LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Forum dedicato all'Omeopatia con possbilità di ricevere consulti medici sulla Medicina Omeopatica. Risponde il Dott. Tancredi Ascani, medico omeopata unicista.

Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il lun mag 05, 2014 7:12 pm

Sanita': Fimp, per diffondere cultura vaccinazione mostrare danni malattie

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Oltre alla diffusione delle statistiche, serve un impegno concreto, facendo ascoltare i racconti di malati e medici. Ne sono convinti i camici bianchi della Federazione italiana medici pediatri.

Roma, 30 apr. (Adnkronos Salute) - Per diffondere la cultura della vaccinazione, oltre alle statistiche diffuse in questi giorni serve un impegno concreto, mostrando ad esempio quali sono gli effetti delle malattie da cui ci si immunizza e facendo ascoltare i racconti di malati e medici. Ne sono convinti i camici bianchi della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), a conclusione della Settimana mondiale dedicata ai vaccini (World Immunization Week 2014), promossa dall'Oms per sensibilizzazione all'importanza della prevenzione verso malattie evitabili con un vaccino.


"Anche il mondo del web - si legge in una nota - è stato occupato, giustamente, da statistiche, percentuali, grafici, slogan. Ma, da pediatri abituati giornalmente al contatto con le famiglie, vorremmo aggiungere qualcosa di forse più efficace. I genitori di oggi infatti non conoscono appieno il rischio infettivo di tali malattie in quanto, grazie proprio ai vaccini stessi, non hanno consapevolezza di cosa voglia dire ad esempio una polmonite da morbillo, una paralisi da polio o una cerebropatia da pertosse. Alcuni possono ritenere che questi 'incidenti' capitino agli altri, stiano sulle pagine dei giornali o, appunto, nelle statistiche dei medici. Ma se invece traducessimo in comunicazione 'sensibile' tutto ciò, allora potrebbe essere più pregnante la raccomandazione a vaccinare il proprio bambino".
I pediatri propongono quindi di far "'vedere' cosa succede a un bambino affetto da meningite, sia in fase acuta o negli esiti invalidanti per tutta la vita; oppure sentire il racconto di un malato di polio o del medico che lo ha assistito per tanti anni nella riabilitazione; oppure ascoltare i genitori di un bambino deceduto perché non vaccinabile per morbillo o varicella a causa di una patologia che non ne permetteva l'esecuzione (un bambino oncologico) contagiato a scuola dai compagni non immuni perché i genitori di questi erano mal informati da medici 'alternativi'. Tutto questo è ben presente nella pagina Facebook della Rete vaccini e malattie infettive della Federazione italiana medici pediatri (http://www.facebook.com/FIMPReteVaccini) e su Twitter (@ReteVacciniFIMP)".

Fonte:
http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life ... 98072.html


RIFLESSIONI
Perché non mostriamo anche le foto dei danneggiati?
Dr.Ascani
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il dom giu 22, 2014 7:57 am

H1N1, la grande epidemia mancata è costata milioni
Rezza(Iss),Oms finì sotto accusa ma si ebbe paura di virus nuovo


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(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Una grande epidemia 'mancata' ma costata, però, milioni di euro allo Stato italiano e, quindi, ai contribuenti. E' quella legata al virus A/H1N1, meglio noto come influenza suina che nel 2009 fece scattare l'allarme a livello globale. La vicenda - tornata oggi sotto i riflettori per l'ipotesi di truffa ai danni dell'erario da parte dell'azienda farmaceutica Novartis, che avrebbe gonfiato il prezzo dei vaccini rivelatisi alla fini inutili - scatenò forti polemiche ma la verità, afferma il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanita' (Iss), Gianni Rezza, è che si ebbe paura per un virus nuovo.

La portata epidemica del virus, alla fine, si rivelò contenuta e lo Stato dovette accordare un risarcimento milionario alla Novartis per l'interruzione della fornitura dei vaccini opzionati. Secondo i carabinieri Nas, sarebbe pari a 16 milioni il danno per l'erario legato all'acquisto, da parte del ministero, dei vaccini Novartis dal prezzo 'gonfiato'.

