Omeopatia, Legge dei Simili, vaccinazioni

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Omeopatia, Legge dei Simili, vaccinazioni

Messaggiodi Dr.Ascani il gio apr 01, 2010 6:40 pm

Similia similibus curentur, Ippocrate 460-375 a.C

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La differenza principale tra la medicina omeopatica e la medicina tradizionale, detta anche "allopatica", è di natura filosofica, le leggi su cui si fondano sono diametralmente opposte. La medicina tradizionale si basa soprattutto sulla Legge dei Contrari ovvero si somministra quel farmaco che è contrario all’azione iniziata dall’organismo (generalmente per riportarsi in salute). Per la febbre si somministra un anti-piretico, per l’ipertensione un anti-ipertensivo ecc.. L’omeopatia invece si fonda sulla Legge dei Simili, si utilizza cioè un medicinale, il rimedio omeopatico, che è simile al meccanismo d'azione iniziato dall’organismo stesso perché il processo benefico curativo non va ostacolato ma favorito con rimedi che siano in grado di facilitare l’azione che l’organismo sta producendo. Soltanto in pochissimi casi anche la medicina tradizionale si avvale della Legge dei Simili, principalmente con le vaccinazioni ma queste differiscono molto dalla Legge dei Simili applicata dalla medicina omeopatica. I motivi principali sono due: il primo riguarda i medicinali utilizzati; quelli omeopatici sono estremamente diluiti, fino al punto in cui spesso non c’è più neanche una molecola chimica della sostanza di partenza. Questo garantisce la completa assenza di tossicità del medicinale omeopatico. I vaccini invece, come ogni altro farmaco, contengono sostanze a dosi ponderali ovvero a dosaggi farmacologicamente attivi e, come ogni farmaco, provocano effetti collaterali. La seconda differenza molto importante riguarda l’individualizzazione. La medicina omeopatica viene detta anche “medicina dell’individualizzazione” o "medicina della persona" in quanto il rimedio omeopatico viene strettamente individualizzato sulla persona sulla base dei suoi sintomi peculiari, mentali, fisici, costituzionali e in base alla sua storia biopatologica. La vaccinazione invece è l’antitesi di questo principio poiché a tutti, indistintamente, viene somministrato lo stesso tipo di vaccino senza alcuna individualizzazione sul paziente. E questo a volte può portare a gravi conseguenze su persone che non ne tollerano le sostanze ivi contenute. Purtroppo anche nel resto delle metodiche terapeutiche convenzionali le malattie vengono curate, più o meno, sempre con gli stessi farmaci, tenendo conto poco o nulla della soggettività del paziente.
La Legge dei Simili ha origini antichissime e venne formulata da Ippocrate, padre della medicina moderna, già nel V secolo a C.; Ippocrate formulò le due leggi, quella dei Simili e quella dei Contrari che avrebbero dovuto guidare ogni medico nella sua prescrizione e che andavano scelte a seconda dei casi. Arrivò alla Legge dei Simili attraverso l’osservazione e la sperimentazione: si rese conto ad esempio che l’helleborus (una pianta usata anche in omeopatia), ad alte dosi era in grado di provocare una diarrea simile a quella del colera mentre a dosi più basse era in grado di curare alcune forme di colera (malattia che si manifesta con un particolare tipo di diarrea). Tutta la storia della medicina però si è sviluppata privilegiando la Legge dei Contrari perché molto più facile da applicare e più comprensibile per la nostra mentalità. La legge dei Simili è invece sempre apparsa come qualcosa di più ostico e misterioso, di difficile applicazione. La chiave per una sua corretta e sistematica applicazione in medicina la dobbiamo al grande medico tedesco Samuel Hahnemann (quasi totalmente ignorato dai testi di medicina moderni) che capì, attraverso anni e anni di sperimentazioni anche su se stesso che, diluendo e agitando le sostanze, queste mantenevano le loro proprietà terapeutiche ma perdevano i loro effetti tossici. La visita da un medico omeopatico è molto diversa da una visita medica tradizionale. Dura in genere più a lungo perché il medico omeopata, pur non trascurandole, ritiene le diagnosi mediche tradizionali insufficienti a caratterizzare e a individualizzare il malato nella sua complessità e unicità. La diagnosi medica omeopatica studia aspetti che la medicina convenzionale generalmente ignora come la costituzione del paziente, le sue modalità peculiari di manifestare i sintomi, il suo temperamento, insomma, tutto quello che riguarda la sua reattività individuale. Da ciò si può ben capire quanto sia importante che il medico omeopata