Salgemma Sale raffinato e Sale iodato. Quale scegliere

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Salgemma Sale raffinato e Sale iodato. Quale scegliere

Messaggiodi Dr.Ascani il sab apr 30, 2016 7:30 am

La scoperta dello iodio come minerale indispensabile al corretto funzionamento della tiroide ha innescato la iodio mania nel sale. L’uomo ha pensato bene di addizionalo nel comune sale da cucina o clururo di sodio, spingendo l’opinione pubblica a credere che questo supplemento nutrizionale fosse indispensabile alla salute. Beh, come vedremo in questo articolo, la realtà è ben diversa.


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Il sale in natura

Il cloruro di sodio è un nutriente utile. La natura produce del sale di ottima qualità privo di inquinamento e ricco di oligoelementi e minerali. L’uomo lo raffina e aggiunge un solo minerale: lo iodio. Serve davvero? da dove proviene lo iodio usato?

Il processo naturale che porta alla formazione del sale dura milioni di anni. In questo lasso di tempo è la natura stessa che seleziona il salgemma depurandolo dalle rocce, dai metalli pesanti e perfino dalla radioattività. E’ questo l’unico sale indicato per l’uso alimentare: solamente quello naturale non è raffinato .

Cerchiamo di distinguerli e saperli riconoscere. Sono sei le forme più comuni di sale:

•Cristallo di sale
•Sale cristallino
•Salgemma o sale grezzo
•Sale raffinato Sale marino
•Sale addizionato
•Sale rosa dell’Himalaya

Il Cristallo di sale rappresenta la forma più pura e naturale del sale. I Cristalli di sale hanno una forma così perfetta tale da essere scambiati facilmente con cristalli pregiati. Il sale cristallino è molto simile al cristallo di sale. La differenza risiede nella minore perfezione esteriore delle forme: il sale cristallino si presenta all’apparenza con forme meno perfette e più grezze. A livello qualitativo la composizione è molto simile.
Il salgemma o sale grezzo, viene estratto dalle miniere. Non presenta il reticolo cristallino tipico del sale cristallino.

Solo queste tre forme sono indicate per uso alimentare. Valido anche il sale marino integrale, solo se non raffinato (normalmente lo è).

Sale raffinato

E’ quello che tipicamente affolla le nostre tavole. E’ ottenuto per raffinazione del salgemma o ottenuto direttamente tramite trivellazione o altri processi estrattivi (evaporazione solare ed evaporazione indotta); al fine di renderlo più piacevole alla vista e depurarlo da eventuali sostanze estranee, viene raffinato.

Raffinazione del sale

Il sale naturale contiene anche zolfo (componente di proteine e del’insulina, utile per la disintossicazione del corpo) Magnesio (attiva oltre 300 enzimi) Calcio e Potassio Ferro e Iodio. I depositi di sale hanno un' età compresa tra 2 milioni e 570 milioni di anni (Pakistan, Siberia) è un processo lungo e selettivo che porta ad accumulare sostanze minerali solubili in acqua e biodisponibili. Possono essere anche presenti numerosi oligoelementi come boro, bromo, carbonio, silicio…

Il processo di raffinazione elimina completamente tutti questi sali minerali ed oligoelementi

Dulcis in fundo, per evitare la formazione di umidità, vengono arricchiti con carbonati e silicati (il vecchio metodo del chicco di riso è certamente più salutare).

Sale addizionato

A questo punto, dopo aver eliminato una notevole quantità di minerali e oligoelementi preziosi, l’uomo aggiunge un solo minerale: lo iodio. E in etichetta è difficilmente menzionata la quantità aggiunta, per non parlare della forma chimica e della provenienza.

Solitamente l’additivo utilizzato è lo iodato di potassio in concentrazione di 50 mg per kg di sale. Questi valori variano da un produttore all’altro con tolleranze anche del 50% più o meno di iodio aggiunto !

Ma Quanto iodio serve al nostro organismo?

Nessuno conosce con precisione la quantità di iodio indispensabile per evitare problematiche connesse alla tiroide. Ogni individuo ha una necessità differente di pochi milligrammi al giorno. Senza contare che il fatto di assumere iodio addizionato non significa che il nostro organismo abbia la possibilità di utilizzarlo correttamente.

Il sale iodato viene utilizzato da tutti! Perfino gli animali vengono nutriti con mangime arricchito si sale iodato

Il sale iodato vien utilizzato da: panettieri, gastronomie, ristoranti, industrie alimentari. Nei preparati industriali non è neppure obbligatorio indicare la sua presenza. Anche gli animali sono fonti di iodio: nel mangimi è largamente utilizzato. Le uova il latte ed i latticini sono, al pari del sale, iodati !

