Gentile utente,
il tetano è una malattia molto rara, non contagiosa, quasi scomparsa in Italia tra i giovani. L'ultimo caso di tetano neonatale (fino al primo mese di vita) registrato risale al 1982. Dal 1980 al 2008 poi abbiamo avuto circa 200 casi di tetano sotto i 15 anni di età per un totale di 4 morti di cui l'ultimo risale al 1983.


Questo quindi significa 2 cose, la prima è che il tetano è una malattia che colpisce i giovani molto raramente (se noi consideriamo che in italia vi è una popolazione media di 8 milioni e 250 mila ragazzi sotto i 15 anni e non tutti sono vaccinati può da sola capire quanto è rara questa malattia in questa fascia di età), la seconda è che ancor più raramente si muore di tetano ai giorni nostri. Se in quasi 35 anni abbiamo avuto un solo decesso tra i bambini che hanno contratto il tetano vuol dire che diagnosi di tetano non equivale affatto a decesso.
Le sorgenti d'infezione sono rappresentate da bovini, equini e ovini (gioca o è a contatto con questi animali il suo bambino all'asilo?). Molti ritengono che sia la ruggine a provocare il tetano ma questo non è affatto vero, è invece il luogo dove si trova l'oggetto in questione (chiodo ecc) ad essere importante e quindi dev'essere in genere un oggetto appuntito ma che sia entrato in contatto ad esempio, con il letame dei sopramenzionati animali.
Altro aspetto importante è che il batterio del tetano (
Clostridium tetani) è anaerobico, muore con l'ossigeno. Se abbiamo quindi delle ferite, come si verifica in genere nei bambini in caso di banali cadute o incidenti, anche in presenza di spore di tetano, la malattia non si svilupperà se disinfettiamo bene la ferita con acqua ossigenata e la lasciamo aperta per un pò. Affinché si verifichi la malattia quindi, un bambino dovrebbe ferirsi con qualcosa che è stato prima contaminato da spore tetaniche presenti in genere nel letame di mucche o cavalli, e tale oggetto dev'essere poi lasciato stare lì per un bel po' senza venire rimosso o disinfettato. Inoltre se il bambino è sano, è sempre possibile che non svilupperà lo stesso la malattia o che si svilupperà in forma curabile. I dati di mortalità per i giovani sono quelli sopra elencati, in Italia. Quelli che in genere hanno complicanze con il tetano sono gli immunocompromessi, gli anziani o le persone molto trascurate nell'igiene.
In omeopatia abbiamo poi dei rimedi molto utili in caso di ferite potenzialmente a rischio. Uno di questi è Ledum (è sempre bene comunque rivolgersi ad un medico omeopata di fiducia che individualizzi la cura sul paziente) che si può dare alla 30CH ogni 3-4 ore dal momento della ferita. Questo agisce rinforzando le difese immunitarie dell'organismo il quale, se è sano, avrà spesso la meglio su qualsiasi germe proveniente dall'esterno. Lavando poi la ferita con acqua e cercando di lasciarla aperta finchè questa non sia guarita al di sotto della superficie della pelle, il tetano ha probabilità molto basse di esser contratto.
Cordiali saluti
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica