Pagina 1 di 1

All'Ospedale di Merano anche l'omeopatia per...

MessaggioInviato: lun feb 02, 2009 11:37 pm
di Dr.Ascani
All'Ospedale di Merano anche l'omeopatia per lottare contro i tumori

Parte il progetto altoatesino di attivare, entro il mese di maggio, un servizio ambulatoriale di medicina complementare per i malati di tumore dove, alle cure tradizionali, si accompagneranno quelle complementari.

In questi giorni la giunta provinciale ha approvato il relativo disegno di legge: agopuntura, medicina tradizionale cinese, omeopatia, fitoterapia, medicina manuale e osteopatia saranno praticate da quattro medici, quattro infermieri, un fisioterapista e uno psicologo da affiancare alle terapie anti-cancro classiche con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita del malato. L'azienda sanitaria pagherà 600mila euro all'inizio e altri 370mila ogni anno, per un totale di un milione di euro. I pazienti pagheranno il 70% della spesa. Saranno esclusi dal pagamento solo quelli a reddito minimo, fino ai 19mila euro. «I costi per questo servizio - sottolinea l'assessore alla sanità Richard Theiner - non possono essere unicamente a carico della sanità pubblica, poiché la medicina complementare non rientra nei servizi gratuiti previsti dal servizio sanitario nazionale. Ciononostante i costi che verranno applicati saranno considerevolmente inferiori rispetto alle tariffe praticate sul libero mercato». Per accedere servirà una specifica disposizione del medico ospedaliero. Il progetto, fin dall'inizio, ha avuto vita dura poiché è stato bocciato dalla Commissione clinica istituita dalla Provincia. Favorevole, invece, il Centro tutela consumatori. «In Alto Adige, l'80% dei pazienti malati di tumore - afferma Mayr, Direttore Sanitario dell'Asl unica - già accompagna le cure tradizionali con quelle complementari e il 50% dei medici si appoggia a questo tipo di terapie. Se si dimostrerà che la qualità della vita nei pazienti migliorerà si andrà avanti. Se no chiuderà.» «Con questo nuovo servizio vogliamo andare incontro alle esigenze espresse dai cittadini che richiedono offerte complementari alla medicina tradizionale». E' stato il commento dell'assessore Theiner. Ma, ancor prima di partire, è già nata un'altra forte polemica. Critici sono i medici dello stesso ospedale, critico l'Ordine dei medici provinciale per lo stanziamento di soldi pubblici a favore di quelle che essi definiscono cure "new age". Comunque, nonostante i medici non entusiasti e le polemiche, il progetto procederà ugualmente. «Il futuro è la complementarietà - commenta Antonietta Paola Sparaco, referente dei progetti regionali di medicina complementare. - Nessuno vuole sostituire la chemioterapia con l'omeopatia, ma l'omeopatia può fare molto nel ridurre gli effetti collaterali come la nausea». Inoltre, se nei primi due anni la valutazione sarà positiva, il servizio " tratterà" anche altre malattie quali la sclerosi multipla e l'artrite reumatoide.

Fonte:
articolo di Italo Grassi