Gli effetti negativi dello iodio

Lo iodio è oltremodo dannoso per chi soffre di ipertiroidismo. Alcune persone possono avere reazioni allergiche allo iodio.

Da dove arriva tutto lo iodio aggiunto al sale?

Esistono aziende specializzate che riciclano lo iodio dei rifiuti speciali. Disinfettanti, inchiostro ,mezzi di contrasto per radiografie, sostanze velenose.

Iodio nel sale no GRAZIE Sale raffinato? NO GRAZIE ?

In conclusione: assumiamo iodio ogni volta che mangiamo qualcosa, dalla pizza alla scatola di fagiolini. Ma che senso ha usare un sale raffinato a cui è stato tolto tutto, iodio naturale compreso e poi riaggiunto? Perchè rinunciare allo iodio naturale e non inquinato a favore di derivati chimici certamente non puri?

Un consiglio : comprate solo sale naturale ed evitate accuratamente ogni prodotto preconfezionato che lo contenga.

Il sale naturale contiene già tutti gli elementi utili alla nostra salute

Al contrario di quanto sembra questo sale è raffinato. Non sono indicati gli additivi aggiunti per evitare la formazione di umidità. E’ prodotto artificialmente e non ricavato da depositi. L’unica indicazione fornita è un metodo di lavaggio. Come potrete ben immaginare non usano certo l’ acqua per ovvi motivi !

Fonte:
http://www.naturopataonline.org/aliment ... liere.html
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Re: Salgemma Sale raffinato e Sale iodato. Quale scegliere

Messaggiodi Dr.Ascani il sab apr 30, 2016 7:43 am

Sale rosa dell’Himalaya: proprietà e benefici per ritenzione idrica e ipertensione

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Ne esistono di molti tipi, di diversa provenienza, con colori e proprietà diverse tra loro: ogni parte della Terra ha il suo tipo di sale. Quello che noi tutti conosciamo ovviamente è quello bianco ed estratto dal mare: l’acqua marina viene raccolta nelle saline e fatta evaporare, facendo affiorare così il sale, che successivamente in raffineria, viene lavato, depurato e spesso lavorato con elementi chimici per evitare che assorba umidità e formi fastidiosi grumi, oltre che per mantenerne la bianchezza innaturale.
Ma esistono altri tipi di sale che non provengono dal mare, ma dalle miniere: milioni di anni fa, con l’ascesa di numerose catene montuose, ampi specchi di mare sono rimasti intrappolati sulla terraferma. Gradualmente l’acqua è evaporata, lasciando depositati il sale e tutti gli elementi nutritivi che essa conteneva, dando vita al sale rosa. Perciò questo tipo di sale è più puro, oggi viene estratto dal suolo e quindi è incontaminato come al momento del suo deposito.


I benefici del sale rosa dell’Himalaya e le sue proprietà terapeutiche per ritenzione idrica e ipertensione

Conosciamo il sale rosa dell’Himalaya

Il sale rosa dell’Himalaya è ben diverso dal comune sale da cucina, che è costituito essenzialmente da cloruro di sodio. Il sale himalayano è puro, molto antico, privo di tossine e di sostanze inquinanti che possono contaminare le tipologie di sale che provengono da mari e oceani.
Il sale rosa sull’Himalaya è conosciuto anche come “oro bianco”. Si tratta infatti di una risorsa davvero preziosa. E’ ricchissimo di sali minerali, che invece sono del tutto assenti nel sale da cucina, tra i quali troviamo soprattutto il ferro. Il caratteristico colore rosa è dovuto sia all’elevata presenza infatti di tale minerale, sia al fatto che questa speciale varietà di sale non viene sottoposta ad alcun trattamento sbiancante. Per questo motivo può avere diverse sfumature rosa o rossicce e può essere nel colore dei grani molto disomogeneo.
Infatti il sale rosa non è raffinato e non viene trattato con alcun procedimento chimico, è incontaminato: quando viene estratto, risulta puro proprio come quando si era depositato nel suolo migliaia di anni prima: viene estratto, selezionato, lavato in soluzione satura per togliere polvere ed eventuali residui, macinato e impacchettato..
Il nostro intestino lo assorbe meno, il che è un bene, e il suo gusto tende a valorizzare il sapore dei cibi senza coprirlo.
E’ l’unico che unisce al cloruro di sodio altri 84 oligoelementi, tutti quelli di cui abbiamo bisogno, nelle giuste proporzioni.
Esiste sia in grani grossi che fino, usiamolo pertanto su ogni piatto: dalla bollitura dell’acqua per la pasta all’insalata…
Ma esiste anche in pezzi molto più grandi, utilizzati principalmente per estetica, e in contenitori appositi per attirare l’umidità in eccesso e non ultimo viene anche venduto sotto forma di lampada, cuscini di grani.

