VITAMINE

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VITAMINE

Messaggiodi Dr.Ascani il gio dic 11, 2008 7:39 pm

Vitamine poco amiche del cuore

Gli affannosi tentativi di conquistare i benefici effetti antiossidanti delle vitamine non sembrano avere fine, e nemmeno soluzione. I preparati di sintesi, infatti, non si dimostrano altrettanto attivi delle molecole presenti naturalmente nei cibi
Non si può fare prevenzione cardiovascolare con integratori a base di vitamina C o di vitamina E, sono queste le amare conclusioni cui è giunto il Physicians' Health Study II, uno studio in doppio cieco, randomizzato, a lungo termine, effettuato su 14.641 medici statunitensi. Gli attuali risultati riguardano due delle quattro iniziali linee di ricerca dello studio, nello specifico il trattamento giornaliero con 500mg di vitamina C e 400 UI di vitamina E, da soli o in combinazione, controllati verso placebo. Gli altri due rami di ricerca riguardano la supplementazione con beta-carotene (braccio terminato nel 2003) e quella con un multivitaminico, ancora in corso. La sperimentazione con vitamina C ed E è iniziata nel 1997 per terminare 10 anni più tardi e si è svolta su uomini sani, ultracinquantenni, con profilo di rischio cardiovascolare medio-basso. I partecipanti sono stati seguiti per una media di 8 anni, durante i quali sono stati registrati tutti gli eventi cardiovascolari maggiori (infarto del miocardio non fatale, ictus non fatale, morte per patologia cardiovascolare) che costituivano l'endpoint composito della ricerca. Data l'ampiezza del campione i risultati, analizzati anche per singolo evento, sono significativi e non evidenziano alcuna differenza nell'incidenza di eventi cardiovascolari tra i gruppi placebo e i gruppi trattamento. L'unico dato rilevante è riferito all'ictus emorragico: 39 casi nel gruppo vitamina E contro 23 nel gruppo placebo, un incremento del rischio relativo del 74%, dato peraltro in accordo con i risultati di un precedente studio (ATBC trial, su maschi fumatori del 2000). L'assenza di efficacia preventiva di certi supplementi era già emersa da altri studi; questo in particolare si concentra su una popolazione a basso rischio, prima poco studiata, impiega dosi consistenti di vitamine e si avvantaggia di un campione di partecipanti, medici di professione, estremamente aderenti alle prescrizioni per tutta la durata dello studio. In conclusione quindi non vi sono elementi a supporto di una integrazione con vitamina E o C per la prevenzione di eventi cardiovascolari, anche se gli autori non escludono che con tempi molto più lunghi si possano in futuro ottenere risultati diversi.

Fonte:
JAMA 2008; 300(18): 2123-2133
Dott. Tancredi Ascani
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Abuso di integratori di vit. E e cancro al polmone

Messaggiodi Dr.Ascani il gio dic 11, 2008 7:41 pm

Un nuovo studio mette in luce una possibile correlazione tra l'uso esagerato di integratori di vitamina E e il cancro al polmone.

I risultati di un recente studio pubblicato sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine evidenziano come l'uso di integratori di vitamina E, in dosi discrete e per lunghi periodi, possa determinare un lieve incremento del rischio di cancro al polmone, che si riscontra con maggior frequenza nei fumatori.

Già in precedenza i ricercatori dell'Harvard Medical School avevano valutato i risultati di otto studi prospettici che nel complesso avevano reclutato 430.281 partecipanti (International Journal of Cancer, Vol. 118, pp. 970-978). Questa meta-analisi aveva messo in evidenza che l'elevato consumo di vitamine A, C, E e di acido folico non era risultata in grado di ridurre il rischio d'insorgenza del cancro al polmone. Per contro, l'uso di integratori era stato associato ad un modesto incremento del rischio d'insorgenza del cancro al pomone tra i pazienti di sesso femminile (attribuita al caso, dai ricercatori).

Nel corso del nuovo studio clinico, che ha interessato 77.721 pazienti di entrambi i sessi e di età compresa tra i 50 e i 76 anni, l'insorgenza di cancro al polmone è stata monitorata per un arco di tempo di dieci anni. Non sono stati osservati effetti benefici secondari dall'ingestione di integratori multivitaminici, di vitamina C o di folati. Durante lo svolgimento dello studio, 521 pazienti hanno sviluppato un cancro al polmone, e i ricercatori sono riusciti ad identificare una lieve ma significativa associazione tra l'uso di integratori di vitamina E e l'insorgenza del cancro al polmone.

