RIMEDI OMEOPATICI

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Re: RIMEDI OMEOPATICI

Messaggiodi Dr.Ascani il gio mag 19, 2016 12:32 pm

Lactrodectus Mactans, un rimedio cardiaco che può salvare la vita

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Questo rimedio deriva da uno dei ragni più velenosi al mondo, noto ai più con il nome di Vedova nera e non dovrebbe mai mancare nella trousse di rimedi omeopatici di chi è a rischio di angina, infarto o scompenso cardiaco in generale.

La patogenesi del rimedio è stata all'inizio tossicologica, cioè è avvenuta attraverso l'osservazione clinica di un soggetto morso da questo ragno e le proprietà curative del rimedio omeopatico diluito e dinamizzato, da esso derivato, sono state poi confermate dall'esperienza clinica e costituiscono l'ennesima meravigliosa prova della validità ed efficacia della Legge dei Simili quando correttamente applicata.

I sintomi che guidano all'indicazione del rimedio sono fisici, dello scompenso cardiaco acuto, mentre i sintomi mentali sono secondari e direttamente conseguenti ovvero il paziente presenterà quasi sempre tratti di ansia, preoccupazione, irritabilità, paura di non riuscire più a respirare e di morire.

A livello fisico il rimedio corrisponde in pieno ai sintomi tipici dell'angina o dell'infarto ovvero intenso dolore acuto precordiale che si estende al braccio, avambraccio e mano sinistra (o da entrambi i lati) con intorpidimento e indolenzimento delle dita, fino alla sensazione di paralisi. Il polso diventa filiforme con battiti accelerati (anche oltre le 130 pulsazioni al minuto) e deboli e dissociazione con la pressione arteriosa che diminuisce. Si possono avere spasmi respiratori con momenti di apnea, il paziente è ansioso e teme che ogni respiro sarà l'ultimo. Il malato è freddo e sofferente con dolori crampiformi che possono estendersi anche allo stomaco e all'addome.

Data la gravità della situazione assumere immediatamente il rimedio in maniera ravvicinata e contattare subito il medico omeopata di riferimento per instaurare una terapia di controllo successiva all'evento acuto.
Dott. Tancredi Ascani
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Re: RIMEDI OMEOPATICI

Messaggiodi Dr.Ascani il mar gen 10, 2017 5:18 pm

ARGENTUM NITRICUM
Argentum nitricum è un rimedio omeopatico ricavato dal nitrato di argento (formula chimica AgNO3), ovvero il sale di argento dell’acido nitrico. Questa sostanza è all’origine un minerale che si presenta a temperatura ambiente sotto forma di polvere cristallina incolore altamente solubile in acqua.

ARGENTO ALLO STATO NATURALE
L’argento si trova naturalmente nel terreno come minerale-traccia ed è uno degli elementi essenziali per la vita delle piante, degli animali e dell’uomo.

In natura è presente in quantità piuttosto abbondante ma è spesso combinato con altri elementi e quasi mai allo stato puro: i giacimenti più ricchi sono in Perù e in Norvegia, dove le miniere vengono sfruttate da secoli.
Combinato con altri elementi, in particolare con lo zolfo, è presente in varie rocce e in numerosi minerali. Tra i più importanti minerali di argento possono essere citati:
la cerargirite (detta anche argento cloruro o più spesso luna cornea)
la pirargirite
la silvanite
l’argentite

NITRATO D’ARGENTO: USO MEDICO E NON SOLO
Il nitrato d’argento viene utilizzato in campo medico come trattamento contro le epistassi. Grazie a esso, infatti, si riesce a cauterizzare in modo pratico i capillari lesionati o rotti. In una forma nota come pietra infernale o caustico lunare viene usato in medicina e veterinaria per cauterizzare ferite infette.
A questo proposito ecco una piccola curiosità: data la sua utilità nella cura delle ferite anche i barbieri ne fanno uso; infatti per cauterizzare i piccoli tagli dovuti alla rasatura utilizzano uno stick a base di nitrato d’argento.

Il nitrato d’argento in soluzione diluita (1%) ha trovato impiego anche come antisettico: messo in gocce negli occhi dei neonati viene utilizzato per trattare le congiuntiviti perinatali da Neisseria gonorrhoeae.