I benefici?
Innanzitutto, l’impiego di sale rosa dell’Himalaya, in sostituzione del comune sale da cucina, limita il rischio di ritenzione idrica e di ipertensione, poiché il suo contenuto di cloruro di sodio è decisamente ridotto. Vi sono poi numerosi benefici che possono derivare dall’uso alimentare del sale rosa dell’Himalaya:

1.Controllo dei livelli di acqua presenti nell’organismo e loro regolazione in modo da garantirne il corretto funzionamento.
2.Promuovere un equilibrio stabile del pH a livello delle cellule, cervello incluso.
3.Aiutare la riduzione dei comuni segni di invecchiamento.
4.Promuovere un miglioramento della capacità di assorbimento degli elementi nutritivi presenti nel cibo lungo l’intestino.
5.Supportare la respirazione e la circolazione.
6.Ridurre i crampi.
7.Accrescere la forza delle ossa.
8.Promuovere la salute dei reni rispetto all’uso del comune sale da cucina.
9.Favorire un sonno migliore e regolare.
10.Il sale rosa non essendo raffinato, cioè non trattato chimicamente in alcun modo non ha nessuna aggiunta di antiagglomeranti o altri componenti chimici.


Non solo in cucina…
Il sale rosa non è soltanto un condimento. Vi sono infatti alcuni interessanti usi alternativi del sale rosa dell’Himalaya che vanno al di fuori dell’ambito alimentare: la preparazione di uno scrub per la pelle ad esempio, oppure il suo impiego per un bagno caldo e per la riduzione dei dolori articolari e la realizzazione di una soluzione salina adatta a disinfettare il cavo orale in caso di mal di gola e di raffreddore.
L’acqua infatti ha la capacità di arrivare anche nei punti più difficili e il sale è disinfettante e cicatrizzante. Per questo è molto importante avere sempre a disposizione un vaso, possibilmente di vetro, con del sale dentro e dell’acqua di buona qualità.
Purtroppo il sale rosa dell’Himalaya non è di certo un prodotto a chilometri zero. Le zone di estrazione sono molto lontane da noi. Si tratta infatti delle miniere naturali di sale che si trovano sulla catena dell’Himalaya e che si sono formate grazie ad un processo durato ben 250 milioni di anni.
Di conseguenza non spaventiamoci se il costo è superiore al normale sale da cucina, consideriamo però che FA BENE, essendo più saporito dura molto più a lungo perchè ne basta davvero pochissimo per dare ad ogni piaTto quel tocco di gusto in più.

Sale e calore
La combinazione di questi due elementi, sale rosa e calore, danno vita ad alcune reazioni molto importanti che possono aiutarci concretamente al mantenimento quotidiano del nostro benessere.

Le lampade di sale
In parole semplici, nell’aria esistono ioni negativi e ioni positivi che sono i responsabili della carica elettrostatica di un ambiente. Se i due sono in equilibrio fra loro, ci sentiamo bene e respiriamo bene. Ma se una delle due cariche prende il sopravvento la situazione si squilibra e possono insorgere diversi problemi come irritabilità, sonnolenza, mal di testa.
Apparecchiature comuni come elettrodomestici, tv, radio, computer quando sono in funzione emettono molti ioni positivi, chi non ne è quotidianamente circondato?
Mentre le lampade di sale accese e riscaldate dalla lampadina al loro interno emettono ioni negativi che vanno a compensare l’elettrostaticità dell’aria. Oltre a questa utilissima funzione, il colore del sale rosa dona una gradevolissima luce ambrata, molto rilassante e avvolgente.

Cuscini di sale
Sono veri e propri cuscini di diverse dimensioni e forme, imbottiti esclusivamente di sale rosa dell’Himalaya e rivestiti all’esterno solitamente di morbida spugna di cotone. Possono essere usati a temperatura ambiente o freddi, ma sprigionano il loro massimo potenziale se utilizzati a caldo: in caso di botte, stiramenti, crampi, cervicali, dolori alla schiena, etc. Sono molto utili per il calore secco che emanano, che scioglie rapidamente il dolore e lascia a lungo una sensazione di benessere dovuta alla capacità igroscopica (cioè di attirare a sé l’acqua). Inoltre il sale trattiene a lungo il calore, quindi si avrà tutto il tempo necessario a trattare la zona interessata.
L’effetto terapeutico del sale è riconosciuto da secoli, sfrutta l’aria salubre all’interno delle grotte di sale per asma, debolezze polmonari e affezioni dermatologiche, riequilibra i deficit energetici dell’ambiente e dell’organismo.

Fonte:
http://www.naturopataonline.org/aliment ... sione.html
Dr.Ascani
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