Buongiorno dottore,
mi è capitato di leggere dei lavori di suoi colleghi nei quali si pone molta attenzione nel descrivere i progressi della cura attraverso i risvolti sul piano onirico, si pongono cioè in primo piano i sogni fatti dal paziente, quelli più salienti, quelli venuti fuori in determinate fasi del trattamento.
Altra cosa che mi ha molto incuriosito sono le affinitá che vengono descritte in modo minuzioso fra il simillimum del paziente e i suoi tratti astrologici, segno zodiacale, ascendente... come a voler dimostrare che i tratti caratteriali distintivi del paziente, così come la sintomatologia riscontrata che determina quale sia il suo simillimum, siano in toto o in parte affini a quanto 'scritto' nella sua carta del cielo.
Il primo di questi due aspetti della pratica omeopatica mi è conosciuto dato che la mia omeopata pone molta attenzione ai sogni che gli descrivo. Sul secondo punto invece non saprei. Pur riconoscendo l'esistenza di legami 'esoterici' fra il nostro essere e l'universo nel quale siamo immersi, non so fino a che punto sia corretto fare paralleli in una pratica medica.
Lei cosa pensa in merito a interpretazione dei sogni e zodiaco nella pratica omeopatica?
Esiste della letteratura in merito, naturalmente se possa avere un senso approfondire la materia...
Grazie e saluti