sovrappeso e menopausa

[white]

Egregio dottore,

le scrivo per mia madre. E' da poco in menopausa (56 anni) e in sovrappeso da almeno 20 anni (al momento 170cm per 85kg).

Vorrei sapere se l'omeopatia unicista può produrre risultati concreti sul fattore peso.

[Dr.Ascani]

Gentile utente,
premesso che non esistono assolutamente rimedi omeopatici specifici per la perdita di peso, l'omepatia può essere di valido supporto, ad un equilibrato programma dietetico e di attività fisica, in almeno 4 modi:

1) intervenendo sullo stato psicologico. Si è visto che persone sotto stress tendono ad accumulare il triplo (sebbene altre, raramente, dimagriscano), a parità di calorie ingerite, rispetto a persone più "calme";
2) migliorando l'equilibrio ormonale e metabolico. Durante la menopausa ad esempio, lo sconvolgimento ormonale provoca un rapido aumento di peso e risulta di enorme importanza associare la terapia omeopatica per ottimizzare i risultati;
3) aiutando a disintossicare l'organismo. Il grasso corporeo è un deposito di tossine e detriti che, se viene disgregato troppo rapidamente, potrebbe intossicare l'organismo;
4) diminuendo o togliendo le eventuali terapie farmacologiche seguite. E' noto che molti farmaci provocano aumento del peso corporeo tramite vari meccanismi: ritenzione idrica, rallentamento del metabolismo ecc..

Sono solito seguire i miei pazienti associando alla cura omeopatica unicista dei programmi dietetici e di attività fisica individualizzati che danno rapidi risultati con pochissimi sacrifici in quanto non vi è nulla da pesare, non vi sono menù fissi da seguire e vi sono delle giornate, durante la settimana, di dieta completamente libera. Questo è molto importante in quanto la dieta non dev'essere uno stress e il paziente deve avere dei momenti, abbastanza frequenti, di gratificazione personale. La cura omeopatica aiuta inoltre ridurre gli attacchi di fame che sono strettamente correlati sia allo stato psicologico che a quello ormonale.

Cordiali saluti

[white]

Al momento non segue terapie specifiche, ma spesso usa antidolorifici come il voltaren o il paracetamolo.

Uno dei problemi che ha è dovuto al doppio "registro" che usa quando si reca presso i dottori. Quando è a casa si lamenta per tutti i vari dolori (esempio, noie cervicali da decenni) e richiede comprensione. Allora noi la spingiamo ad andare dai medici. Però durante le visite lei sminuisce i sintomi o sta "al gioco" dei medici quando danno risposte generiche "è l'età", "provi con un antidolorifico", anzichè esigere risposte e terapie efficaci (ne abbiamo viste di tutti i colori).

Tutto questo per arrivare al punto seguente: vista l'importanza dei sintomi e della "cooperazione" del paziente nella omeopatia unicista, c'è un modo che lei ha sperimentato per andare a fondo di pazienti di questo tipo?

Non vorrei che si ripetesse la solita scena vista dozzina di volte: visita dal nuovo medico, inizio terapia, zero risultati o addirittura peggioramenti, interruzione della terapia, periodo "niente dottori per un po'".

[white]

(mi scusi, ho sbagliato bottone, continuo l'intervento)

In altre parole non vorrei che questo comportamento di mia madre le impedisse di fare una prescrizione sufficientemente efficace. Per cui mi domandavo se aveva un suggerimento. Mio padre voleva che io la accompagnassi portando una lista dei sintomi scritta insieme, tanto per essere sicuri che non "si dimenticasse" le cose importanti.

[Dr.Ascani]

Nel suo altro post "appuntamento" le ho praticamente già risposto. Se la cura non risulta efficace o sono insorti nuovi disturbi o ci si ricorda di aver tralasciato di riferire alcuni sintomi durante la visita, il paziente può contattarmi subito telefonicamente (ho due cellulari quasi sempre in funzione) o via email.
Annotare su un foglio tutti i disturbi, per non dimenticarsene durante la visita, può essere utile ma dovrebbero essere annotati solo pochi cenni; è infatti importante che il paziente esprima con parole sue le modalità dei sintomi e che risponda alle domande del medico spontaneamente.