«In Italia si fanno 40 milioni di Tac: troppe. È come se 2 italiani su 3 ne facessero una all'anno. Ogni esame inutile è un danno per il paziente che viene sottoposto a radiazioni inutili, per le casse del Ssn, ma anche per l'ambiente». Le Oncologie mediche italiane varano l'era “green”. Parola d'ordine: cure e diagnosi ecosostenibili. A dettare la filosofia verde sono i primari del Cipomo, Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri, che, a Milano durante la presentazione del XVI Congresso nazionale “L'oncologia che verrà” (a Cosenza dal 17 al 19 maggio), fanno il punto su alcune strategie amiche dell'ambiente. La ricetta dell’oncologia green è all’insegna del risparmio e si basa su differenti ingredienti: attenzione all’uso di medicinali ad alto costo; favorire l’accesso dei pazienti ai programmi di ricerca clinica e traslazionale che permettono l’uso di farmaci innovativi senza oneri; riduzione degli esami di stadiazione e di follow up in pazienti che hanno avuto un tumore ma risultano ad alta probabilità di normalità; e «lotta agli scarti - si legge nel Manifesto del Cipomo - per i farmaci che permette di ottimizzare il consumo dei prodotti concentrando la somministrazione di una specifica terapia di cui necessitano più pazienti nello stesso giorno».
Fonte:
Sanità News del 17/05/2012