I rischi per la salute delle donne in menopausa derivanti dalla terapia ormonale sostitutiva usata per prevenire malattie cardiache e osteoporosi sono maggiori dei benefici e quindi il trattamento andrebbe sconsigliato. E' la conclusione a cui e' arrivata la U.S. Preventive Services Task Force, un panel indipendente di scienziati, che ha pubblicato le sue nuove linee guida sugli Annals of Internal Medicine. Le raccomandazioni si basano sulla revisione di tutte le ricerche pubblicate sull'argomento e ribadisce quelle fatte nel 2005 sullo stesso tema. Secondo la commissione la terapia con estrogeni o estrogeni piu' progestinici riduce il rischio di fratture e di problemi cardiaci, ma aumenta quello di ictus, trombi e altre patologie. Il discorso, sottolineano gli autori, e' valido pero' solo per la terapia sostitutiva usata per prevenire queste malattie croniche, mentre l'uso degli ormoni resta valido per combattere i sintomi veri e propri della menopausa, come i colpi di calore o la secchezza vaginale, o per le donne che hanno subito un'isterectomia prima dei 50 anni: "La commissione ha ritenuto di confermare le linee guida del 2005 - scrivono gli autori - pronunciandosi contro l'uso della terapia ormonale".
Fonte:
Sanità News del 25/10/2012
http://annals.org/article.aspx?articleid=1384872