormone dello stress con un farmaco già in uso è possibile fermare i ricordi negativi, cioé affievolire quel tipo di ricordo senza alterare, invece, quelli 'buoni'.

La prospettiva è quindi usare questo farmaco come ausilio terapeutico in caso di traumi o disturbo da stress post-traumatico.

E' il risultato di una sperimentazione condotta su 33 volontari da Marie-France Marin dell'Università di Montreal.

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 97870.html
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mar giu 07, 2011 8:44 pm

Vaccino antiobesita', ok test su animali
Riduce fame. Esami clinici per sapere se e' sicuro su uomo

(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Una soluzione all'obesita' potrebbe essere un vaccino, presentato al Meeting Annuale della Endocrine Society in corso a Boston, che addestra l'organismo a colpire l'ormone dell'appetito, la grelina, e quindi aiuta a ridurre fame e consumo di cibo e ad aumentare il dispendio energetico.

Secondo la sua ideatrice, Mariana Monteiro dell'Universita' di Porto, potrebbe essere usato in combinazione con dieta e ginnastica. Il vaccino per ora e' stato testato con successo su animali.

Fonte:
posting.php?mode=reply&f=2&t=275
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il ven giu 10, 2011 4:43 pm

Prima mucca che produce latte 'umano'
E' nata in Argentina il 6 aprile scorso e si chiama Rosita


(ANSA) - ROMA, 10 GIU - In Argentina e' nata la prima mucca al mondo in grado di produrre latte materno grazie ad alcuni geni umani (lattoferrina e lisozima) inseriti nel proprio Dna. La mucca clonata si chiama Rosita, informa il laboratorio argentino, e' nata il 6 aprile con parto cesareo, perche' pesava 45 kg, il doppio del normale, e quando sara' adulta produrra' latte simile a quello umano". Scienziati di Pechino affermano pero' di avere gia' 300 mucche transgeniche che gia' producono latte simile a quello umano.

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 53700.html
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mer giu 15, 2011 6:47 am

'Gene del playboy'? Si eredita da genitori
Studio condotto sul Diamante Mandarino, volatile con comportamenti simili all'uomo


ROMA - La predisposizione a tradire il partner dipende da una serie di geni che si tramandano di generazione in generazione e che abbiamo in comune con gli animali. Lo conferma uno studio pubblicato dalla rivista Pnas fatto sul diamante mandarino, un uccello che ha comportamenti simili a quelli dell'uomo.

La ricerca ha studiato 1554 esemplari, di alcuni dei quali e' stato analizzato il Dna, per cinque generazioni. Agli uccelli analizzati sono state tolte le uova, che sono state messe in altri nidi, per escludere che il comportamento potesse essere mutuato dai genitori.

I figli di genitori 'traditori' non solo hanno mostrato un comportamento simile, ma la connessione e' stata confermata anche dalle analisi genetiche: "Questo studio conferma un'osservazione che e' stata fatta negli umani - spiega Wolfgang Forstmeier, del dipartimento di genetica evoluzionaria del Max Plank Institut di Berlino - cioe' che i figli di genitori che tendono ad essere promiscui hanno il doppio di probabilita' di esserlo anche loro, anche se bisogna dire che in molti casi anche se si ha la tentazione di tradire questa non viene espressa per altre inclinazioni personali".

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 66515.html
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il gio giu 23, 2011 7:51 pm

Veronesi difende i gay: «Quello omosessuale è l'amore più puro»
La risposta al sindaco di Sulmona (aberrazione sessuale) e a quello di Bologna che tutela le coppie sposate


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MILANO - «Quello omosessuale è l'amore più puro, al contrario di quello eterosessuale, strumentale alla riproduzione». Così l'oncologo ed ex ministro della Sanità, Umberto Veronesi, risponde alle polemiche scatenate in questi giorni dalle dichiarazioni del sindaco di Bologna, Virginio Merola, e a quelle del sindaco di Sulmona, Fabio Federico. Federico aveva equiparato certi tipi di omosessualità ad una «aberrazione sessuale», mentre Merola aveva lanciato un'iniziativa per la tutela «delle coppie sposate» a dispetto di quelle di fatto, omosessuali comprese. «Io, come potete immaginare - ha detto Veronesi, a margine di una conferenza per presentare la sua iniziativa "The future of science" - la penso all'opposto: l'omosessualità è una scelta consapevole e più evoluta. L'amore omosessuale è quello più puro»; in quello eterosessuale, invece, una persona direbbe «io ti amo non perché amo te, ma perché in te ho trovato la persona con cui fare un figlio. Nell'amore omosessuale invece non accade: si dicono "amo te perché mi sei vicino, il tuo pensiero, la tua sensibilità e i sentimenti sono più vicini ai miei". Quindi sono sul fronte opposto anche ideologicamente rispetto a Merola».

