Potenziale ruolo della curcumina nella perdita di peso

[Dr.Ascani]

Questo studio ha lo scopo di valutare la tollerabilità e l'efficacia di curcumina nei soggetti in sovrappeso affetti da sindrome metabolica. Lo studio ha valutato quale potenziale effetto potesse mostrare la supplementazione del complesso curcumina-fosfatidilserina nella perdita di peso, in particolare nei soggetti resistenti e non rispondenti a terapia nutrizionale e comportamentale convenzionale. Disregolazione ipotalamo-ipofisi-surrene portano ad un aumento di cortisolo nel sangue, l'ormone implicato nella modulazione delle funzioni cardiovascolari, ritenzione dei liquidi, metabolismo, sistema immunitario e le funzioni cerebrali ed è stato descritto per provocare stress e mutamenti comportamentali che portano ad un aumento di appetito. La curcumina può bloccare l'azione dell'enzima 11-betaHSD1 che è necessario per la produzione di cortisolo. Su queste basi, gli autori hanno deciso di confrontare l'effetto del complesso curcumina-fosfatidilserina contro la sola somministrazione di fosfatildiserina, nota come in grado di ridurre la cortisolemia, nella perdita di peso. Quarantaquattro soggetti, scelti tra 127 che dopo 30 giorni di correzione dietetica e modificazione dello stile hanno mostrato una perdita di peso <2%, sono stati trattati per altri 30 giorni o con curcumina complessata a fosfatidilserina in forma fitosomica o con fosfatidilserina pura. I risultati riguardanti le misurazioni antropometriche e composizione corporea sono stati analizzati al momento dell'arruolamento e dopo 30 e 60 giorni.

La somministrazione di curcumina aumenta la perdita di peso da 1,88 a 4,91%, innalza la percentuale di riduzione del grasso corporeo (0,70-8,43%), riduce il girovita (2,36-4,14%), migliora la riduzione della circonferenza fianchi 0,74-2,51% e la riduzione del BMI (dalle 2.10 al 6,43% del) (p <0,01 per tutti i confronti). Anche se i risultati di questo studio suggeriscono che la curcumina è ben tollerata e può influenzare positivamente la gestione del peso nelle persone in sovrappeso, i dati sono tuttavia ancora preliminari, e lo studio non è in doppio cieco.

Di Pierro F, et al. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2015 Nov;19(21):4195-202.

Eugenia Gallo
CERFIT - Fitovigilanza
AOU Careggi - Università di Firenze

Fonte:
Fitoterapia33, 8 maggio 2016