Costituzioni e sovrappeso: una dietetica individualizzata

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Costituzioni e sovrappeso: una dietetica individualizzata

Messaggiodi Dr.Ascani il dom dic 21, 2008 7:38 pm

L'omeopatia è un approccio medico basato sulla legge della similitudine, altamente personalizzato e volto al trattamento utile a riequilibrare l'individuo, là dove la dietetica ha un ruolo fondamentale. Ippocrate sosteneva: "Che il cibo sia la tua medicina" e anche "I primi umani che si sono occupati dei diversi modi di nutrirsi in condizione di buona salute sono stati i primi medici". Cercheremo qui di comprendere le relazioni fra dietetica e terreno, tentando di fornire una risposta alimentare a ciascuno di essi.
Il sintomo alimentare nell'interrogatorio omeopatico ha una grande importanza non solo sul piano organico ma anche su quello psichico, poiché desideri e avversioni alimentari sono in relazione con l'istinto, gli impulsi, le compulsioni.
Il carbonico psorico è un individuo tarchiato, pesante. Ha le caratteristiche della psora, con autointossicazione conseguenza di una vita molto attiva, quando non troppo attiva. Mangia troppo e troppo pesante e, finché la psora funziona, elimina forzando gli emuntori: reni, apparato digerente, pelle, ORL. I consigli per il carbonico psorico saranno di limitare latte e derivati, dolciumi e farinacei durante l'infanzia. Nelle altre età andranno eliminati latte e derivati, diminuiti i dolciumi, i farinacei e gli alcolici. Dovranno essere incrementati gli apporti di frutta, verdura, legumi. L'acqua dovrà essere scarsamente mineralizzata.
Il carbonico sicotico ha la stessa costituzione grossa e pesante ma l'eliminazione psorica funziona sempre meno, conducendolo alla sicosi. Ciò comporta una progressiva inefficacia degli emuntori, con sovraccarico cellulare ed extracellulare, aumento inesorabile di peso e ritenzione idrica. La sicotizzazione sarà più o meno precoce in relazione a fattori esterni, quali terapie farmacologiche reiterate in età infantile, gravidanze, pillola, shock emotivi. La dieta mediterranea, possibilmente dissociata (evitando di assumere contemporaneamente proteine animali e carboidrati) è l'indicazione in questi soggetti. Molta acqua oligominerale, poco sale. Evitare alimenti ricchi in purine, preferire il pesce alla carne, evitare i formaggi. Utilizzare frutta e verdura poco ricche in acqua e ricche di fibre, cereali integrali e cibi semplici.
Il fosforico tubercolinico è alto, longilineo, fragile, cresce troppo in fretta. Affaticabile, astenico, ha scarse difese nei confronti sia delle malattie sia dello stress della vita. Brucia la propria energia rapidamente, e dunque cerca nel cibo il carburante per le sue battaglie, potendo in età matura andare in sovrappeso. La tendenza alla demineralizzazione del fosforico, con formazione di calcoli renali, necessita di cibi poco ricchi in sali minerali, occorre inoltre evitare l'uso delle classiche vitamine chimiche che, accelerando un processo di metabolismo già iperfunzionante, lo aggravano. Preferire il pesce, ricco in oligoelementi, molta frutta e verdura, piccole quantità di latte e derivati, evitare cibi troppo freddi (gelati) e bibite ghiacciate, che possono provocare diarrea. Ideali i cibi poco elaborati e i pasti frequenti.
Il fluorico luetico rappresenta l'irregolarità sia fisica sia psichica, distrofico, asimmetrico, si lancia negli eccessi di ogni ordine e grado, anche alimentari: cibi indigesti, spezie, alcolici. A causa della tendenza alle ulcerazioni e alla sclerosi, occorre eliminare tutto ciò che gli è nocivo. Il fluorico può arrivare ai veri e propri disturbi del comportamento alimentare: gestirlo dal punto di vista dietetico, con le sue collere e le sue fughe, sarà arduo. Consigliare l'attività fisica sarà fondamentale, per aumentare il tono muscolare e consentire l'azione antidepressiva delle endorfine così prodotte. Dovranno essere aboliti gli eccessi quantitativi, agendo sulle eventuali crisi bulimiche mentre, qualitativamente, andranno eliminati gli alcolici, le spezie, i dolciumi. Ideali per la dieta del fluorico la frutta le verdure verdi, le carni bianche e l'evitare tutti i cibi e l'acqua ricchi in fluoro.

Fonte:
Patrice Petit - Cahiers de biothérapie- n. 210, febbraio/marzo 2008; 16-20
Articolo di Luisella Zanino
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica
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