LA SESSUALITÀ - Per l'oncologo, poi, «è difficile dire se la chimica abbia un ruolo nella sessualità. Avere qualcosa di chimico dentro vorrebbe dire che uno è predisposto, e che geneticamente nasce così: questo non lo penso. La sessualità si diffonde in rapporto agli stili di vita, alla cultura del momento, è anche un atteggiamento contagioso. In certi ambienti è molto frequente perché si scopre che è una forma di amore che può essere interessante esplorare». Infine, per quanto riguarda i casi di omosessualità che si ritrovano anche tra diverse altre specie animali, Veronesi ha precisato che «lì vediamo solo un'espressione sessuale, non vediamo il loro pensiero; non credo però che la loro sia lo stesso tipo di omosessualità: quello è un bisogno di ottenere un rapporto sessuale, come l'onanismo». (fonte: Ansa)

Fonte:
http://www.corriere.it/cronache/11_giug ... d3e7.shtml


RIFLESSIONI
Qualcuno lo fermi! :o

Ps: non perchè ce l'abbia con gli omosessuali ma per i ragionamenti banalissimi che porta tanto per dar notizia.
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mar lug 26, 2011 11:40 pm

Ogm, Italia sperimenta riso con vaccino
L'autorizzazione arriva dal ministero delle Politiche agricole


(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Ha ottenuto l'ok in Italia la sperimentazione di un riso geneticamente modificato in modo da contenere un vaccino. Il via libera e' stato autorizzato dal ministero per le Politiche agricole in seguito alla revisione dei protocolli sperimentali di ricerca. La sperimentazione ''avverra' in campo aperto, ma in condizioni sperimentali controllate e secondo criteri molto restrittivi'', ha rilevato Elisabetta Lupotto, del Cra. (ANSA).

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 35728.html
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il sab lug 30, 2011 12:46 pm

E' nato Tegon, il cane transgenico
Da studi sul cucciolo attese novita' per la cura di Alzheimer e Parkinson

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ROMA - Si chiama Tegon il cucciolo di cane transgenico, di razza beagle, che brilla di luce verde quando posto sotto la luce ultravioletta, dopo aver ingerito un particolare antibiotico a base di doxiciclina. A farlo nascere alcuni scienziati sud-coreani dell'università di Seul, che hanno usato una tecnica di clonazione che potrebbe aiutare a trovare nuove cure per malattie come il Parkison e l'Alzheimer.
Come riferisce l'agenzia Yonhap, la scoperta è stata fatta dopo due anni di test. Il gene iniettato nell'animale per causare questo tipo di reazione può essere sostituito con geni che gli inoculano gravi malattie che colpiscono anche l'uomo.
Cani e uomini hanno in comune 268 geni e i nostri amici a 4 zampe sono già stati usati come modelli per studiare la narcolessia, alcuni tipi di tumore e la cecità. Tegon è stato creato gli stessi nuclei di cellule somatiche usate per Snuppy, il primo cane clonato al mondo, nel 2005 sempre in Corea del Sud.

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/speciali ... 87542.html


RIFLESSIONI
Quando Hahnemann nel 1790 scoprì la validità della Legge dei Simili e vide confermata la propria fede verso un "Dio di grande bontà e saggezza che deve aver creato un mezzo per guarire con certezza le malattie" non credo proprio che si riferisse alle sopramenzionate atrocità.

Ps: l'omeopatia non usa gli animali per le proprie sperimentazioni.
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Messaggiodi Dr.Ascani il gio set 08, 2011 9:57 pm

Ultimi test per vaccino anti-fumo
Induce corpo a sequestrare nicotina, se ok presto in vendita


(ANSA) - ROMA, 8 SET - Un vaccino per smettere di fumare potrebbe presto arrivare in farmacia: è in via di completamento la terza e ultima fase di sperimentazione, su 1000 pazienti, del vaccino "NicVAX" della NABI Biopharmaceuticals. Se i risultati si rivelassero positivi la Food and Drug Administration potrebbe approvare la vendita del vaccino. NicVAX, scrive Scientific American, insegna all'organismo del fumatore ad attaccare la nicotina, che viene sequestrata dagli anticorpi prodotti dal fumatore vaccinato.

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 04238.html
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Messaggiodi Dr.Ascani il mar gen 31, 2012 4:25 pm

Un vaccino italiano per l'Alzheimer

La prima cura disponibile per l'Alzheimer, la causa più diffusa di demenza senile, potrebbe essere un vaccino, un farmaco capace di impedire la formazione nel cervello delle placche che caratterizzano questa malattia. E il rimedio che tanti malati sognano e tanti scienziati cercano potrebbe arrivare dai laboratori italiani del Cnr.

L'Istituto di genetica e biofisica (Igb-Cnr) e l'Istituto di biochimica delle proteine (Ibp-Cnr) del Centro Nazionale delle Ricerche hanno messo a punto insieme una nuova molecola, battezzata (1-11)E2, per la quale hanno già ottenuto il brevetto italiano e chiesto il brevetto internazionale, a dimostrazione di quanto la loro scoperta sia già in una fase avanzata.

L'Alzheimer colpisce oggi nel mondo circa 30 milioni di persone e una persona su venti dopo i 65 anni ne soffre. E siccome è una malattia neurodegenerativa legata al progredire dell'età, è chiaro che l'allungamento della vita media la sta trasformando in una vera e propria epidemia che preoccupa molti, anche per i suoi costi sociali. Gli effetti sono ben noti: perdita di memoria, movimenti incontrollati, difficoltà a svolgere qualunque compito.