Nel 2009, però, il mondo si trovò di fronte ad una nuova potenziale minaccia: si temette che il virus A/H1N1 potesse portare ad una pandemia influenzale terribile come la Spagnola del 1918, che fece circa 50 milioni di vittime. In realtà così non è stato, anche se H1N1, identificato per la prima volta in Messico nel marzo 2009, di vittime, tuttavia, ne ha fatte: oltre 12.000, soprattutto in Stati Uniti e Messico (188 le vittime in Italia, e circa quattro milioni i casi stimati). L'allerta partì dall'Organizzazione mondiale della Sanità che, a giugno 2009, innalzò il livello di allerta a sei, pari al massimo, per la prima possibile pandemia del XXI secolo: ''Se c'è un virus nuovo che inizia a circolare - spiega Rezza - la paura è sempre quella di non fare abbastanza per prevenire i danni, e l'Oms, poi finito sotto accusa, agì proprio secondo tale ottica. Di fatto, le fasce più deboli, a partire dagli anziani, non vennero colpite, poichè il virus, pur nuovo, aveva comunque componenti simili a virus del passato cui la popolazione non era suscettibile. La corsa ai vaccini che si determinò è però giustificabile: allora non si poteva infatti prevedere quale sarebbe stato l'impatto sulla popolazione''. Per questo, in Italia si organizzò un'apposita Unità di Crisi e si predispose una strategia per la vaccinazione del 40% della popolazione a partire dai lavoratori dei servizi essenziali, come il personale sanitario, e delle categorie a rischio complicanze: alla fine, rileva Rezza, ''sono state vaccinate meno di 1 milione di persone con il vaccino scelto dall'Italia, un vaccino con una sostanza adiuvante, Mf59, che rafforzava la risposta immunitaria''.

Secondo alcuni, la corsa alla produzione dei vaccini contro H1N1 è stata una mera speculazione economica basata su un allarmismo ingiustificato. Una polemica alla quale Rezza risponde con un'osservazione: ''Le pandemie sono imprevedibili e si temevano gli effetti di una eventuale mutazione del virus. Il fatto è che con il 'senno di poi' è facile fare previsioni, ma nel momento dell'emergenza, bisogna agire''.(ANSA).

Fonte:
http://www.ansa.it/saluteebenessere/not ... 467fd.html


RIFLESSIONI
Egregio dr. Rezza, ha il coraggio di affermare che il sistema sanitario e il Governo italiani si sono comportati bene con l'influenza suina, che nessuno poteva prevedere che il virus sarebbe stato innocuo...FALSO. Ogni virologo sa che il virus influenzale, prima di arrivare in Occidente, circola mesi prima in Australia e quello della suina aveva chiaramente dimostrato di essere tra i più innocui mai esistiti. Ed è questo il motivo per cui l'OMS modificò spudoratamente la definizione di "pandemia", togliendo gli aggettivi "...con un enorme numero di morti e malattia", mantenendo i quali l'influenza suina non sarebbe mai potuta rientrare nella definizione di pandemia. Come mai i molti medici che si sono esposti contro questa assurda vaccinazione non sono mai stati ascoltati? Io stesso mandai un articolo a tutte le principali testate giornalistiche senza ricevere uno straccio di risposta. L'unico che lo pubblicò fu questo sito: http://consumatore.tgcom24.it/wpmu/2009 ... l-vaccino/
Mi pare chiaro il motivo per cui siamo considerati tra i Paesi semiliberi per libertà di informazione.
Dott. Tancredi Ascani
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mer feb 11, 2015 5:31 pm

Giovanni è morto di meningite di ceppo "C": è la stessa per cui era stato vaccinato
E' l'esito delle analisi svolte dal laboratorio del Meyer. L'Asl: "L'influenza aveva abbassato le sue difese immunitarie, spianando la strada al batterio"
di Francesco Turchi

EMPOLI. Giovanni Locci è morto per una meningite di tipo "C", la stessa per cui era vaccinato. E' questo il responso dell'analisi svolta dal laboratorio specializzato dell'ospedale pediatrico Meyer in seguito alla morte del tredicenne di Bassa, arrivato in condizioni disperate al San Giuseppe di Empoli la notte di sabato 7 febbraio.

TUTTI GLI ARTICOLI SULLA TRAGEDIA DEL PICCOLO GIOVA

Il ragazzino era stato vaccinato nel febbraio 2007, ma questo non è bastato a salvargli la vita. Secondo l'Azienda sanitaria empolese il decesso è stato causato da un insieme di concause. Nei giorni immediatamente precedenti alla morte, infatti, Giovanni era stato colpito dall'influenza (con disturbi gastrointestinali), che aveva fortemente abbassato le sue difese immunitarie. Una situazione che ha finito per spianare la strada al batterio, che si è rivelato fatale per il ragazzino.

