di Dr.Ascani il lun mag 04, 2009 1:16 pm
Gentile utente,
le sconsiglio il fai-da-te in omeopatia in quanto l'insuccesso sarà quasi certo. Vi sono molti rimedi che potenzialmente la potrebbero aiutare ma solo UNO (il simillimum) le darà veramente dei risultati. Per trovare questo "unico" rimedio, scelto tra centinaia, è indispensabile rivolgersi ad un medico omeopata esperto e non bastano affatto le poche modalità che ha citato. A volte è difficile persino per un medico con anni e anni di pratica e studi alle spalle individuare subito il rimedio che ripeto, dev'essere strettamente individualizzato e sceltro tra migliaia.
Il petroleum 5 non corrisponde ad un "vero" rimedio omeopatico, forse intendeva "5CH"? Se così fosse il dosaggio è un pò basso per avere dei risultati su un disturbo che immagino tenda ad essersi cronicizzato.
La ringrazio per la sua domanda sul dentifricio poichè mi permette di chiarire un concetto importante in cui molti cadono manifestano i loro dubbi.
SFATIAMO UNA VOLTA PER TUTTE QUESTO MITO:
una persona in cura omeopatica può tranquillamente usare il dentifricio alla menta e continuare l'alimentazione (o altre pratiche come il fumare se fumava) che ha sempre seguito (compresi caffè, spezie, ecc.). I rimedi omeopatici agiscono per via energetica e quindi non trovano alcun ostacolo, nella loro azione, verso delle sostanze "chimiche".
La pratica di togliere spezie, menta ecc. era in voga ai tempi di Hahnemann quando si facevano le sperimentazioni dei rimedi omeopatici su persone sane. Allora si toglievano alcune sostanze dall'uso quotidiano per avere un quadro "più pulito" della patogenesi del rimedio. Ma in terapia questa pratica non ha alcun senso, se il rimedio è giusto funzionerà a prescindere da ciò che si mangi o si beva.
Cordiali saluti
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica