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Disturbi del sonno lattante 7 mesi

MessaggioInviato: lun mar 21, 2016 11:24 am
di Missmedusa71
Buongiorno,

dopo oltre 7 mesi di notti insonni e avendo già provato la melatonina e uno sciroppo a base di erbe consigliati dal pediatra che sono stati assolutamente inutili,ho cercato in rete un rimedio omeopatico per aiutare la mia bimba a dormire.
In un forum di mamme ho trovato l'indicazione di Belladonna Chamomilla della Wala, che da bugiardino può essere somministrato anche a neonati e lattanti e abbiamo provato.
Appurato che non vi sono intolleranze o allergie, ho iniziato a somministrarle 4 granuli per 3 volte al giorno da giovedì.
Beh, che dire, ho assistito ad un miracolo: da giovedì notte la bimba si sveglia solo una volta per notte per poppare, mentre prima dormire anche solo un'ora filata era un miraggio.

Ora vorrei sapere come interrompere la somministrazione.

Il bugiardino dice che il trattamento non dovrebbe superare complessivamente 2 settimane ma non indica come sospenderlo.

Io pensavo di continuare il trattamento pieno per una settimana e poi scalare la dose così:
per 2 gg 3 granuli 3 volte al di'
per 2 gg 2 granuli 3 volte al di'
per 2 gg 1 granulo 3 volte al di'
per 1 g. 1 granulo alla sera.

E' corretto o mi potete indicare un metodo più adeguato?

Grazie infinite.
L.

Re: Disturbi del sonno lattante 7 mesi

MessaggioInviato: lun mar 21, 2016 2:38 pm
di Dr.Ascani
Salve, lo può interrompere come e quando vuole e comunque sono complessi, miscele di diversi rimedi omeopatici dati insieme. Sono molto contrario all'uso di questi preparati. L'omeopatia classica è unicista e prevede l'uso di un solo rimedio individualizzato sulla persona.

Cordiali saluti

Re: Disturbi del sonno lattante 7 mesi

MessaggioInviato: mar mar 22, 2016 9:08 am
di Missmedusa71
In realtà è solo la miscela di Belladonna e Camomilla, non è un miscuglione di rimedi.
E nel nostro caso è stato provvidenziale e non ci sono stati effetti collaterali.
Comunque capisco e rispetto l'omeopatia unicista.
Grazie, cordiali saluti.

Re: Disturbi del sonno lattante 7 mesi

MessaggioInviato: mer mar 23, 2016 12:02 am
di Dr.Ascani
Missmedusa71 ha scritto:In realtà è solo la miscela di Belladonna e Camomilla, non è un miscuglione di rimedi.
E nel nostro caso è stato provvidenziale e non ci sono stati effetti collaterali.
Comunque capisco e rispetto l'omeopatia unicista.
Grazie, cordiali saluti.


Si ma perché dare due rimedi che hanno proprietà ed energie diverse quando lo stesso risultato, e migliore pure, si può ottenere usandone uno? Usati una volta ogni tanto per alleviare sintomi acuti possono anche aiutare temporaneamente, se si è fortunati, ma se si iniziano a usare in maniera continuativa non solo non sono curativi ma possono dare anche degli aggravamenti importanti.

Re: Disturbi del sonno lattante 7 mesi

MessaggioInviato: gio mar 24, 2016 11:52 am
di Missmedusa71
Tengo presente il suo suggerimento e la ringrazio.
In caso si dovesse rendere necessario, la prossima volta consulterei un medico omeopata, questo è stato davvero un episodio di emergenza che però mi ha tolto grandi dubbi sull'efficacia dell'omeopatia, perché su una bimba piccola come mia figlia, l'effetto placebo è del tutto improbabile.
Cordiali saluti.

Re: Disturbi del sonno lattante 7 mesi

MessaggioInviato: gio mar 24, 2016 4:45 pm
di Dr.Ascani
Missmedusa71 ha scritto:Tengo presente il suo suggerimento e la ringrazio.
In caso si dovesse rendere necessario, la prossima volta consulterei un medico omeopata, questo è stato davvero un episodio di emergenza che però mi ha tolto grandi dubbi sull'efficacia dell'omeopatia, perché su una bimba piccola come mia figlia, l'effetto placebo è del tutto improbabile.
Cordiali saluti.


Assolutamente, abbiamo addirittura prove di efficacia sulle piante e sugli animali. Il problema della scienza medica che non riconosce l'omeopatia è un problema della scienza, non dell'omeopatia. L'omeopatia funziona e questo è un dato incontrovertibile e se è vero che sono i fatti a far le teorie e non il contrario, la scienza deve prenderne atto e iniziare a mettere in discussione i suoi paradigmi, riconoscendo i suoi limiti.