"I vaccini della meningite - spiega Paolo Filidei, direttore dell’unità operativa prevenzione malattie trasmissibili dell’Azienda sanitaria locale di Empoli - garantiscono una protezione nel 95% dei casi". Nel restante 5% c'è anche il ragazzino di Bassa. Ma non solo: "Purtroppo ci sono una serie di fattori che hanno portato al decesso. Probabilmente nel corso degli anni gli anticorpi si sono ridotti. E infatti - proprio su questo aspetto - la comunità scientifica sta valutando se introdurre un "richiamo" nell'età adolescenziale". E poi il batteria ha attaccato Giovanni in un momento particolare: "Le sue difese immunitarie in quel momento si erano abbassate". Ma questo - secondo Filidei - non mette in dubbio la validità e la necessità dei vaccini: "Lo dimostrano i numeri. L'ultimo caso di meningite "C" nell'area dell'Asl 11 risaliva al 2005". E costò la vita al ventunenne Alessandro Palatresi, sempre di Cerreto Guidi: "Da allora non c'è stato nessun altro caso di questo ceppo. Complessivamente abbiamo registrato diciotto casi di meningite da meningicocco negli ultimi 14 anni, ma nessuno di tipo "C", per il quale è vaccinata il 90% della popolazione di età compresa tra 1 e 18 anni. A gennaio 2014 - per esempio - ci sono stati 4 casi, tre di tipo "B" e uno "Y". Il vaccino resta l'unica strategia di prevenzione. E anche a livello nazionale i casi sono dimezzati rispetto ai 500 del 2005". Infine Filidei ribadisce che "per quella di tipo “B” stiamo partendo ora con i vaccini per i nati a partire dal 1º gennaio 2014, oltre che per i soggetti a rischio". Per tutti gli altri il vaccino è disponibile pagando il ticket di 85 euro.

In seguito alla tragedia un'ottantina di persone sono state sottoposte a profilassi, ma si è registrato un problema di percorso. Il farmaco utilizzato infatti sui cinquanta coetanei di Giovanni potrebbe non essere efficace. E così l’Asl 11 ha deciso - in via precauzionale - di richiamare i ragazzini , ai quali saranno somministrate ulteriori dosi dello stesso medicinale, ovviamente di lotti diversi rispetto a quelli giudicati “a rischio”.

Fonte:
http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cron ... ?ref=fbfti
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mer mar 11, 2015 10:58 pm

Omeopatia: un nuovo studio lo conferma, non funziona

Pochi giorni fa è stata pubblicata l’analisi di quasi duemila studi scientifici sugli effetti dell’omeopatia. Il Nhmrc, ente sanitario governativo australiano, ha selezionato gli studi in base alle loro caratteristiche (per esempio quelli che misuravano l’efficacia dell’omeopatia su una precisa malattia o quelli con i metodi di analisi più corretti e questi sono stati alla fine più di 200) ed ha tratto la sua conclusione: l’omeopatia, scientificamente, non è efficace in nessuna delle tante malattie analizzate (dall’allergia all’asma ed al dolore).

Non è chiaramente una novità, sappiamo che in un granulo omeopatico (oltre la dodicesima diluizione) non vi è nessun principio attivo, solo zucchero ed anche se qualcuno potrebbe stupirsi del fatto che esistono in vendita dei prodotti che dicono di contenere qualcosa che in realtà non contengono, è proprio così (avete mai provato ad analizzare un prodotto omeopatico?). La stessa conclusione del Nhmrc è già stata raggiunta da tanti altri studi scientifici, poi dal Parlamento inglese, dal Sistema sanitario nazionale dello stesso paese e gradualmente anche i consumatori stanno prendendo consapevolezza di quanto siano state spesso vittime di pubblicità (scorretta) e finta medicina. Basti pensare che il consumo di omeopatici sia sempre più in calo, chiudono storici ospedali omeopatici (in Inghilterra ad esempio, dove erano un’istituzione) ed aumentano le class action (le denunce di massa) di consumatori che si sono resi conto di aver speso soldi convinti di comprare un farmaco con un principio attivo quando invece in quel prodotto non c’era nulla e le aziende li risarciscono.

