Lo scorso novembre, dopo una forte faringotonsillite con ingrossamento linfonodi sottomandibolari, un'otorinolaringoiatra, sospettando una mononucleosi, mi ha suggerito alcuni esami del sangue da cui è emersa una mononucleosi pregressa (EBNA IgG 600, Anticorpi Anti EBV VCA IgG 750, Anticorpi Anti EBV VCA IgM 10, Citomegaloviris IgG Abs 4,6, Citomegalovirus IgM Abs 8).
Mi è stata prescritta una cura a base di 2LEBV e 2 LCMV della Labolife (1 per tipo al dì per 10 gg.) e Th2 Homeopharm (1 misurino al dì). Dopo qualche giorno ho iniziato ad accusare senso di mancamento, tremori "interni", formicolii. Dopo 10 gg. febbre, tosse (influenza), spossatezza estrema, ipotensione (88-54 a 98-62, mentre la mia massima normale è 105). I sintomi sono andati peggiorando, fino ad arrivare a una disbiosi (da 10 giorni ho scariche frequenti e dimagrisco). Su suggerimento della prescrittrice della cura e di una dottoresa con cui la Labolife mi ha messo in contatto ho smesso il Th2 il 7 gennaio, dopo 18 giorni di assunzione. Sono debilitata, con l'intestino "sottosopra", con continui "tremori interni" e tachicardia quasi continua (sempre sopra 90 fino a 108 battiti senza aver compiuto sforzi), sensazione (o realtà?) di scariche frequenti di adrenalina. La seconda dottoressa ha diagnosticato una reazione alla cura (che a suo avviso non andava fatta, soprattutto non con il Th2). Dice che il mio sistema immunitario è stato aggredito e ora deve rimodularsi.
Sono una persona sempre attiva e piena di energie, ora mi sento completamente scarica.
A tre mesi di distanza la situazione non è migliorata. Ho consultato numerosi specialisti, ma nessuno ne viene a capo, anche se tutti imputano alla "cura" il mio problema. Ero una persona sana, ora sono malata.
Mi sono documentata su questi prodotti e mi sono fatta un'idea
La ditta produttrice parla di microimmunologia (!) che sarebbe la panacea per un sacco di problemi...
Ma non è omeopatia. Nulla a che fare. Solo che sfruttando qualche gabola legale, hanno infilato questi prodotti nell'omeopatia, visto che la materia è poco o mal regolamentata.
E così possono mettere in commercio prodotti che minano la salute della gente, come è successo a me.
Mi sono fatta un'altra idea. La mononucleosi è una malattia diffusissima, che la medicina tradizionale non copre, lasciando libero spazio a chi vuole lucrare. E così nasce un bel business, per casa farmaceutica, prescrittori e farmacisti.
Altra idea maliziosa: la mononucleosi è una malattia diffusa (già detto) e molti di noi non sanno di averla contratta (io stessa finché non ho fatto gli esami non sapevo di averla avuta, e nessuno ha saputo dirmi quando l'ho avuta). Gioco facile, per il prescrittore (mi rifiuto di chiamarlo medico), farti fare gli esami, che il più delle volte confermeranno che c'è stata una mononucleosi, e quindi spaventarti e dirti che va curata, perché se non la curi rischi questo e quello. Poi ti proprinano questi prodotti che ti squilibrano il sistema immunitario, così cadi nella trappola di consulti, altre cure, esami, ecc. Creando quella che, nel marketing, si chiama fidelizzazione.
Il tutto va a scapito non solo della salute di chi come me purtroppo ci casca (maledetto il giorno in cui sono andata da quella prescrittrice di Verona) ma anche dell'immagine dell''omeopatia. Ovvio, infatti, che tutti i medici che ora sto consultando sentendo la mia vicenda si convinceranno ancora di più che l'omeopatia è la medicina del diavolo. E così la pensano anche tutte le persone che vengono a conoscenza della mia vicenda. Clienti persi per l'omeopatia, e per sempre.
Sarebbe forse opportuno che voi omepati seri faceste qualcosa per impedire a certi produttori e a certi prescrittori di infangare la vostra disciplina.
Mi scusi per lo sfogo, ma tre mesi e chissà quanti altri ancora di salute rovinata mi hanno esasperata e aperto gli occhi su certe realtà.