In odontoiatria è ampiamente utilizzato in otturazioni profonde, per esempio a seguito di devitalizzazione dentaria, per sigillare il dente e prevenire nuove formazioni cariose.

Il nitrato d’argento esposto alla luce solare tende a decomporsi liberando argento metallico, per questa sua caratteristica in passato, è stato adoperato anche per produrre il materiale fotosensibile nelle pellicole fotografiche (l’alogenuro d’argento, ottenuto dalla reazione di nitrato d’argento con sali alogenuri, come il bromuro d’argento, AgBr). Per lo stesso motivo in caso di contatto con la pelle, ma anche con gli indumenti, produce caratteristiche macchie scure difficili da eliminare.

ARGENTUM NITRICUM IN OMEOPATIA
Il rimedio omeopatico Argentum nitricum si ottiene per triturazione del nitrato di argento con lattosio e successive diluizioni/dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.

Dal punto di vista terapeutico è un policresto, ossia un rimedio di fondo che ha un’azione generale riequilibrante utilizzabile per curare varie patologie. Nonostante venga impiegato nella cura di diversi disturbi, Argentum nitricum è il rimedio principe della gastrite e dell’ulcera gastrica, nonché delle convulsioni e dell’epilessia.
Aiuta inoltre a calmare gli stati d’ansia provocati da eventi che creano particolare stress come, ad esempio, interrogazioni di particolare importanza o esami universitari.

ARGENTUM NITRICUM: A COSA SERVE
Argentum nitricum si usa soprattutto per la cura dei seguenti disturbi:
Apparato gastrointestinale: gastrite (ovvero infiammazione della mucosa gastrica), ulcera gastrica, diarrea emotiva (che sopraggiunge alla vigilia di un evento), diarrea dei lattanti nel corso della dentizione.
Sistema nervoso: affezioni al sistema nervoso accompagnate da vertigini, tremori delle mani e degli arti inferiori, convulsioni, paresi, perdita delle nozione del tempo e dello spazio, mancanza di coordinazione nervosa e muscolare, nell’epilessia per esempio e nella balbuzie, con aggravamento di notte o al mattino al risveglio. Anche nei casi in cui il soggetto durante il sonno è agitato ed ha soprassalti o ansia pre-esame.
Gola e al naso: sensazione di avere una scheggia di legno conficcata in gola quando si deglutisce, muco accumulato, raucedine, laringite cronica tipica dei cantanti.
Occhi: congiuntivite, stanchezza visiva.
Apparato uro-genitale: incontinenza urinaria, mestruazioni dolorose, dismenorrea, perdite ematiche e cervicite.
Pelle: ulcere varicose, verruche, orticaria, prurito, pelle ruvida.
Dolori diffusi come cefalee, lombalgie.

ARGENTUM NITRICUM: CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO A CUI È RIVOLTO
La teoria delle Costituzioni Omeopatiche prevede che ad ogni costituzione corrispondano uno più organi o apparati maggiormente soggetti, rispetto agli altri, a sviluppare patologie o a non funzionare correttamente. Conoscendo questi organi o apparati e le loro disfunzioni è possibile praticare una terapia omeopatica mirata. Argentum Nitricum è tra i principali rimedi utilizzati nella cura dei soggetti di costituzione fluorica.

I caratteri che contraddistinguono il soggetto Argentum Nitricum sono:
irritabilità
nervosismo
ansia
agitazione


Il tipo Argentum Nitricum ha la sensazione che il tempo passi troppo in fretta, ha una costante frenesia, deve sempre fare qualcosa, vorrebbe aver terminato ancor prima di iniziare e cammina in fretta.
Ma, attenzione, questo particolare soggetto è agitato solo quando ha una scadenza; lui e generalmente tranquillo, sensibile ad ogni minima emozione. Può soffrire inoltre di agorafobia, di claustrofobia e fa sogni, spesso, angosciosi.