Tutto questo ha (naturalmente) innervosito gli omeopati. Interpellati dai giornali si sono lanciati in improbabili spiegazioni che mostrano come gli argomenti rimasti per difendere questa pratica ottocentesca siano ormai pochi. Come dice la dott.ssa Bernardini (presidente di una società di omeopatia) quando, irritata dai risultati del documento australiano, sostiene: “È incredibile che siano stati presi, non so con quale criterio, 225 studi su migliaia di lavori scientifici che documentano quanto siano efficaci i medicinali omeopatici per diverse patologie”, la dottoressa non sa con quale criterio siano stati scelti gli studi del report semplicemente perché non lo ha letto. I criteri di scelta sono inseriti proprio nella metodologia dello studio (che tecnicamente si chiama “metanalisi”, ovvero l’analisi degli studi scientifici su un determinato argomento).

Tempo fa proposi alla collega un esperimento pubblico: riuscire a distinguere un granulo omeopatico con qualsiasi mezzo a sua scelta da un granulo di zucchero: non mi ha mai risposto. Oppure quando un altro omeopata, il dott. Rossi che sostiene: “Nessun esperto di omeopatia è stato incluso nel lavoro. Tra gli studi scientifici non considerati, cita Rossi, ci sono quelli condotti da Paolo Bellavite dell’Università di Verona, così come tutti quelli molto importanti di Iris Bell negli Stati Uniti o di Claudia Witt in Germania…”. Anche lui dimostra di non aver letto il report australiano, si limita a difendere “a prescindere” il suo lavoro dimostrando di non aver avuto nemmeno l’interesse ad approfondire cosa stava commentando. Nello studio infatti sono compresi ed analizzati diversi studi realizzati da omeopati e ci sono anche i tre citati da Rossi: Bellavite, Bell e Witt. Bastava leggere. Ma gli omeopati non hanno letto (non oso pensare stiano mentendo) e continuano per la loro strada, dicendo alla gente che una pallina di zucchero che non contiene nessun principio attivo, chissà per quale fenomeno paranormale (i medici britannici hanno definito l’omeopatia “stregoneria”), dovrebbe curare le malattie. Contro la fisica e la chimica, contro gli studi scientifici ed anche contro la ragione.

Le spiegazioni degli omeopati italiani non si discostano da quelle degli altri. Gli australiani per esempio, non hanno trovato altri argomenti se non “gli studi dicono che non funziona ma l’omeopatia è usata da milioni di persone”. Una scusa, evidentemente, altrimenti potrei sostenere con successo che il fumo di sigaretta sia un ottimo modo per stare in salute. Ah! Per chi ama gridare al complotto: qui stiamo parlando degli affari di aziende multinazionali che vendono semplice zucchero a peso d’oro e di studi che mettono in evidenza questa assurdità. Se cercate il “complotto” a tutti i costi, pensate se il complotto convenga all’azienda che vende zucchero come medicina o da chi ve lo fa presente.

A questo punto abbiamo due alternative: o ci affidiamo alla scienza ed abbandoniamo per sempre questa credenza medievale o ci affidiamo alle superstizioni e cominciamo ad inserire astrologia e tarocchi negli ospedali, ci sarà sempre qualche astrologo che sosterrà la tesi del “la usano tante persone”, una scusa che funziona, per il suo conto in banca naturalmente.

Ma per chiudere definitivamente la diatriba forse basterebbe ricordare agli omeopati le parole di Anthony Campbell, omeopata in pensione del Royal London Homeopathic Hospital, editor di Homeopathy (la rivista medica di omeopatia più importante al mondo) che nel suo libro dice: “La mia opinione personale sull’omeopatia è che, se è impossibile dire con certezza che nessun rimedio sia efficace, qualsiasi effetto è piccolo e senza importanza. Almeno la grande maggioranza dei miglioramenti che riportano i pazienti, è dovuta a cause non direttamente collegate […] c’è prova solo di un piccolo effetto e quando un effetto è così piccolo potrebbe anche non esistere […] l’omeopatia può essere forse considerata più come una forma di psicoterapia“.