La causa di questo morbo scoperto poco più di un secolo fa dal medico tedesco Alois Alzheimer è l'accumulo nel cervello di una proteina (o per essere più precisi un peptite, cioè una proteina estremamente semplice, chiamata beta-amiloide), che finisce per creare delle vere e proprie placche che impediscono ai neuroni di funzionare normalmente, fino a spegnerli. Le strade per battere il male possono dunque essere soprattutto due: impedire la produzione della proteina o riuscire a eliminarla in modo efficace.

Ed è proprio questa seconda via quella battuta dal nuovo vaccino italiano. «Il vaccino che abbiamo prodotto induce rapidamente una forte risposta degli anticorpi contro il peptide beta-amiloide e polarizza la risposta immunitaria verso la produzione di una citochina anti-infiammatoria, l'interleuchina-4, confermando le proprietà immunologiche che speravamo di ottenere», racconta Antonella Prisco, ricercatrice dell'Igb-Cnr che coordina la ricerca. «Il vaccino induce la produzione di anticorpi, questi ultimi si legano al peptide che causa la malattia, favorendone così l'eliminazione», aggiunge Piergiuseppe De Berardinis dell'Ibp-Cnr. Ma per rendere il farmaco ancora più efficace, bisogna riuscire a fare in modo che vada proprio dove ce n'è bisogno. È per questo, racconta ancora De Bernardinis, che adesso i due gruppi di ricerca stanno lavorando sui "carrier", «ossia le molecole o i micro-organismi che sono utili a convogliare la risposta immunitaria sui bersagli desiderati».

La creazione della molecola è avvenuta seguendo proprio la strada classica per la produzione dei vaccini: il primo passo è stato prendere un frammento della proteina beta-amiloide, che è stata abbinata poi a una proteina di origine batterica. In questo modo è stata ottenuta una sostanza che è capace di completare da sola il lavoro, trasformandosi in una struttura simile a quella di un virus, che può quindi penetrare più facilmente nel nostro organismo.

Gli scienziati italiani non sono gli unici che inseguono il traguardo di un farmaco contro l'Alzheimer, contro cui oggi non esiste alcuna cura efficace. Anzi, racconta Antonella Prisco, è da dieci anni che ci sono ricerche su vaccini, «che hanno acceso grandi speranze, ma rivelato anche grandi limiti, per i possibili effetti collaterali gravi, che ne impediscono l'utilizzo». È per questo che, mentre la ricerca dei team italiani è stata pubblicata dalla rivista specializzata Immunology and Cell Biology, è partita anche la fase pre-clinica della sperimentazione del vaccino, quella che attraverso l'uso della sostanza su cavie sane punta a verificare se esistano effetti collaterali della nuova molecola. Solo se i risultati saranno positivi si proverà a dare la sostanza anche a topolini con una patologia che mima quella dell'Alzheimer nell'uomo, per verificare l'efficacia come cura. E soltanto dopo questi test potrà essere avviata una vera sperimentazione anche sull'uomo.

Fonte:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnolog ... d=AapmbakE
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il gio feb 16, 2012 5:31 pm

LE MAMMOGRAFIE POTREBBERO ESSERE UNA DELLE CAUSE DELL’AUMENTO DEL CANCRO AL SENO

L'aumento dei casi di carcinoma invasivo della mammella a partire dai primi anni novanta puo' essere completamente attribuito agli screening mammografici e al trattamento ormonale.
E' quanto risulta da uno studio epidemiologico effettuato tra le donne norvegesi da Harald Weedon-Fekjaer, dell'Istituto di ricerca sul cancro basata sulle popolazioni, a Oslo, studio pubblicato sul British Medical journal. L'incidenza di questo tumore e' aumentata regolarmente in Norvegia dal 1950 fino al 2002, successivamente si e' livellata e ha fatto segnare un modesto calo. Analizzando le casistiche per gruppi di eta', i ricercatori hanno notato la forte crescita che si e' avuta a partire dagli anni novanta nelle donne di eta' compresa tra i 50 e i 69 anni, prima di un modesto ma graduale declino iniziato intorno al 2003. In questo periodo i cambiamenti sono invece stati minimi, nelle altre fasce d'eta', con un leggero aumento nelle donne piu' giovani (30-49 anni) e un leggero calo in quelle piu' anziane (70-90 anni). Le vendite del trattamento ormonale in Norvegia sono aumentate rapidamente negli anni novanta e declinate dopo il 2000; queste variazioni si sono avute in corrispondenza dell'introduzione degli screening pubblici di mammografia, offerti alle donne dai 50 ai 69 anni di eta'. "In queste donne - affermano gli autori dello studio - l'incremento di incidenza di carcinoma mammario invasivo e' stato del 59%, mentre nei cinque anni successivi all'interruzione dei programmi di screening l'incidenza e' scesa del 14%". Il rischio relativo di cancro al seno associato al trattamento ormonale e' stato invece stimato in 2,2.

Fonte:
Sanità News del 16/02/2012
http://www.bmj.com/content/344/bmj.e299
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