"Il nostro studio non ha trovato evidenze empiriche a sostegno della capacità degli integratori (multivitaminici, di vitamina C, vitamina E e folati) di ridurre il rischio d'insorgenza del cancro al polmone" ha riferito l'autore Christopher Slatore della University of Washington (Seattle). "Anzi, l'uso di integratori di vitamina E è risultato associato con un lieve incremento del rischio di cancro al polmone".

Secondo Pamela Mason, portavoce per l'Health Supplements Information Service (HSIS), "i risultati di questo studio non devono sorprendere. Le vitamine sono micronutrienti essenziali che agiscono per mantenere un buon stato di salute e per prevenire le carenze vitaminiche. Non sono mai state considerate rimedi da usare per la prevenzione delle malattie con decorso cronico come il cancro".

Nello specifico, per ciascun incremento di 100 milligrammi per giorno della dose di vitamina E, il rischio d'insorgenza del cancro al polmone aumentava dell'11 per cento per i fumatori, e del 5 per cento nell'intera popolazione.

Alla luce di queste e di precedenti evidenze scientifiche, non è raccomandabile l'uso di integratori di beta-carotene e di vitamina E ai fumatori: infatti precedenti studi avevano già mostrato che nei fumatori l'integrazione con carotenoidi poteva incrementare il rischio d'insorgenza del cancro al polmone.

Ulteriori studi sono necessari per comprendere con quale meccanismo assunzioni di queste vitamine attraverso il cibo (soprattutto frutta e verdura) risultino invece protettive, al contrario di quanto avviene con l'assunzione di vitamine da integratori.

Alcuni ricercatori finlandesi hanno riportato infatti come una dieta naturalmente ricca di vitamina E sia in grado di proteggere i fumatori maschi di media età da alcune cause di morte, come alcuni tipi di cancro e le malattie cardiovascolari. Questo studio, durato 19 anni, ha avessero ridotto in modo significativo il rischio di morte rispetto a coloro che presentavano i livelli plasmatici più bassi.

Infatti, la mortalità causata dal cancro al polmone, dal cancro alla prostata, da malattie cardiovascolari, da infarto e da malattie dell'apparato respiratorio appariva ridotta rispettivamente del 21, 32, 16, 36, 42 per cento per i maschi con i livelli plasmatici di Alfa-Tocoferolo più elevati rispetto a coloro che presentavano i livelli plasmatici più bassi.

Questi risultati sono in contrasto con altri risultati di studi clinici che hanno fatto uso di integratori di vitamina E. "Dal momento che la vitamina E assunta per mezzo degli integratori non è stata in grado di ridurre la mortalità in studi clinici randomizzati, è giustificato cercare di migliorare i livelli plasmatici di vitamina E attraverso la dieta, soprattutto se eventuali studi futuri confermeranno una simile relazione inversa tra livelli plasmatici di Alfa-Tocoferolo e tasso di mortalità anche in altre popolazioni, inclusi i non-fumatori" hanno concluso i ricercatori.

Fonte:
C.G. Slatore, A.J. Littman, D.H. Au, J.A. Satia, E. White, Long-Term Use of Supplemental Multivitamins, Vitamin C, Vitamin E, and Folate Does Not Reduce the Risk of Lung Cancer, Am J Respir Crit Care Med. 2008 Mar 1;177(5):524-30.
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Vitamina C protettiva contro l'ictus

Messaggiodi Dr.Ascani il gio dic 11, 2008 7:43 pm

Aumentati livelli plasmatici di vitamina C possono conferire protezione nei confronti dell'ictus cerebrale.

Un articolo pubblicato nel gennaio 2008 sull'American Journal of Clinical Nutrition, riporta che una riduzione del 42% del rischio d'insorgenza di ictus è stata riscontrata nei soggetti con elevati livelli plasmatici di vitamina C.

L'osservazione è scaturita dai dati dello studio European Prospective Investigation into Cancer che ha coinvolto 20.649 partecipanti. L'effetto benefico e protettivo della vitamina C sembra essere indipendentemente da età, sesso, abitudine al fumo, BMI, pressione sistolica, livelli di colesterolo plasmatico, attività fisica, diabete e infarto del miocardio, classe sociale, consumo di alcol e di ogni tipo di integratore, e si mantiene anche dopo l'esclusione dei soggetti che assumevano supplementi di vitamina C.

Secondo gli autori, livelli elevati di questa vitamina, quale risultato di elevate assunzioni di frutta e verdura, rappresenterebbero un marcatore biologico di uno stile di vita associato con un ridotto rischio di ictus cerebrale.

Fonte:
Myint PK, Luben RN, Welch AA, Bingham SA, Wareham NJ, Khaw KT, Plasma vitamin C concentrations predict risk of incident stroke over 10 y in 20 649 participants of the European Prospective Investigation into Cancer Norfolk prospective population study, Am J Clin Nutr 2008 Jan;87(1):64-9.
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