Questo soggetto soffre, inoltre, dei seguenti disturbi:
cefalea, con senso di espansione e di testa ingrandita
vertigine guardando nel vuoto
con tinnitus o suoni nelle orecchie e tremore delle gambe
infiammazioni all’occhio e oftalmia dei neonati
rinite con prurito e il desiderio irresistibile di grattarsi e tonsillite
stomaco pieno di aria che può provocare dolore e l’addome è teso di flatulenze che possono venire emesse con feci diarroiche
dolori anginosi e palpitazioni di cuore scatenati anche da emozioni di poco conto

se donna, mestruazioni dolorose e perdite vaginali abbondanti
dolore lombare mentre sta seduto e quando si alza
Il tipo Argentum nitricum ha capelli scuri ed è pallido, respira in modo pesante ed è malinconico. Spesso ha desiderio di dolci, di zucchero, che però non digerisce e che aumentano la flatulenza, l’acidità di stomaco e la diarrea.

Fonte:
http://www.reckewegcomics.com/omeopatia ... m-nitricum
Dr.Ascani
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Re: RIMEDI OMEOPATICI

Messaggiodi Dr.Ascani il ven mar 10, 2017 9:46 pm

Causticum

ENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Causticum
- Ordine Naturale di appartenenza: prodotto di distillazione di bisolfato di potassio e calce; secondo il dr. Wagner sarebbe una soluzione debole di idrato di ammoniaca con tracce di solfito di ammoniaca.

DESCRIZIONE: è un liquido incolore e limpido come l'acqua; il sapore è astringente; si congela alle basse temperature; ha degli effetti caustici ed è in grado di favorire i processi putrefattivi nei tessuti animali.

ORIGINE: la sostanza, dalla composizione chimica non definita, è stata introdotta nella pratica terapeutica da Hahnemann; è ottenuta per distillazione di una miscela di bisolfato di potassio e calce.

COMPOSIZIONI CHIMICHE: secondo il dr. Pierre Schmidt rientrerebbe nel gruppo dei composti dell'ammonio e non in quelli del potassio.

PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Causticum si ottiene mescolando una goccia del prodotto di distillazione con 100 gocce di alcool al fine di ottenere la prima centesimale.

AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Sistema nervoso: tremori, crampi, contratture muscolari, convulsioni e paralisi soprattutto facciali, faringee, laringee e degli sfinteri.
- Articolazioni e tessuti fibrosi periarticolari: processi infiammatori e degenerativi con conseguente anchilosi.
- Mucose: processi infiammatori che interessano in modo elettivo quelle dell'apparato respiratorio e digerente.

INDICAZIONI GENERALI
E’ indicato: occasionalmente nei casi acuti, molto spesso nei casi cronici; nei bambini; nel periodo puberale; negli anziani; nelle donne; nei soggetti che presentano astenia, fenomeni paretici di tipo centrale o periferico a lenta insorgenza, convulsioni, incontinenza urinaria, dolori urenti, anchilosi, manifestazioni isteriche e uno stato ansioso-depressivo, spesso insorto dopo dispiaceri e preoccupazioni protratte nel tempo.

QUADRO CLINICO
• Bambino: in genere è pallido, magro, astenico e di salute cagionevole. L'addome è piuttosto globoso e gli arti inferiori particolarmente ipotrofici. Va soggetto a: eruzioni cutanee, rinofaringiti e otiti; in alcuni casi corea, fenomeni convulsivi o crisi epilettiche soprattutto sotto forma di «piccolo male» con assenze e perdita di urine.
Può presentare ritardo nel linguaggio e, successivamente, difficoltà nell’imparare a scrivere o problemi di apprendimento scolastico. Dal punto di vista mentale è pauroso soprattutto di notte, piange facilmente ed è piuttosto triste e depresso.
• Adulto: In genere è piuttosto magro, astenico, freddoloso e ipersensibile al vento freddo e secco. Il colorito è piuttosto pallido, giallastro e di aspetto poco sano. Va soggetto a: manifestazioni reumatiche, artrosi con notevoli limitazioni funzionali o anchilosi per interessamento dei tessuti fibrosi periarticolari; paralisi distrettuali (facciale, palpebrale, della lingua, del faringe, delle corde vocali, dello sfintere anale, del detrusore vescicale e degli arti) a lenta insorgenza, a volte a frigore o dopo soppressione di eruzioni cutanee; emiparesi; crampi, convulsioni; eruzioni cutanee croniche; dolori urenti a livello delle mucose infiammate o nelle sedi di eruzioni cutanee. Dal punto di vista mentale si può sottolineare: l'intensa carica affettiva e l'animo compassionevole, l'ipersensibilità, l'emotività, il pessimismo, una spiccata tendenza alla polemica e uno stato ansioso-depressivo, spesso conseguente a preoccupazioni, dispiaceri e sofferenze psicologiche.

CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Astenia generale e soprattutto agli arti inferiori.
- Paralisi di territori nervosi isolati a lenta insorgenza, anche a frigore o dopo soppressione di eruzioni cutanee.
- Incontinenza urinaria da sforzo.
- Dolori urenti e sensazione di bruciore a livello delle mucose infiammate e nelle sedi di lesioni cutanee.

PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Persone con capelli scuri, tono muscolare rigido e carnagione gialla, olivastra.
2 - Umore malinconico, soprattutto dopo un dispiacere o dolore che dura da tanto; facilità al pianto, specialmente nei bambini scontrosi e pessimisti; non hanno alcuna inclinazione né capacità di fare sforzi fisici e mentali, ma hanno grande compassione per le altrui
sofferenze.
3 - Perdita di forze, come se fosse uno svenimento, con tremito interno (Gelsemium).
4 - Stato paralitico localizzato in singole parti del corpo, generalmente a destra; paresi rettale che provoca stitichezza, continuo desiderio inefficace di defecare e tendenza a stare in piedi durante la defecazione; anche paralisi generale progressiva.
5 - Patologie reumatiche con sensazione di tensione e accorciamento dei muscoli: dolori laceranti, strappanti, più degli arti che delle articolazioni.
6 - Forte sensazione dolorosa di carne messa a vivo con indolenzimento in varie parti del corpo; a volte viene descritta dal paziente come bruciore.
7 - Tosse cavernosa, spasmodica, spesso con raucedine o afonia, peggiora espirando e migliora dalle bevande fredde, accompagnata da un getto d'urina; muco tenace e filamentoso difficile da espettorare.
8 - Cute malsana; spiccata tendenza alla formazione di verruche; disturbi conseguenti alla soppressione di dermatosi croniche.
9 - Grande agitazione notturna; non riesce a trovare la posizione per riposare.
10 - Paziente freddoloso:
a) peggiora dal clima limpido, bello;
b) migliora dal clima umido, piovoso (p. e., dall'aria mite, dolce), eppure peggiora facendo un bagno o bagnandosi.

TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 NERVI [motori; sensoriali]. MUSCOLI [VESCICA; LARINGE; arti]. Cute. Respirazione.
- Lateralità del rimedio: Lato destro; faccia. Lato sinistro.

EZIOLOGIA
Preoccupazioni e dispiaceri ripetuti e protratti nel tempo; mancanza di sonno per veglie prolungate; soppressione di eruzioni cutanee o della galattopoiesi; sovraffaticamento muscolare (paresi); intossicazione cronica da piombo; abuso di mercurio; masturbazione, eccessi sessuali; clima ventoso.

SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: un'intensa carica affettiva, una spiccata ipersensibilità ed emotività, uno stato ansioso-depressivo e una latente aggressività, rivelata da atteggiamenti polemici e di protesta.
La carica affettiva, o energia connessa agli istinti d'amore, è piuttosto intensa, ma la difficoltà nel raggiungere una sessualità matura comporta una disarmonia nel suo sviluppo psicofisico e la persistenza di pulsioni parziali anacronistiche. Queste possono venire represse e generare ansia, possono essere sublimate verso ideali politici e sociali, possono essere convertite in nevrosi isterica o essere liberate dando luogo a perversioni.
L'intensa risonanza affettiva, con la quale vive la sua realtà corporea, i suoi processi psicologici e la sua socialità, lo rende ipersensibile e molto coinvolto da qualsiasi problema, preoccupazione o dispiacere non solo personale e dei suoi cari, ma anche sociale.
La coloritura negativa e tendenzialmente pessimistica, con la quale vive qualsiasi sensazione affettiva, comporta un abbassamento del tono dell'umore a impronta disforica e uno stato di sofferenza che spesso gli impedisce di superare le avversità della vita e non gli consente di lottare attivamente per realizzare gli ideali in cui crede.
In genere avverte la necessità di estrovertire la propria sensazione di disagio, ma anche l'incapacità di riuscire a esprimersi verbalmente, al fine di ottenere dagli altri attenzione, aiuto e comprensione. Ciò lo induce a piangere e a lamentarsi, a ironizzare e a polemizzare o a manifestare la presenza di disturbi somatici attraverso comportamenti isterici.
Le perdite affettive e qualsiasi fattore, che abbassi il livello di autostima, accentuano le sue aspettative negative nei confronti della realtà. Percepisce il mondo pieno di ostacoli insormontabili, considera se stesso impotente di fronte a essi e non spera di poter esercitare un controllo sul proprio destino. Si sente profondamente triste e depresso. Desidera comunicare, ma riesce solo a essere caustico, critico, provocatorio e fondamentalmente noioso o sgradevole.
A volte può congelare la sua affettività e diventare apatico, indifferente verso i problemi altrui e a volte anche nei confronti dei sentimenti superiori di natura morale. In questo caso le pulsioni istintuali, non venendo represse, sublimate o convertite in nevrosi, sono liberate e si possono manifestare in comportamenti sessuali regressivi, deviati e perversi.

