Disease mongering: pillole per curare i sani

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Disease mongering: pillole per curare i sani

Messaggiodi Dr.Ascani il sab lug 03, 2010 2:21 pm

Trent’anni fa Henry Gadsen, direttore della casa farmaceutica Merck, dichiarò alla rivista Fortune: “Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque”.

Salute Internazionale analizza un processo diventato evidente e inconfutabile a molti cittadini oltre che ai medici e sanitari. Chi ha letto inventori di malattia e malati immaginari ha già avuto modo di riflettere sull'argomento e l'articolo di SI sembra un naturale proseguimento del discorso, su basi più solide ed autorevoli riferimenti.

Le case farmaceutiche hanno infatti oggi come target non i malati ma le persone sane. Questo processo, già evidenziato più di vent’anni fa da Ivan Illich in Nemesi Medica, sembra mirare a trasformare in un futuro prossimo tutte le persone in buona salute in altrettanti – più o meno potenziali – malati.

Così a distanza di tre decenni il suo sogno sembra essersi avverato: le strategie di marketing delle maggiori case farmaceutiche hanno oggi come target non i malati ma le persone sane.

Ma è possibile creare “ad arte” una malattia? La storia recente ci insegna di sì, per esempio agendo sui parametri che stabiliscono il confine tra normalità e malattia (è il caso del diabete o dei livelli di colesterolo nel sangue), oppure etichettando come “patologie” condizioni e atteggiamenti che connotano piuttosto tratti di personalità (ansia, timidezza, noia), particolari fasi della vita (menopausa, vecchiaia) o semplici caratteristiche fisiche (calvizie, cellulite). Quest’ottica si inserisce il fenomeno del “disease mongering”, letteralmente “commercializzazione di malattie”, la frontiera del marketing farmaceutico nell’era contemporanea.

Mentre un tempo si inventavano medicinali contro le malattie, ora si inventano malattie per generare nuovi mercati di potenziali pazienti.

Al servizio del disease mongering e del suo successo agiscono due potenti strumenti, la pubblicità a tappeto e le campagne di sensibilizzazione, la cui abile gestione da parte dell'industria farmaceutica è descritta da Vince Parry in un articolo intitolato “L'arte di inventare malattie”. Il professionista del marketing rivela con sconcertante franchezza come le cause farmaceutiche oggi promuovano, almeno quanto i farmaci, anche i disturbi necessari alla loro vendita.

L'analisi di Salute Internazionale conclude evidenziando i rischi di questa pratica insidiosa, primi fra tutti: scelte terapeutiche inopportune, probabilmente dannose, malattie iatrogene e sprechi che minacciano l'economia dei sistemi sanitari.

A un livello più profondo, il disease mongering contribuisce a modificare il modo in cui vengono percepite la salute e la malattia, promuovendo la medicalizzazione della vita!

Fonte:
http://www.saluteme.it/scienza-news/151 ... -sani.html
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