prostata?

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prostata?

Messaggiodi white il lun giu 22, 2009 4:40 pm

Egregio dottore,

alcuni parenti e alcuni dottori mi dicono che uno dei problemi più difficili da gestire per gli uomini durante la vecchiaia sono le infiammazioni prostatiche. Essenzialmente tendono a diventare croniche perchè gli antibiotici non arrivano in quantità sufficiente.

Mi domando quale è la sua opinione ed esperienza.
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Re: prostata?

Messaggiodi Dr.Ascani il lun giu 22, 2009 4:58 pm

E' vero che gli antibiotici non arrivano bene negli organi pelvici e genitali.
Questo ostacolo viene invece facilmente superato con i rimedi omeopatici che, essendo energia, non hanno bisogno di essere metabolizzati e distribuiti nel circolo come i farmaci tradizionali e possono arrivare in un attimo in qualsiasi sito dell'organismo.
Con le cure giuste i problemi alla prostata si risolvono come qualsiasi altra patologia infiammatoria o infettiva.
Cordiali saluti
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Re: prostata?

Messaggiodi white il lun giu 22, 2009 7:59 pm

Ma con che tempi agisce l'omeopatia unicista in questi casi? Anni?

I tempi per le cure dipendono anche da quanto tempo c'è l'infiammazione?
white
 

Re: prostata?

Messaggiodi Dr.Ascani il lun giu 22, 2009 8:58 pm

Perchè dovrebbe metterci anni? Con i rimedi omeopatici giusti il miglioramento inizia subito e in pochi giorni si può risolvere il problema. Dipende soprattutto dalla reattività del paziente, oltrechè dall'abilità del medico curante.
Non è affatto vero che l'omeopatia ha tempi lunghi. Se il rimedio è giusto si notano gli effetti molto rapidamente anche in patologie gravi. Dobbiamo poi considerare che non si sta sopprimendo un sintomo ma si sta stimolando l'organismo a reagire e quindi a guarire, quando questo è possibile.
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Re: prostata?

Messaggiodi white il mar giu 23, 2009 1:53 pm

La mia diffidenza è dovuta al fatto che non ho trovato nemmeno un caso di prostatite curato da Kent. O non era così frequente come oggi, oppure era talmente facile che Kent non ne scriveva nemmeno!

Dopo una terapia unicista si normalizzano anche i vari esami su colture, ecografie, etc?
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Re: prostata?

Messaggiodi Dr.Ascani il mar giu 23, 2009 2:24 pm

Credo che il motivo sia dovuto alla sua seconda ipotesi. Si curano facilmente questi disturbi con l'omeopatia e non è necessario riportare casi simili in un libro.
Per quanto riguarda gli esami da fare il PSA si è rivelato di scarsa utilità (viewtopic.php?f=4&t=154), l'ecografia è troppo legata alla destrezza dell'operatore e la palpazione rettale anche è poco specifica. Rimane la biopsia, esame invasivo che serve a determinare la natura benigna o maligna delle lesioni prostatiche. Serve veramente? L'epidemiologia ci insegna che dopo gli 80 anni quasi il 100% degli uomini ha un cancro alla prostata, pochissimi son però quelli che se ne accorgono e che muoiono a causa di questo. Certo, se uno però "per caso" lo scopre ed entra nell'iter di chemioterapia, radioterapia e quant'altro allora si che son guai.
Hahnemann e Kent si sarebbero interessati solo ai sintomi riferiti dal paziente e individuati attraverso la visita e avrebbero prescritto, come sempre, il rimedio per curare la persona, senza fare troppe indagini. Ognuno poi è libero di fare la sua scelta e di seguire i consigli del proprio medico, sottoponendosi a tutti gli esami che le linee guida consigliano. Una diagnosi di cancro può essere però davvero devastante per un paziente, sia mentalmente che fisicamente, visto che ne risentirebbe anche il sistema immunitario, l'unico che alla fine può davvero farci guarire. Siamo sicuri che na valga la pena?
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Re: prostata?

Messaggiodi white il mar giu 23, 2009 2:44 pm

Circa gli esami, io pensavo ad urocoltura e spermiocoltura che generalmente accompagnano questi problemi con cariche batteriche alte. Per cui mi domandavo se passata l'infiammazione passavano anche i batteri.

L'ecografia può dire se la prostata è "grossa" o se ci sono noduli o altre "anomalie", ma serve più che altro a valutare la situazione, non per decidere la terapia.
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Re: prostata?

Messaggiodi Dr.Ascani il mar giu 23, 2009 3:18 pm

Lei ragiona ancora secondo il meccanismo convenzionale lineare: microorganismpo patogeno=malattia ma in omeopatia non è così. Non ci serve a nulla sapere se abbiamo un pò di batteri nelle urine se non abbiamo sintomi tangibili che ci consiglino di intervenire.
Come per la prostata così per la gola e per qualsiasi altro organo i batteri sono ovunque e se non danno problemi andrebbero lasciati stare lì dove sono.
Sa quanti bambini hanno lo streptococco nella faringe e non se ne sono mai accorti? E sa quanti invece hanno la gola "pulita" e soffrono di mal di gola in continuazione? Per la prostata il discorso non cambia.
Adesso le faccio una domanda provocatoria (ma che rispecchia la realtà quotidiana). Scoprono casualmente che suo padre ha dei germi nelle urine (o che suo figlio ha lo streptococco nella faringe), suo padre però (o suo figlio) sta bene e non ha alcun sintomo. Lei cosa fa? Gli fa iniziare una terapia antibiotica? Le linee guida tradizionali questo direbbero di fare.
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Re: prostata?

Messaggiodi white il mar giu 23, 2009 5:01 pm

Probabilmente farei dei test di risonanza (EAV) e userei i nosodi alla giusta diluizione.

Però dipende molto da quale è l'esito dell'esame. Una spermiocoltura con carica batterica a 100'000 in un ventenne richiede un'azione, altrimenti si gioca i testicoli o la prostata, e magari diventa sterile.
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Re: prostata?

Messaggiodi Dr.Ascani il mar giu 23, 2009 5:30 pm

No, non sono daccordo. E' tutto relativo e soggettivo ma i principi non cambiano. Se una teoria è valida deve esserlo sempre, a prescindere dall'età. Il valore di 100.000 è un valore di laboratorio che è stato creato dall'uomo. A qualcuno provocherà dei sintomi e problemi vari mentre ad altri non causerà nulla. Questi valori di laboratorio vengono poi di continuo modificati, in genere abbassati (non si sa bene in base a quale criterio), creando milioni di nuovi "malati". Il dato di laboratorio è l'ultima cosa che prendo in considerazione quando devo impostare una terapia.

Come mai poi scrive che userebbe i nosodi? Questi, come qualsiasi altro rimedio omeopatico, vanno usati solo se i sintomi corrispondono e non in base all'agente eziologico individuato. Inoltre è buona regola non iniziare mai una terapia omeopatica con i nosodi che sono dei rimedi molto profondi che dovrebbero essere usati con cautela e per sbloccare situazioni in fase di stallo.
L'equazione: ho lo streptococco quindi uso streptococcinum è completamente sbagliata.
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