Germania, licenziato il nemico di Big Pharma

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Germania, licenziato il nemico di Big Pharma

Messaggiodi Dr.Ascani il lun gen 25, 2010 11:18 am

Alla fine Big Pharma c’è riuscita. Venerdì scorso il consiglio direttivo dell’Instituts für Qualität und Wirtschaftlichkeit im Gesundheitswesen (IQWiG), l’Istituto tedesco specializzato nella ricerca della Qualità e dell’Efficienza della Sanità, non ha rinnovato il contratto a Peter Sawicki. E il direttore e fondatore dell’istituto che regola, tra l’altro, l’immissione dei nuovi farmaci in Germania ha perso suo posto. Malgrado l’appello a suo favore di 600 medici e ricercatori. Persino la rivista americana Science aveva preso le sue difese.
Motivo del licenziamento è una trasgressione formale. Peter Sawicki avrebbe fatto acquistare al suo istituto due automobili senza seguire le normali procedure. Ma era da tempo che le aziende farmaceutiche reclamavano la sua testa. Non solo quelle tedesche. Ma persino quelle americane, che hanno chiesto al presidente Barack Obama di mettere la Germania nella lista nera dei paesi protezionisti, a causa delle rigide procedure adottate dall’istituto di Peter Sawicki per dare la propria valutazione sulla qualità ed efficacia di un nuovo farmaco e, dunque, consentirne l’immissione sul mercato tedesco. L’IQWiG, infatti, consegna i suoi rapporti scientifici alla commissione governativa che decide quale trattamento sanitario debba essere coperto con i fondi pubblici del sistema sanitario nazionale.
A irritare le industrie erano sia la filosofia di valutazione dei farmaci proposta da Peter Sawicki sia le esplicite accuse di mancanza di trasparenza che il direttore dell’IQWiG muoveva a Big Pharma.
Un immettere un nuovo farmaco sul mercato, sostiene Peter Sawicki, non basta – come richiedono molte agenzie di valutazione dei farmaci in troppi paesi – che quella formulazione mostri di essere efficace nel raggiungere un certo obiettivo: come abbassare il tasso di colesterolo nel sangue o contrastare la depressione. E non basta neppure – come chiedono valutatori più rigorosi – che il nuovo farmaco mostri di essere più efficace di quelli già esistenti sul mercato. Deve mostrare, sostiene Peter Sawicki, di costituire un autentico progresso. E questo significa che deve superare almeno tre tipi di soglie diverse: l’assunzione del nuovo farmaco non deve far aumentare la mortalità; non deve far aumentare la morbilità, ovvero non deve far aumentare l’incidenza di malattie; e infine non deve peggiorare, ma deve migliorare la qualità della vita del paziente che lo assume.
Una filosofia, quella di Peter Sawicki, che si scontra apertamente con la strategia di mercato adottata da Big Pharma – ovvero dalle grandi aziende multinazionali del farmaco – che riescono sempre meno a produrre farmaci davvero innovativi e producono sempre più farmaci analoghi a quelli già esistenti. Lo scontro ha una posta in gioco altissima: si calcola che il mercato mondiale dei farmaci sia di circa 800 miliardi di dollari. Sawicki andava rimosso non solo perché quella tedesca è una fetta consistente del mercato totale, ma soprattutto perché la filosofia del direttore dell’ IQWiG avrebbe potuto fare scuola e attecchire altrove, in Europa e nel mondo. Inoltre Sawicki troppo spesso accusava le aziende farmaceutiche di mancanza di trasparenza e pretendeva che esse rendessero pubbliche tutte le informazioni in loro possesso sugli effetti di un farmaco.
Ecco perché, sostiene Science, Big Pharma ha fatto pressione sul governo tedesco e sul consiglio direttivo di IQWiG affinché lo scomodo scienziato venisse rimosso dalla direzione dell’istituto che aveva fondato nel 2004.
Venerdì scorso il consiglio direttivo dell’ IQWiG non ha rinnovato il contratto a Peter Sawicki, per presunte irregolarità amministrative. Non è una buona notizia, per noi consumatori attuali o potenziali di farmaci.

Fonte:
http://www.unita.it/news/scienza_societ ... big_pharma
24 gennaio 2010
Dr.Ascani
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