Salvo Di Grazia
Medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia

Fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03 ... a/1506929/

RIFLESSIONI
Siamo nel 2015 e ancora c'è gente (sempre medici o scienziati che ovviamente di omeopatia applicata non hanno alcuna esperienza) che si accanisce contro l'omeopatia? Una medicina che senza alcun supporto mediatico (persino la pubblicità in TV ne è proibità nel nostro Paese) o economico statale ha resistito per secoli ai più infimi attacchi solo grazie ai risultati e alla soddisfazione di medici e pazienti? L'unica cosa che può dimostrare questo studio è la fallacia del metodo scientifico attuale (visto che ci sono centinaia di studi scientifici pubblicati in prestigiose riviste "non omeopatiche" che concludono che l'omeopatia è efficace nelle più svariate situazioni) che è assolutamente incapace di valutare il vero stato di salute e benessere di una persona, inteso non come mera soppressione, violenta e superficiale dei sintomi ma come guarigione rapida, dolce, duratura, totale (dall'aspetto psicologico al corpo fisico) e senza effetti collaterali. Se fossero le medicine olistiche a detenere il potere e a dover decretare l'efficacia dei trattamenti tradizionali, per questi ci sarebbe sicuramente una stroncatura totale. Purtroppo le aziende omeopatiche contano ben poco avendo un fatturato che è la centesima parte di quelle tradizionali. Consiglio a tutti quegli scienziati e medici che credono solo a ciò che gli fa comodo di dedicare maggiormente il loro tempo a fare bene il proprio lavoro e a ragionare veramente usando il metodo scientifico dove il primo motto è che "sono i fatti a determinare le teorie, non il contrario".
Dott. Tancredi Ascani
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mar mag 05, 2015 11:47 am

PREMI DI OBIETTIVO AI PEDIATRI TOSCANI

E’ stato siglato il 9 aprile, ed è già in vigore, l’accordo tra le regione Toscana ed i pediatri di famiglia per migliorare la pratica vaccinale. L’assessore al diritto alla salute Marroni ha affermato “ Obiettivo di questo accordo è migliorare e ampliare i servizi assistenziali rivolti alla popolazione pediatrica, favorendo l’adesione da parte delle famiglie ai programmi vaccinali promossi dalla Regione, con l’implementazione del compito dell’esecuzione dell’atto vaccinale da parte del pediatra di famiglia nello studio dove di norma esercita la sua attività”. Verrà così migliorata l’informazione: ce n’è un grande bisogno, dal momento che un’indagine del Censis ha rivelato che solo il 5,6% dei genitori intervistati è stato in grado di indicare che allo stato attuale in Italia le vaccini obbligatorie sono 4 (l’antidifterica, l’antitetanica, l’antipoliomielite e l’antiepatite B) e che solo l’11,2% sa indicare a quali vaccini è stato sottoposto il proprio bambino. Ci auguriamo che si faccia una seria informazione, senza censure, dando ampie notizie dell’esistenza della legge 210/92 che riconosce il diritto all’indennizzo per quanti riportino danni dalla somministrazione dei vaccini e della legge 219/96 sulla Farmacovigilanza. La promozione delle vaccinazioni si articolerà in un lungo percorso che prevede interventi già prima della nascita, nei corsi di preparazione al parto, al momento del primo Bilancio di salute, e che prosegue con l’esecuzione dell’atto vaccinale avendo cura di seguire le indicazioni e la tempistica prevista dal calendario vaccinale regionale. Sono numerose le incombenze che i 430 pediatri dovranno espletare. Ma ne varrà la pena. L’accordo riconosce un compenso di 15 euro per ogni atto vaccinale e stabilisce “premi di obiettivo”interessanti:

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo

– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papillomavirus.

I relativi premi di obiettivo sono dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% per terza dose di

esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di papillomavirus.

Fonte:
http://www.assis.it/premi-di-obiettivo- ... i-toscani/

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La mercificazione della salute istituzionalizzata.
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mer ott 28, 2015 9:19 am


Finanziato vaccino per tumore del pancreas
Via libera del ministero della Salute a Molinette Torino


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Il progetto di ricerca per la cura ed il vaccino del tumore del pancreas, coordinato da Francesco Novelli del Centro Ricerche Medicina Sperimentale (CeRMS) della Città della Salute e della Scienza di Torino, ha superato il processo di valutazione ed è stato finanziato dal Ministero della Salute con un importo di 400.000 euro. Molinette intende sviluppare una nuova terapia basata sulla combinazione della vaccinazione a DNA e della inibizione farmacologica di un piccolo enzima chiamato PI3K.