MODALITA'
• Peggioramento: Aria FREDDA , SECCA o umida. Vento . Correnti d'aria. Temperature estreme. Curvandosi. Eruzioni soppresse. Caffè. Grassi. Alle ore 3.00-4.00 del mattino o di SERA . Sforzo fisico. Quando cambia il clima. Dopo la defecazione. Movimento in vettura. Al crepuscolo. Oscurità. Tenendo stretto qualcosa. Cibi acidi. Facendo il bagno nel fiume d'estate.
• Miglioramento: BEVANDE FREDDE (perfino quando ha freddo). Clima umido, piovoso. Lavandosi. Calore: del letto. Movimento delicato.


BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen

Fonte:
http://www.informasalus.it/it/articoli/causticum.php
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Re: RIMEDI OMEOPATICI

Messaggiodi Dr.Ascani il mer mar 20, 2019 6:30 pm

Il nosode omeopatico Pyrogenium: descrizione e clinica

Seguendo il criterio di similitudine è lecito ipotizzare che le sostanze più disgustose possano fornirci le migliori medicine per curare i peggiori casi.

Pensiamo alla scarificazione dell'ulcera sifilitica, al tessuto tubercolare o ai numerosi veleni di animali non proprio gentili di cui usufruiamo giornalmente. Fra questi stupefacenti rimedi occupa un posto elettivo Pyrogenium. Cosa si può pensare di peggio della carne putrefatta? Quindi, cosa può esserci più utile in situazioni "in via di putrefazione"? I dipinti di Hieronymus Bosch rappresentano al meglio questa incipiente degenerazione dell'organismo.

Storia e caratteristiche principali
Il Dr. John Drysdale di Liverpool nel 1875 ebbe la geniale idea di prendere della carne di manzo e lasciarla decomporre al sole per due settimane, più precisamente: "Egli mise della carne di manzo tagliuzzata in acqua e la lasciò decomporre. Da questa carne marcia, brulicante di vita batterica, furono fatti Pyrogenium e le sue diluizioni." Quasi contemporaneamente negli USA il Dr Swan preparò un rimedio simile partendo da pus settico e il Dr. Sherbino lo sperimentò alle potenze più alte. James Compton Burnett scrisse una monografia sulla sua esperienza nell'uso di Pyrogenium nei casi di tifo. Swan, H.C. Allen, Clarke ed altri medici omeopatici ci hanno lasciato le loro esperienze derivate dal suo uso. Shedd preparò il nosode Sepsin, la cui patogenesi è molto simile a quella di Pyrogenium.

C. M. Boger scrive: "Con Pyrogenium è possibile risolvere direttamente casi che precedentemente erano curati in modo tortuoso e parziale con Eupatorium, Arnica e Rhus toxicodendron, o Arsenicum, trattando prima un gruppo di sintomi e poi un altro. La sua patogenesi somiglia alle caratteristiche combinate di questi rimedi e produce un dolore alle ossa come se volessero rompersi, dolore contusivo delle carni e agitazione; rappresenta una infezione del sangue in cui il polso diventa sproporzionatamente accelerato rispetto alla temperatura o alla gravità degli altri sintomi. Il cuore sembra percepire l'urto dell'attacco e la sua attività è notevolmente aumentata.

