L’assurdità Delle Statine

Sezione riservata alla segnalazione di effetti indesiderati o inefficacia di terapie o interventi diagnostici.

L’assurdità Delle Statine

Messaggiodi Dr.Ascani il gio mag 08, 2014 9:16 am

Immagine

Lo studente di medicina era confuso. “Non va bene”

Stava guardando, nero su bianco, i rischi e i benefici delle statine. Dopo che per anni gli avevano continuamente inculcato il potere terapeutico della riduzione del livello di colesterolo, quella fu la prima volta che aveva potuto esaminare i dati.

“Non riesco a comprendere. Ho sempre pensato che il colesterolo fosse la causa principale degli attacchi cardiaci.”

Non è così. Tre-quarti delle persone che hanno un attacco cardiaco per la prima volta, ad esempio, hanno un livello normale di colesterolo.

“Seriamente?”

50 anni fa durante lo studio Framingham, i ricercatori coinvolti furono i primi ad evidenziare che il colesterolo fosse un debole fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Questo portò a tutta una serie di farmaci (fibrati, ezetimibe, niacina, ecc.) che, anche se abbassando il livello di colesterolo, non aiutarono le persone a vivere più a lungo o ad evitare gli attacchi cardiaci.

“Non avevo mai sentito parlare di tutto questo finora.”

Quando lo studio fu completato e furono analizzati i dati raccolti in 30 anni, la maggior parte dei gruppi per fascia d’età con presenza di colesterolo alto, non presentavano un maggior numero di morti. Infatti, nelle persone più anziane, la maggior parti delle morti avviene in presenza di colesterolo basso.

“Aspetta. Le statine sono considerate da tutti come un vero e proprio farmaco miracoloso. Le malattie cardiache stanno diminuendo sempre più, giusto?”

Per la verità, le morti per cause cardiache cominciarono a calare fortemente 40 anni fa e il tasso di questa diminuzione non è mutato da quando le statite sono usate in maniera così diffusa. A livello di salute pubblica, le statine sono un fallimento.

“Tutto questo è assurdo.”

E’ assurdo anche che nelle facoltà di medicina non vengano insegnati i fallimenti del modello basato sul colesterolo per le malattie cardiache. Anche nei pazienti cardiopatici, un gruppo in cui i benefici delle statine sono ampiamenti accettati, si riscontra che per 80 persone sotto trattamento farmacologico sola una vita viene salvata. E si riuscirà ad evitare un attacco cardiaco ogni 40 persone. Per questi piccoli benefici c’è un prezzo da pagare: un nuovo caso di diabete ogni 50. Queste erano i dati che stava esaminando il mio studente.

La nuova linea guida dell’American Heart Association comporteranno ancor meno benefici, espandendo la raccomandazione dell’utilizzo delle statine anche nelle persone senza patologie cardiache riscontrate. In questo gruppo di persone la probabilità di presentare diabete a causa dell’uso di statine sarebbe la stessa di evitare un attacco di cuore non fatale. E anche se preferirei evitare entrambi i casi, il diabete è una condizione cronica che condiziona pesantemente la qualità della vita mentre un attacco di cuore non fatale comporta solamente alcuni giorni di malessere. Se questi farmaci non salvano vite, o anche se ne salvano qualcuna, questo tema è ancora fortemente dibattuto.

C’è anche un’altra ragione per dubitare dei benefici delle statine: la maggior parte dei trial clinici sono effettuati delle stesse aziende farmaceutiche con diversi precedenti di cattiva condotta o vera e propria frode nel riportare i risultati delle ricerche. Le cifre pubblicate tendono a sopravvalutare i benefici e a sottostimare i rischi.
Infine, i cardiologi della commissione che ha redatto le linee guida sono in stretti rapporti con le aziende farmaceutiche che producono statine, avendo legami finanziari diretti in 7 casi su 15 componenti.

La storia giudicherà gli effetti che provocheranno le linee guida dell’American Heart Association. Al momento possiamo riscontrare una vera e propria epidemia di statine con il 25% degli adulti con più di 45 anni sotto terapia farmacologica, la maggior parte dei quali senza patologie cardiache e senza che abbiano avuto la possibilità di vedere i dati. Eppure sono chiari, e disponibili. Nessun dottore dovrebbe prescrivere statine e nessuna persona dovrebbe assumerle, prima di aver visto quelle cifre. Se un numero crescente di persone senza patologie cardiache prenderà le statine, sarà a causa di una vera e propria azione di informazione ingannevole.

E anche io concorderò con il mio studente: Tutto questo è assurdo e insano.

David H. Newman, M.D. – medico-ricercatore, docente ed esperto di medicina basata sull’evidenza scientifica.
Fonte
———————–

Nota di Salute Attiva: Per dare un’idea di quanto sia esteso l’uso di statine anche in Italia e di quanto costi a tutti noi, riportiamo alcuni dati tratti dal Rapporto 2012 – L’uso dei Farmaci in Italia dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali:

…Nel 2012 la spesa per i farmaci dell’apparato cardiovascolare rimane saldamente al primo posto sia in termini di spesa farmaceutica complessiva con 4.350 milioni di euro, sia in termini di consumi…

…ad un confronto tra i Paesi europei si evidenzia che l’Italia è il Paese con la più alta incidenza della spesa pubblica e privata per farmaci cardiovascolari…

…Gli inibitori della HMG CoA reduttasi (statine) mantengono il primo posto in termini di spesa (12,4 euro pro capite)…

Fonte:
http://www.saluteattivaonlus.it/news/la ... e-statine/
Dr.Ascani
Site Admin
 
Messaggi: 3853
Iscritto il: dom nov 02, 2008 11:36 pm

Torna a Osservatorio su terapie o interventi diagnostici

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

cron