L'enzima PI3K regola il traffico ed il movimento nei tessuti di particolari cellule immunitarie, chiamate cellule mieloidi soppressorie. Tale enzima aiuta queste cellule a infiltrarsi nel tessuto tumorale e a paralizzare le funzioni dei linfociti killer anti-tumore.

Lo scopo dei ricercatori è sviluppare una nuova terapia per il tumore pancreatico, basata sulla vaccinazione a DNA ed il potenziamento dell'attività dei linfociti killer anti-tumore, reso possibile dall' inibizione dell'enzima PI3K.

Al termine del progetto triennale, il consorzio di ricerca si attende di avere completato lo sviluppo pre-clinico di questa nuova terapia per la cura del tumore pancreatico e di potere trasferire nel breve periodo i risultati della ricerca alla pratica clinica. Il progetto è stato presentato attraverso la Regione Piemonte e la Città della Salute e della Scienza di Torino.

Sono stati finanziati in tutta Italia 221 progetti su 2999 presentati. Il Processo di valutazione dei progetti ha visto coinvolti moltissimi valutatori internazionali, facenti capo ai più importanti ed avanzati Centri di ricerca a livello mondiale. Nello studio oltre all'Unità di Novelli, che coordinerà le ricerche, sono coinvolte anche le Unità della dottoressa Paola Cappello, presso il CeRMS della Città della Salute e della Scienza di Torino, e delle dottoresse Alessandra Ghigo e Laura Conti del Centro di Biotecnologia Molecolare (MBC) dell'Università di Torino.

Fonte:
http://www.ansa.it/saluteebenessere/not ... 999d9.html
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il gio nov 12, 2015 3:49 pm

Un grande no all'influenza e un enorme sì alle vaccinazioni. E' questo il tema della campagna di sensibilizzazione alle vaccinazioni del personale sanitario, promosso dall'Università degli Studi di Cagliari nell'ambito del progetto CCM 2013 Regione Puglia e realizzato nell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Ideato dalla professoressa Rosa Cristina Coppola (Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Clinica e Molecolare, Università di Cagliari), è stato presentato ai dipendenti dell'Azienda ospedaliero universitaria riuniti al Policlinico Duilio Casula.
Il video, girato nella struttura di Monserrato, ha come protagonisti d'eccezione il personale che lavora nell'Aou, in partciolare gli assistenti sanitari e gli specializzandi della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva. La regia è di Davide Mocci della Master Film.

https://www.youtube.com/watch?v=d3HJt7P ... e=youtu.be
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il gio feb 11, 2016 11:08 am

"Probabilmente non c’è stato un aumento del numero di meningiti, a partire dal 2015. Ma il test molecolare, che proprio da quall’anno ha soppiantato l’analisi colturale del batterio, permette di individuarne un numero maggiore, addirittura di due terzi."

http://www.lanazione.it/meningite-test- ... -1.1724258

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Detta in parole povere: il nuovo test ha creato l' "epidemia".
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mar feb 23, 2016 10:36 am

Omeopatia, “è come un placebo, nessun effetto reale dei farmaci sulle malattie”

A dirlo è un team di scienziati australiani guidato da Paul Glasziou che, dopo aver effettuato approfonditi studi ha definito l'omeopatia una "terapia vicolo cieco". I risultati dei trattamenti sarebbero solo "frutto di una suggestione psicologica"

Fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... e/2483692/

RIFLESSIONI
Invito i lettori a riflettere su questo ennesimo studio che decreta l'inefficacia dell'omeopatia postando le considerazioni dell'omeopata Pindaro Mattoli e aggiungo: se ancora la "scienza" medica non riesce a vedere ciò che vedono persino gli animali (per non parlare delle piante) allora questa è la prova di quanto questa scienza sia ancora fallace, imperfetta e lontana anni luce dalla "realtà-uomo".

viewtopic.php?f=5&t=1832&p=4777&hilit=Il+suicidio+omeopatico+del+CICAP#p4777
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Re: LE FOLLIE DELLA SCIENZA...

