Gent.mo Dott. Ascani,
le scrivo in merito ad un mio grande dubbio. Premetto che sono incinta di 26 settimane. Dal 2010 avevo sotto il cavo ascellare dx una piccola protuberanza di mezzo centimetro in merito alla quale avevo effettuato ecografia con referto "raccolta corpuscolare". Mi fu consigliato di lasciarla stare lì senza far nulla perchè non mi avrebbe mai arrecato fastidi. Purtroppo due settimane fa ho preso un urto violento proprio in quel punto e la protuberanza è diventata di 4 cm e mezzo. Da nuova ecografia è risultato "formazione ovalare ipoecogena a contenuto soprafluido-corpuscolato con rinforzo acustico ascrivibile ad ematoma in fase di organizzazione".
Mi sono rivolta ad un'omeopata unicista per un consulto, essendo contraria da anni all'uso di farmaci, tanto da non aver nemmeno vaccinato il mio primo figlio di due anni e mezzo.
Dopo un lungo colloquio mi ha consigliato di assumere:
- prima sera: mezzo flacone di Pulsatilla pratensis 6LM;
- successivi 30 giorni, sempre di sera: 3 granuli di Pulsatilla pratensis 35K.
A parte la mia perplessità iniziale sul tipo di rimedio e sulle diluizioni, si è aggiunto il dubbio circa la possibilità di assumere la Pulsatilla pratensis in gravidanza, avendo letto su molti siti internet che è sconsigliata poichè può causare aborti o effetti teratogeni. Il mio primo figlio è nato a 38 settimane e già dalla trentaduesima settimana son dovuta stare a riposo assoluto perchè rischiava di nascere in anticipo. Non vorrei correre dei rischi inutili in questa gravidanza.
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che potrà dedicarmi.
Cordiali saluti,
Giuliana