sappia ascoltare, osservare ed entrare in sintonia con il suo paziente (rapporto empatico), poiché questo è l’unico modo per comprendere a fondo il "dramma" della persona che dovrà curare. Il medico omeopata deve avere quindi non solo le adeguate competenze mediche ma anche grandi doti di intuito e sensibilità e queste sono doti che non tutti possiedono, non si possono imparare dai libri. Durante il passare degli anni sono nate tre diverse scuole di pensiero riguardo la somministrazione dei rimedi omeopatici. Abbiamo l’omeopatia “unicista”, hahnemaniana, che si basa sulla prescrizione di un solo rimedio omeopatico per volta, il cosiddetto simillimum, cioè il rimedio "più simile" alla sintomatologia totale e peculiare del paziente e che ha l’obiettivo di curare tutta la persona. L’omeopatia “pluralista” invece prescrive più rimedi contemporaneamente o in diversi momenti della giornata e deficita dell’individualizzazione concentrandosi su cure perlopiù mirate al sintomo e infine c’è l’omeopatia “complessista” basata sulla somministrazione di miscele di diversi composti omeopatici prodotti in formulazione fissa senza quasi nessuna individualizzazione sul paziente. È importante sottolineare che la vera omeopatia hahnemaniana è l’omeopatia unicista, la più scientifica, efficace e complessa (nonché la più economica) perché focalizza la propria attenzione sull’uomo nella sua totalità mirando a guarire la “persona” e non a trattare solamente i sintomi. È bene anche ricordare che l’omeopatia hahnemanniana è una medicina assolutamente scientifica poiché adotta, per la prima volta in assoluto nella pratica medica occidentale, la sperimentazione sistematica dei medicinali su persone sane volontarie, per comprenderne il meccanismo d’azione. Questa metodica è stata solo in seguito adottata anche dalla medicina allopatica. Perchè Hahnemann approvò solo l’omeopatia unicista? È semplice: noi conosciamo l’effetto di un solo rimedio omeopatico somministrato alla volta poiché questo viene sempre sperimentato “singolarmente” su persone sane; non possiamo conoscere invece l’effetto di più rimedi omeopatici somministrati contemporaneamente o in diversi orari della giornata, come avviene nell’omeopatia pluralista o complessista.
L’uomo non può essere conosciuto solo attraverso meccanismi lineari e meccanicisti come pretende l'approccio medico tradizionale. L’uomo e la malattia sono qualcosa di ben più complesso. La vera omeopatia hahnemanniana mantiene sempre una visione vitalistica, unitaria ed olistica dell’uomo con la consapevolezza che tutte le sue parti sono così legate tra di loro in maniera interdipendente e dinamica che è impossibile avere una conoscenza approfondita della persona senza mantenere sempre una visione d’insieme. L’uomo è un tutt’uno di mente, corpo e spirito/anima e queste tre parti si influenzano tra loro in ogni istante. Nonostante la sempre maggiore diffusione che sta vivendo l’omeopatia in questi anni, questa medicina, estremamente complessa e che richiede anni e anni di studio alle spalle, non è mai stata così incompresa e malpraticata, sia dei medici che dai pazienti. E’ fondamentale affidarsi a medici omeopati professionalmente preparati, medici che non trascendano mai dai principi efficaci e scientifici della Legge dei Simili, del medicinale diluito e dinamizzato, della sperimentazione sull’Uomo Sano e del Rimedio Unico (omeopatia unicista). La scarsa preparazione di molti terapeuti porta discredito a questa medicina che è affatto lenta nella sua azione (semmai "lenti" sono molti medici che la praticano) e può arrivare a curare anche patologie molto importanti.
Il sito http://www.omeosan.it da me creato e supportato vuole essere un servizio informativo, interattivo per il paziente che può richiedere on-line consulti gratuiti di carattere generale e può trovare approfondimenti sui principi della vera omeopatia hahnemanniana. “Non esistono malattie ma solo malati”, questo il profondo pensiero di Hahnemann più di due secoli fa. Non bisogna curare la malattia o l’organo ma l’uomo. L’uomo da sempre viene prima dell’organo e dal principio alla fine la malattia e la cura devono seguire quest’ordine: dall’uomo all’organo e non viceversa.
Nel mondo più di trecento milioni di pazienti si curano con l’omeopatia, un metodo di cura dolce, rapido ed efficace che non dimezza solo l’uso dei farmaci ma abbatte anche i costi della farmacologia convenzionale.

Dottor Tancredi Ascani
Medico Omeopata Unicista
Iscritto nel Registro dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica
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