Messaggiodi Dr.Ascani il mar mar 01, 2016 8:30 pm

Firenze, meningite: patto sui vaccini, bonus ai medici
I dottori di famiglia garantiscono che ogni aggregazione territoriale avrà uno o più professionisti che li faranno. Premi fino a mille euro per chi raggiungerà gli obiettivi

Soldi in cambio della promessa di vaccinare di più, mettendo in campo le cosiddette Aft, cioè le aggregazioni di medici di famiglia. Ieri la Regione ha incontrato i sindacati della categoria e chiuso un accordo che dovrebbe dare lo slancio definitivo alla campagna contro il meningococco C nell'area fiorentina. Le punture le faranno anche i dottori della guardia medica e saranno anche attivate ore aggiuntive, 10 a settimana, per svolgere questa attività. In cambio i medici riceveranno i soliti 6 euro e spiccioli per ogni iniezione ma anche un premio una tantum a seconda degli obiettivi raggiunti. Si tratta di 400 euro se tra i loro assistiti vaccineranno fino al 75% dei giovani tra gli 11 e i 20 anni e di 600 se si sale sopra quella percentuale. Riguardo agli over 20 verrà costruito un meccanismo simile, partendo dal 50% della soglia di copertura, ma le cifre devono essere ancora stabilite con precisione. Alla fine i professionisti dovrebbero riuscire a mettersi in tasca un migliaio di euro.

Nell'accordo sta anche scritto che i medici sono tenuti a vaccinare, particolare importante, che potrebbe aprire in futuro a chi si rifiuta le porte di procedimenti disciplinare da parte della Asl per chi continua a rifiutarsi di partecipare alla campagna. Del resto anche l'Ordine dei medici alcuni giorni fa aveva preso una posizione simile. Le Aft sono le aggregazioni funzionali territoriali che uniscono in media 25 medici di famiglia e 5 guardie mediche. Nell'area centrale della Toscana (quella di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia) sono una settantina. Il vantaggio di operare su questa scala deriva dal fatto di poter vaccinare anche i pazienti dei medici che si rifiutano di farlo, utilizzando ad esempio le guardie mediche che aderiscono all'Aft. Inoltre i premi verranno dati solo se tutto il gruppo raggiungerà gli obiettivi, cosa che spingerà i vaccinatori a coinvolgere i colleghi più recalcitranti. Saranno i coordinatori delle Aft (che per il loro incarico incassano una indennità extra, di circa 18mila euro all'anno) ad organizzare i servizi a seconda di come è strutturata la loro aggregazione.

Ci sono voluti molti incontri per chiudere l'accordo ma alla fine i medici di famiglia l'hanno spuntata, visto che riceveranno il premio in denaro e coinvolgeranno anche gli infermieri della Asl che già si occupano della sanità di iniziativa, cioè dell'attività rivolta ai malati cronici. Del resto rientrava comunque nei doveri dei professionisti, almeno a sentire gli stessi Ordini, partecipare alla campagna di vaccinazione. E infatti negli ultimi giorni nell'area fiorentina le adesioni, complici la presa di posizione della Regione, la paura dei cittadini e le parole del presidente dell'Ordine Antonio Panti, le adesioni sono aumentate. Nell'area fiorentina erano al 45%, adesso sono salite al 65% con 402 adesioni su un totale di 600 professionisti. Già prima dell'accordo di ieri qualcosa si era mosso.

Intanto, la Asl procede con la sua campagna di vaccinazione. Nell'area fiorentina ci sono circa 50mila persone prenotate per tutto marzo e anche un po' ad aprile. Intanto il Cup continua a fissare appuntamenti. Il ritmo giornaliero è un po' calato rispetto alla settimana scorsa, quando ogni giorno si fissavano circa 5mila vaccinazioni. Adesso si è scesi intorno alle 3mila. L'idea è di alzare molto la copertura nel giro di tre o quattro mesi. L'operazione sarà resa più semplice dalla partecipazione in massa dei medici di famiglia alla campagna. Per sicurezza comunque sono state coinvolte anche le associazioni di volontariato come Anpas, Misericordie e Croce Rossa, che hanno dato la loro disponibilità a fare le vaccinazioni.

Fonte:
http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/ ... 134524400/


RIFLESSIONI
Prima le minacce a chi sconsiglia i vaccini, poi i premi in denaro a chi ne fa di più...come mercificare la salute e ridurre il medico a mero esecutore.
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica
Dr.Ascani
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