Il consumo inappropriato ed eccessivo di antibiotici e il conseguente sviluppo dell’antibioticoresistenza in Italia e in tutti i Paesi europei costituisce un problema di particolare rilievo per la tutela della salute dei cittadini poiché espone al rischio di non poter disporre più, in un futuro, di alcuna possibilità di cura per le infezioni.
Ciò significa che anche patologie oggi ritenute minori potrebbero divenire temibili. Per questo, in linea con quanto attuato da altre istituzioni internazionali come l’Oms e l’Ecdc, l’Agenzia Italiana del Farmaco, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità e il patrocinio del Ministero della Salute ha realizzato la terza edizione di una campagna di comunicazione ad hoc, denominata quest’anno “Antibiotici, difendi la tua difesa. Usali con cautela”, con l’obiettivo di informare i cittadini dell’importanza di ricorrere agli antibiotici solo quando necessario e dietro prescrizione del medico che ne accerti l’effettiva utilità, di non interrompere mai la terapia prima dei tempi indicati dal medico o, comunque, solo dietro suo consiglio e di non assumere antibiotici per curare infezioni virali: quindi non vanno presi per raffreddori e influenza.
I cittadini per avere risposte a quesiti sull’impiego corretto degli antibiotici possono chiamare il numero verde AIFA 800-571661.
L’azione di sensibilizzazione della popolazione, soprattutto in quelle regioni dove il consumo di antibiotici è più elevato, si è resa necessaria poiché alcuni germi patogeni importanti hanno già sviluppato livelli di antibioticoresistenza che arrivano quasi al 100%.
Peccato che la stessa agenzia dimentica l'uso smodato fatto in zootecnia intensiva e nulla o poco si è fatto per ridurre le quantità industriali di antibiotici somministrati ad animali.
Le principali cause di resistenza di tali organismi agli antibiotici va ricercata nell’eccessivo uso di antibiotici tanto nella medicina umana quanto negli allevamenti zootecnici intensivi dedicati alla produzione di carne e di latte. La resistenza dell’Mrsa è causata dalla capacità di mutazione del batterio, vista la sua sempre maggiore esposizione ai farmaci antimicrobici utilizzati in medicina umana e in veterinaria.
I dati di uno studio ad hoc condotto dall’Agenzia Italiana del Farmaco mostrano che il nostro paese si colloca ai primi posti in Europa per consumo di antibiotici, preceduta solo da Grecia e Cipro.
Il sovrautilizzo improprio di antibiotici oltre a causare seri rischi alla salute produce anche un eccesso di spesa per il SSN (nel 2009 la spesa per antibiotici si è attestata a circa 1.038 milioni di euro). Campania, Puglia e Sicilia insieme determinano quasi il 60% di tutto l’eccesso di consumi in Italia.
Tra le segnalazioni di sospette ADRs da antibiotici, le categorie per le quali si osservano maggiori segnalazioni sono le penicilline con 637 segnalazioni, in particolare le associazioni di penicilline inclusi gli inibitori delle beta-lattamasi (430); gli antibatterici chinolonici con 317 segnalazioni delle quali 314 con i fluorochinoloni; gli altri antibatterici betalattamici con 322 di cui 236 attribuibili alle cefalosporine di terza generazione.
I 3 antibiotici più segnalati, tra il 2002 e il 2009, risultano essere: amoxicillina triidrata/potassio clavulanato con 1724 segnalazioni, di cui 597 gravi e 9 decessi; la levofloxacina con 1060 segnalazioni, di cui 343 gravi e 11 decessi; il ceftriaxone con 794 reazioni, di cui 423 gravi e 37 decessi.
Fonte:
http://www.saluteme.it/news/salute/1796 ... ccupa.html