ANALGESICI E PERDITA DELL'UDITO NELLE DONNE.

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ANALGESICI E PERDITA DELL'UDITO NELLE DONNE.

Messaggiodi Dr.Ascani il sab dic 01, 2012 2:50 am

Roma 30 Novembre 2012
Ogni farmaco, anche il più blando, ha degli effetti collaterali, più o meno gravi, che non sempre hanno una manifestazione immediata, ma molto spesso ci si dimentica di questa problematica.

Anche i farmaci più comuni come gli antidolorifici possono avere degli effetti collaterali. Tra questi l’ultimo posto in evidenza dalla ricerca scientifica è quello di danni all’udito.

Ricercatori statunitensi del Channing Division of Network Medicine del Brigham and Women’s Hospital hanno, infatti, verificato l'associazione esistente tra gli effetti collaterali derivanti dall'uso di analgesici con la perdita della funzione dell'udito, in particolare tra le donne.

Lo studio recentemente pubblicato dall’American Journal of Epidemiology ha coinvolto 62.261 donne di età compresa tra i 31 e 48 anni, che sono state seguite per quattordici anni (dal 1995 al 2009). Le volontarie fanno tutte parte del Nurses' Health Study, il grande studio epidemiologico che monitora la salute delle infermiere statunitensi.

Durante il periodo di follow-up oltre 10.000 donne hanno riferito di aver subìto una perdita dell’udito.

L’analisi dei dati raccolti ha permesso ai ricercatori di tracciare un collegamento tra l’uso di determinati antidolorifici e la perdita dell’udito. In particolare sono stati osservati gli effetti dell'ibuprofene, principio attivo della famiglia dei fans e del paracetamolo.

Il rischio di perdere l’udito era dose-dipendente, ossia in base alla posologia. Si è scoperto che le donne che assumevano l’ibuprofene due o tre volte a settimana avevano un rischio maggiore del 13%, rispetto a coloro che l’utilizzavano una volta a settimana – o meno.

Se poi l’assunzione diveniva di 4 o 5 volte a settimana il rischio aumentava del 21%; per un’assunzione di 6 o più volte a settimana si arrivava al 24%. A seguito dell’assunzione di paracetamolo, il rischio era di qualche punto percentuale in meno.

Nello specifico, per un utilizzo da 2 a tre giorni a settimana il rischio era aumentato dell’11%; per un’assunzione di quattro o cinque giorni a settimana, il rischio si equivaleva a quello dell’ibuprofene, ossia il 21%.

"Tra i meccanismi possibili potrebbe essere che i fans arrivano a ridurre il flusso di sangue alla coclea, l’organo dell’udito, e compromettere la sua funzionalità – spiega Sharon G. Curhan, coautrice dello studio. ''Il paracetamolo può depauperare i fattori che proteggono la coclea dai danni". Una scoperta, questa, su cui riflettere.

Comunicazione a cura di:
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