Allarme obesita', un milione di bimbi rischia diabete

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Allarme obesita', un milione di bimbi rischia diabete

Messaggiodi Dr.Ascani il dom nov 18, 2012 5:42 pm

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(AGI) - Roma, 17 nov. - I bambini sono sempre piu' grassi. I numeri sono allarmanti: nel mondo circa 43 milioni di bambini sotto i 5 anni di eta' sono in sovrappeso. In Europa, dove la prevalenza di obesita' e' triplicata dagli anni Ottanta, e' mediamente in sovrappeso un bambino su cinque, uno su tre nella fascia 6-9 anni. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' l'obesita' e' in Europa e' responsabile del 2-8% dei costi sanitari e del 10-13% dei decessi. L'Italia conta oltre un milione di bambini in sovrappeso (di cui 400 mila obesi) quindi a rischio di andare incontro in eta' adulta a diabete, malattie cardiovascolari e addirittura tumori. E' l'allarme giunto dai pediatri, in occasione degli Stati Generali della Pediatria che si tengono oggi in contemporanea in 12 regioni italiane. Tema comune a tutte manifestazioni e' "Nutrizione e Salute dal bambino all'adulto". Allattamento esclusivo al seno sino a 6 mesi; no all'eccesso di proteine nei primi due anni di vita; controllare l'accrescimento del lattante con visite periodiche dal pediatra tenendo presente che un'eccessiva velocita' di crescita e' un fattore di rischio per l'obesita' in eta' adulta; non trascurare l'importanza del sonno (sono necessarie 14-16 ore nell'arco della giornata per il lattante; 12-14 ore da 1 a 3 anni; 11-12 ore nell'infanzia e 9-10 adolescenza); no alla televisione prima dei 2 anni, e dopo limitare il tempo passato davanti allo schermo (TV e computer che sia) al massimo a 2 ore al giorno e mai in camera da letto.
E dai 5 anni in poi attivita' fisica (compreso camminare, andare a scuola a piedi ecc.) per 60 minuti al giorno. Sono le azioni per prevenire sovrappeso e obesita' da mettere in atto nella prima eta' della vita (0-4 anni) raccomandate dalla Societa' Italiana di Pediatria. "L'obesita' e' diventato un problema di salute pubblica" afferma il Presidente della Sip Alberto G. Ugazio. "Non possiamo pensare di fermarla con provvedimenti isolati e frammentari come la tassa sulle bibite gassate e similari. Serve invece un impegno comune tra tutti coloro che si occupano di indirizzi nutrizionali e di stili di vita del bambino, un impegno che parta da quello che sta via via emergendo dalla letteratura scientifica, cioe' l'origine nell'infanzia, addirittura nella gravidanza, delle patologie che si sviluppano nella vita adulta. Ecco perche' diventa fondamentale la prevenzione in eta' prescolare, da 0 a 4 anni.
Agire sulla nutrizione "pre" e "post" natale, in quel periodo sensibile della vita in cui il bambino matura la capacita' di regolare il metabolismo sia a breve sia a lungo termine, e' la prima e piu' efficace arma per prevenire non solo sovrappeso e obesita' ma diabete, ipertensione, malattie cardioischemiche, allergie ed osteoporosi". Lo studio europeo EARNEST (2005-20010) finanziato dall'Unione Europea (coordinato dall'Universita' di Monaco ed al quale hanno partecipato 40 centri di Ricerca, di cui 5 italiani, di 16 Paesi europei) individua 5 fattori di rischio per l'obesita' e la salute a lungo termine: fumo e uso di sostanze tossiche per il feto in gravidanza; limitazioni all'allattamento materno; eccesso proteico ed esagerata introduzione di zuccheri nelle prime eta' della vita. "In particolare - spiega il prof. Claudio Maffeis, direttore dell'Unita' di Diabetologia, Nutrizione Clinica e Obesita' in Eta' Pediatrica dell'ULSS 20 e Universita' di Verona - l'allattamento materno nei primi mesi di vita riduce il rischio di obesita' in eta' scolare del 16-28%. Inoltre occorre tener presente che in gravidanza eccessi o carenze nutrizionali, condizioni metaboliche alterate (obesita', diabete, ipertensione) ed eta' avanzata della madre aumentano il rischio per il nascituro di avere un basso (meno di 2,5 kg) o elevato peso (oltre 4,5 kg) alla nascita rispetto all'eta' gestazionale: entrambi fattori di rischio per lo sviluppo dell'obesita' nelle eta' successive". Se da un lato occorre agire sugli aspetti nutrizionali la Societa' Italiana di Pediatria sottolinea anche la necessita' di tenere alta l'attenzione sul ruolo di fattori non nutrizionali che possono interferire con l'insorgenza di sovrappeso e obesita': sonno (i bambini che dormono meno del necessario raddoppiano i rischi di obesita'), la troppa tv, (un recente studio olandese condotto su 4072 bambini dimostra che da 4 anni a 8 chi guarda la tv piu' di un'ora e mezza al giorno ha il 75% di rischio in piu' di diventare obeso rispetto a chi la guarda meno di 1 ora), la maternita' attempata (dopo i 35 piu' rischi obesita' per il figlio). Per contrastare l'obesita' la Societa' Italiana di Pediatria lancia un'iniziativa concreta: la Campagna di Educazione nazionale "Mangiar bene Conviene", realizzata in collaborazione con la SIPPS (Societa' Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) che vede impegnati Pediatri-Genitori e Scuola e prevede la diffusione nelle famiglie italiane e tra gli educatori delle scuole materne e primarie della Guida "Allarme Obesita'".

Fonte:
http://salute.agi.it/primapagina/notizi ... ia_diabete
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