Omeopatia e sindrome menopausale: nuove conferme

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Omeopatia e sindrome menopausale: nuove conferme

Messaggiodi Dr.Ascani il gio ott 08, 2009 12:58 pm

Alla fine dovremo risolverci a brindare con l'aranciata per evitare la cirrosi. Sono così numerosi gli articoli che mostrano l'efficacia dell'omeopatia in patologie di varia complessità, che sembra prudente imporci una rigida norma di purità rituale. Tra questi il lavoro di Reilly e Thompson del Glasgow Homeopathic Hospital: è prospettico ed osservazionale e quindi farà storcere la bocca ai puristi del mantra della EBM, ma conferma che la vitalità della ricerca in omeopatia è indiscutibile e si reinventa di continuo.
Il lavoro inglese si propone di studiare l'approccio omeopatico al trattamento dei sintomi correlati con il calo del livello estrogenico in pazienti con tumore mammario. Nelle quarantacinque pazienti selezionate per lo studio il sintomo più frequente, in relazione al nuovo assetto ormonale, erano le vampate di calore (38), le turbe dell'umore (239) i dolori articolari (12) e l'astenia (16). L'intervento attivo consisteva in un trattamento omeopatico individualizzato. Il paziente individuava un massimo di tre sintomi che venivano poi graduati dal paziente stesso su di una scala numerica da 0 a 10. Il paziente compilava poi una seconda scala numerica che faceva riferimento al grado generale di benessere giornaliero o che più precisamente rispondeva alla domanda: "Che effetto hanno questi sintomi sull'andamento della tua giornata?". Un end-point secondario includeva l'osservazione della variazione dei sintomi in accordo con la Hospital Anxiety and Depression Scale (HADs) che veniva valutata al momento della visita iniziale e alla terza e alla quinta visita di controllo. Gli autori hanno così studiato 45 pazienti (55% delle quali in trattamento con Tamoxifene). I sintomi erano classificati come "interferenze pesanti nella vita quotidiana" dal 75% delle donne partecipanti alla indagine. Quaranta pazienti hanno completato lo studio. I risultati mostrano un significativo miglioramento nel punteggio dei singoli sintomi e della qualità di vita complessiva. Il livello di soddisfazione per il trattamento è stato elevatissimo (90%) ed il 67% delle pazienti ha giudicato l'approccio omeopatico utile, molto utile o estremamente utile. Nel 16% delle pazienti gli autori hanno registrato la comparsa di nuovi sintomi dopo l'assunzione del rimedio omeopatico, nel 22% delle osservazioni sono ricomparsi vecchi sintomi. I rimedi omeopatici sono stati selezionati sull'insieme della visione patologica del soggetto: non sono stati prescritti quindi rimedi specificamente incentrati sul sintomo lamentato. I rimedi più frequentemente selezionati sono stati Pulsatilla, Sepia e Sulphur. La scala di diluizione più utilizzata è stata la CH, ma per una percentuale significativa delle prescrizioni (30%) si è utilizzata la diluizione LM.
Questo lavoro suggerisce l'utilità clinica del trattamento omeopatico nella sindrome da caduta degli estrogeni in pazienti con tumore mammario in terapia o meno con Tamoxifene. Resta da chiarire se questi risultati favorevoli sono un fenomeno intermittente che compare per poi scomparire o se, al contrario, essi hanno radici e sapranno crescere. Ma un'altra linea di ricerca è aperta e la nostra passione ne è catturata.

Fonte:
Homeopathy, 2003, 92, (3), 131
Omeopatia33, newsletter, 8 ottobre 2009 - Anno 4, Numero 2
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