Pyrogenium è un rimedio di tutti gli stati settici in cui il sangue è fortemente interessato, il cuore diventa debole e c'è prostrazione muscolare. Come Baptisia, alla quale somiglia notevolmente, è caratterizzato da un terribile odore di tutte le secrezioni ed esalazioni del corpo: il respiro, il sudore, il vomito, le mestruazioni, le feci, la diarrea e le altre escrezioni sono caratterizzate da un odore di carogna. Una caratteristica ulteriore è l'intensa dolenzia del corpo, consequenza della quale è la sensazione che il letto sul quale giace sia duro e scomodo. Debbono muoversi costantemente in cerca di un luogo più soffice e di una posizione più confortevole."

Questa breve descrizione ci da' un'idea di Pyrogenium e dei rimedi ad esso correlati, dai quali differenziarlo.

Uso Clinico
Per dare un'immagine sintetica ed utile di ciò che ho appreso dai testi e ho riscontrato nella clinica posso aggiungere che solo Baptisia ha un tale abbattimento; solo Rhus ha questa agitazione; solo Arnica si sente così ammaccato e sente il letto così scomodo; solo Nux ha tali brividi senza possibilità di riscaldarsi; solo Aconitum è così spaventato dalle sue condizioni.

Certamente non incontreremo spesso situazione settiche e febbri tifoidi dove Pyrogenium era usato dai nostri predecessori, ma ci capiterà senz'altro qualche sindrome influenzale difficile da risolvere o piccoli interventi chirurgici, in particolare del cavo orale, dove non sono stati usati antibiotici ed il paziente è caduto in uno stato che minaccia la setticemia.

In ogni caso, anche se i sintomi talvolta possono non sembrare particolarmente gravi, quello che secondo me distingue tali casi e ci fa scegliere Pyrogenium è il lamento singolare espresso dal paziente, quasi un'invocazione, che ci vuole far capire che il suo stato è grave; spesso ci dice: "Dottore, io mi sento veramente male!". E' come se percepisse che qualcosa di profondo sta avvenendo, qualcosa che potrebbe essere pericoloso per la sua vita. Non credo che tale sensazione sia semplicemente attribuibile all'impressionabilità del soggetto, in quanto l'ho ritrovata in persone che in altre situazioni avevano mostrato calma e fiducia.

Quando Pyrogenium è ben indicato è capace di risolvere situazioni veramente difficili con una velocità che lascia sbalorditi. Ho preso in considerazione Pyrogenium come rimedio e l'ho inserito nel mio armamentario da molti anni. L'ho utilizzato in numerosi casi acuti, quasi mai trascritti. Fra questi ne ho recuperati alcuni di cui l'ultimo che descrivo riassume la potenza del rimedio quando ben usato e ci regala una traccia della sua essenza attraverso un sogno del paziente.

Fonte:
https://www.libriomeopatia.it/articoli/ ... genium.php
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Re: RIMEDI OMEOPATICI

Messaggiodi Dr.Ascani il dom gen 12, 2020 11:51 am

BELLIS PERENNIS

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Nota come margheritina comune, o pratolina, sotto forma di rimedio omeopatico agisce selettivamente sui muscoli, i seni, le pareti addominali, l'utero e la pelle con azione antitraumatica e dissolvente di essudati e gonfiori. Simile ad arnica, in caso di contusioni, agisce in particolar modo sulle fibre di tessuti muscolari e sui vasi ostruiti. In uno studio recente è stato evidenziato come Arnica montana e Bellis perennis, in dosi omeopatiche, riducano il tempo di drenaggio del sieroma e il consumo di antidolorifici dopo mastectomia:
https://link.springer.com/article/10.10 ... uJqvF06w3o

Ha un tropismo particolare per i vasi venosi sui quali provoca stravasi ematici ed ecchimosi. Per questo è indicata nei traumi con indolenzimento, in particolare in quelli addominali e pelvici con irradiazione agli arti inferiori, in quelli del seno, del coccige e del bacino e nei traumi profondi dei tessuti molli. Complicanze di interventi chirurgici con edemi, sieroma ecc..

Tra le sue caratteristiche d'azione vi sono la stasi e l'affaticamento. E' un ottimo rimedio per le vene varicose e i giramenti di testa dovuti a stasi cerebrale. Disturbi legati alla gravidanza con difficoltà a camminare, vene varicose e stanchezza.
Il sonno è disturbato, il paziente si sveglia presto, verso le 3 a.m. e non riesce a riaddormentarsi.

