asma allergica

[bibina]

Buongiorno dottore,
avrei bisogno di essere in qualche modo rassicurata.
Mio figlio maggiore, 5 anni, da quando ha 1 anno soffre di asma allergica, curata al primo episodio con cortisone e poi dal nostro omeopata. Gli episodi, che prima erano di uno ogni due settimane nei periodi critici tipo primavera e autunno, si sono ridotti a tal punto che quest'anno il bambino aveva perso solo due giorni di scuola e quasi avevamo dimenticato l'asma.
Il fatto è che due settimane fa ha avuto un episodio più o meno forte e l'altro ieri la cosa si è ripetuta con un episodio fortissimo durante il quale anche io ho per così dire "vacillato" tentata dal broncodilatatore.
Ho tenuto duro solo perchè il dottore è stato in costante contatto telefonico con me anche di notte.
In realtà il Sambucus 6CH che di solito ben si presta ad attenuare e risolvere il problema stavolta non era di grande aiuto.
Per fortuna, adesso, a distanza di due giorni, con la tosse ormai scomparsa e grassa, e la cura passata ad Antimonium Tartaricum 6CH, il bambino è quasi completamente guarito, ed è questa la forza dell'omeopatia, cioè dopo due giorni essere già così a posto...
Volevo chiederle però, quando il bambino è in preda alla crisi respiratoria, che pericoli può correre e quando è il limite per passare al broncodilatatore (so già che come il mio medico mi dirà MAI) ma vorrei sapere il perchè...
Grazie Enrica

[Dr.Ascani]

Gentile utente,
in genere quando un bambino è in cura omeopatica e si sono notati dei costanti miglioramenti, i possibili aggravamenti non sono mai tali da metterlo in pericolo di vita. In Medicina però niente è matematico e sicuro al 100% e a volte si deve ricorrere a qualsiasi atto a nostra disposizione al fine di garantire il "male minore". Quindi, se in casi di particolare gravità, che non rispondono subito alle cure omeopatiche, si somministra per una volta un pò di cortisone, non succede nulla. L'importante è però interromperlo al più presto non appena la crisi sia passata e riprendere una cura omeopatica di mantenimento che miri a prevenire altri attacchi.
Il genitore in questi casi non deve farsi prendere dal panico e trasmettere ulteriore ansia al proprio figlio. Bisogna sempre mantenere la calma e rassicurare il bambino con parole di conforto e di speranza (loro capiscono tutto!). Già questo inciderà positivamente sul decorso della patologia.
Se si è in dubbio sul da farsi si consulti sia il pediatra che l'omeopata e poi si decida a chi dare ascolto senza farsi guidare dalla paura. Ognuno è medico di se stesso e responsabile dei propri figli.

Cordiali saluti

[bibina]

Grazie dottore
senza dubbio lei ha ragione e mi rassicura molto...
Con l'omeopatia ho avuto su mio figlio risultati sorprendenti per l'asma e vorrei senza dubbio continuare a curarlo così...
Io insegno e ho bambini a scuola asmatici che hanno una qualità della vita bassissima nel senso che loro stessi dicono che non possono correre, sudare, giocare, saltare, fare la partita ecc. perchè altrimenti avranno l'asma; il nostro medico ci ha consigliato di non pronunciare MAI la parola asma davanti a nostro figlio e di non negargli nessuna attività fisica semmai di regalargli un ambiente possibilmente tranquillo e sereno e di non anticipargli cose che dovrà fare (è proprio quando sa che avrà una gara, un recita a scuola, un festa particolare che comincia l'attacco).
La disturbo ancora però per chiederle quanto le cure termali possano giovare siccome i miei genitori a giugno andranno alle terme. Grazie.

[Dr.Ascani]

Nessun disturbo, la sua è una domanda molto pertinente e utile che mi permette di spiegare un punto importante.:
anche le terme vanno "individualizzate"!
Mi spiego meglio: le esalazioni termali hanno un effetto simile alle diluizioni omeopatiche pertanto i bagni faranno bene soltanto se la persona necessita di quella particolare sostanza ivi disciolta. Se ad esempio una persona ha una costituzione sulfurica o comunque ha dei sintomi del rimedio omeopatico "Suplhur" allora trarrà sicuramente giovamento dai bagni termali in acque sulfuriche, altrimenti potrebbe avere addirittura un aggravamento. E' risaputo che molte persone tornano dalle terme e si sentono "più a pezzi" di prima, ho avuto addirittura una paziente che ha avuto una broncopolmonite dopo una "cura" termale e prima era sana come un pesce. Altre persone che invece si trovano bene in alcune terme, provano malessere andando in altre dove probabilmente cambia la composizione delle acque.
Quindi vale sempre la regola (come in omeopatia) che ciò che fa bene ad una persona non necessariamente farà bene ad un'altra e anche le terme vanno pertanto "individualizzate".

Saluti

[bibina]

Grazie della risposta.
Non sapevo questa cosa delle cure termali...
Il nostro omeopata non ritiene siano molto utili mentre è molto daccordo col fatto che un mese all'anno andiamo in un paese di "mezza montagna" (800 m. di altitudine) con i bambini ed in effetti, oltre al fattore vacanza, il cambiamento d'aria ha sempre giovato...
Allora chiederò al medico questa cosa delle terme e mi regolerò di conseguenza.
Grazie ancora.