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Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: mer ott 21, 2009 8:10 pm
di bibina
Scusi dottore, mi inserisco nella discussione.
Recentemente ho avuto una forte faringite curata con Aconitum, poi Belladonna, poi si è trasformata in una tosse secca fastidiosissima e continua risolta con Drosera, tutto 6 CH.
Il mio medico, qundo gli telefoniamo e descriviamo sintomi influenzali, incomincia con Aconitum, per passare a Belladonna dopo averci chiesto se abbiamo sudato. Di solito quando ho il mal di gola mi escono numerosi puntini rossei nella zona del collo e della fronte, anche in questo caso il medico mi consiglia il Belladonna. Cosa possono essere quegli sfoghi cutanei? Grazie.

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: mer ott 21, 2009 9:03 pm
di Dr.Ascani
bibina ha scritto:Di solito quando ho il mal di gola mi escono numerosi puntini rossei nella zona del collo e della fronte, anche in questo caso il medico mi consiglia il Belladonna. Cosa possono essere quegli sfoghi cutanei? Grazie.


Probabilmente sono solo una semplice reazione individuale alla malattia che l'organismo manifesta e "scarica" sulla pelle, organo emuntore attraverso il quale si cerca di eliminare le tossine per riportarsi in salute.

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: gio ott 22, 2009 8:07 am
di laurameng
scusatemi se torno su hepar sulfur: ho letto che a seconda della diluizione si ottengono risultati diversi.
Che cosa devo utilizzare in questo caso? la febbre è finita ma la bambina continua a fare tosse grassa e starnuti ma il catarro non è ancora "maturato".
grazie

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: gio ott 22, 2009 9:04 am
di paq
dottor ascani, mi devo ripetere: ecco che grazie al sito che ha messo a disposizione e alla sua brillante analisi siamo arrivati ad un argomento altrettanto interessante come la posologia e l'uso delle diluizioni di un rimedio come hepar sulfur....

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: gio ott 22, 2009 1:02 pm
di Dr.Ascani
laurameng ha scritto:scusatemi se torno su hepar sulfur: ho letto che a seconda della diluizione si ottengono risultati diversi.
Che cosa devo utilizzare in questo caso? la febbre è finita ma la bambina continua a fare tosse grassa e starnuti ma il catarro non è ancora "maturato".
grazie


In questo caso darei una 30CH, 3 granuli ogni 3 ore fino a modificazione dei sintomi. La 30CH è una potenza molto sicura che raramente da aggravamenti (non c'è più alcuna molecola chimica di principio attivo) e di cui abbiamo grande esperienza.
La 5CH viene usata per i disturbi soprattutto fisici e superficiali, l'effetto dura poco e va il rimedio ripetuto spesso, dalla 200CH in su si agisce molto anche sul mentale, l'effetto dura più a lungo e necessita di meno ripetizioni. Resta inteso che anche la 200CH agisca sul piano fisico e anzi, se il rimedio corrispondesse bene alla sintomatologia e se questa fosse di una certa gravità (tipo tosse intensa e grande accumulo di muco che provocano soffocamento), non esiterei a somministrare subito una 200CH in dose unica da ripetere anche dopo poche ore.

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: gio ott 22, 2009 1:26 pm
di laurameng
dottore grazie ancora per la sua tempestivita'. oggi provero' a somministrare il rimedio alla bambina e le faro'sapere.

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: ven ott 23, 2009 10:19 am
di paq
signora, attendo anche io riscontri su questo caso anche se sono sicuro che l'incipit del dott. Ascani è quello che maggiormente si addice alla condizione di sua figlia.

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: dom ott 25, 2009 8:16 am
di laurameng
caro dott. Ascani, la cura con hepar sulfur iniziata giovedi' pomeriggio ha fatto velocemente maturare il catarro. Le condizioni della bambina sono decisamente migliorate. Permane ancora tosse molto grassa anche perchè la bambina non sa liberarsi dei muchi. Mi diceva che esistono dei rimedi per facilitare la convalescenza. Pensa che sia il caso di passare a uno di questi e, in generale, quali sono farmaci omeopatici che aiutano a concludere un evento febbrile "classico" ?

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: dom ott 25, 2009 12:05 pm
di Dr.Ascani
Il rimedo classico per concludere una convalescenza è Sulphur.
Andrebbe fatta anche qui però un'individualizzazione a seconda dei sintomi e della costituzione del paziente.

Influenzinum si può dare per le conseguenze "nervose" di una sindrome influenzale;
Gelsemium se residua uno stato di spossatezza, una persona che dopo la malattia è sempre debole e non si è più veramente ripreso;
Sanguinaria se residua una tosse grassa con espettorato maleodorante e alito cattivo;
Lycopodium anche è un ottimo rimedio, soprattutto quando rimane inappetenza e i disturbi sono vaghi;
Antimonium tartaricum cura spesso una tosse grassa che perdura da tempo e che rischia di trasformarsi in broncopolmonite, dev'essere presente però una lingua molto bianca;
Tubercolinum anche può aiutare, in soggetti di costituzione tubercolinico-fosforica, esili, fragili di salute con tendenza ai raffreddamenti, ancor meglio se con antecedenti di tubercolosi in famiglia.

E poi ce ne sono altri ma non mi è possibile enunciarli tutti.

Re: differenza aconitum e belladonna

MessaggioInviato: dom ott 25, 2009 12:38 pm
di laurameng
grazie dottore!come sempre molto preciso e sollecito nelle sue risposte.
Volevo porgerle un'altra domanda,sapere cioe' cosa intende per conseguenze nervose di un episodio influenzale.
grazie ancora e approfitto per salutare anche tutte le persone che hanno partecipato a questa discussione.