Indolenzimento e tumefazione dei muscoli addominali e dell'utero.
Sulla pelle si è dimostrata utile nell'acne, nelle dermatiti al volto e nell'eripsela.

Uno dei suoi keynote principali è "disturbi dovuti ad aver bevuto bevande fredde quando il corpo è caldo o improvviso raffreddamento-umido con superficie del corpo surriscaldata". E' un ottimo rimedio quindi per i disturbi gastrici insorti dopo aver assunto bevande fredde o aver mangiato gelati o per i dolori di testa o capogiri di anziani giardinieri che stanno ore sotto al sole e si ritrovano stanchi e affaticati.

Aggravamento con bevande fredde o prendendo umidità e freddo quando si è surriscaldati, di notte verso le 3 del mattino, col tatto locale, miglioramento al caldo o con il continuo movimento.
Dott. Tancredi Ascani
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Re: RIMEDI OMEOPATICI

Messaggiodi Dr.Ascani il mer gen 15, 2020 12:06 pm

HYDRASTIS CANADENSIS

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Appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee e ha come campo d'azione principale l'apparato digerente, circolatorio, le mucose e la pelle. Utilizzato anche negli stadi cancerosi e precancerosi con elettività per la ghiandola mammaria.

Il soggetto hydrastis negli stadi più avanzati è caratterizzato da uno stato di profonda debolezza, mancanza di tonicità muscolare, viso giallastro o terreo, è moralmente depresso, disgustato dal lavoro fino a raggiungere il desiderio di voler morire.

In un primo stadio, quello reattivo, il soggetto manifesterà, per difendersi, delle eliminazioni tossiniche soprattutto a livello delle mucose con secrezioni abbondanti, giallastre, bianche o verdastre con la caratteristica di essere molto dense, tenaci e filamentose.

In un secondo stadio, col progredire dell'intossicazione dell'organismo, inzieranno ad essere intaccati l'apparato circolatorio e il sistema digerente in maniera marcata con bradicardia, aritmie, diminuzione della pressione arteriosa, atonia digestiva e sintomi gastro-epatici marcati.

Le secrezioni dense e filamentose possono coinvolgere qualsiasi mucosa dalle mucose nasali ai bronchi, dalla mucosa gastrica a quella vaginale e uretrale. Ecco quindi che può essere un gran rimedio delle affezioni nasali, riniti, sinusiti, bronchiti fino alle uretriti e alla leucorrea con le caratteristiche del rimedio. Le secrezioni tendono ad essere corrosive fino all'ulcerazione ed è spesso presente un dolore bruciante.

La pelle è spesso coinvolta in quanto organo eliminatorio per eccellenza insieme alle mucose. Vi saranno eczemi, herpes, eruzioni pustolose e ulcere con il caratteristico bruciore del rimedio. La pelle traspira in maniera eccessiva soprattutto alle ascelle e agli organi genitali. Con il blocco delle eliminazioni non sarà raro osservare un evoluzione verso neoformazioni aberranti fino al cancro.

A livello gastrico è presente una profonda atonia, il malato digerisce male non ha appetito fino al disgusto totale per gli alimenti. Saranno spesso presenti eruttazioni acide e putride con aggravamento dopo aver mangiato. Uno dei sintomi chiave del rimedio è la profonda sensazione di vuoto allo stomaco, senso di mancamento o vuoto epigastrico. La lingua è dilatata, molle, vischiosa e conserva l'impronta dei denti.

Il fegato è spesso colpito con atonia, ingrossamento e itterizia fino al cancro. Possono esservi dolori epatici violenti e emorroidi. Il soggetto, dopo una prima fase in cui può esser diarroico, diventa costipato, con feci dure, secche, scolorate o ricoperte di muco. Molti autori consigliano il rimedio nei soggetti stitici cancerosi con sintomi gastrici ed epatici marcati.

Cancro: i tipi di cancro in cui il rimedio potrà esser d'aiuto, quando i sintomi corrispondono, sono il cancro alla lingua, allo stomaco, all'intestino, al fegato, al retto, al polmone e alla mammella.

L'aggravamento avviene con l'aria fredda, l'aria aperta (tranne la cefalea), di notte, dopo aver mangiato e con il movimento. Il miglioramento avviene essenzialmente con il riposo (l'aria aperta e la pressione per la cefalea).
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