I segni, locali e generali, causati dal morso del "ragno cubano" o Mygale cubana, un ragno scuro-marrone e peloso, furono documentati dal medico cubano Navarro e più tardi inclusi nella materia medica omeopatica di Tarentula cubensis. Il morso del ragno provoca un area scarlatta, intorno al luogo del contatto, seguita da un gonfiore duro e flemmonoso. Un ascesso bruciante si sviluppa nei giorni successivi; poi si apre, trasuda una sostanza ricca di sangue a causa della alterazione dei tessuti (cute, sottocute, muscoli e tendini). I sintomi sistemici, incluso febbre alta, spesso cominciano nel secondo o nel terzo giorno dopo il morso e denotano una seria compromissione dello stato generale: ansia, agitazione, mal di testa, sete, sudorazione e ritenzione urinaria. Alcuni bambini sono morti a causa del morso, anche se, nella maggior parte dei casi, c'è un miglioramento fra 3 e 6 settimane.
I sintomi importanti di Tarentula cubensis, inseriti nella Materia Medica, sono i seguenti. MENTE: ansia; delirio, estrema tranquillità prima dell'agonia. TESTA: male al vertice; dolori scoppianti (occhio sinistro); sonnolenza. STOMACO: dolore; perdita dell'appetito; sete aumentata. ADDOME: dolori brucianti nei linfonodi della regione inguinale. FECI: diarrea durante sepsi. ORGANI URINARI: ritenzione di urina; emissione involontaria di urina durante la tosse. APPARATO RESPIRATORIO: tosse violenta simile a tosse canina; tubercolosi; difterite maligna. ESTREMITÀ: piedi senza riposo; corea; edemi alle gambe. GENERALITÀ: prostrazione; collasso; sonno senza riposo; febbre settica; grande intensità del dolore; sudorazione senza sollievo. PELLE: discolorazioni purpuree, ascessi brucianti, piaghe bubboniche, cancrena fredda, ulcere cancerose o senili, erisipela. MODALITÀ: peggiora di notte, peggiora sul lato sinistro; migliora fumando.
Dal punto di vista clinico, l'utilizzo terapeutico di Tarentula cubensis si concentra soprattutto sulle malattie settiche della pelle (è stato utilizzato contro il carbonchio fino al secolo scorso): forme gravi di foruncoli, paterecci, flemmoni, erisipela o nelle punture settiche di insetti, caratterizzate da colorazione purpurea e accompagnate da dolori intensi. Tuttavia, all'interno degli aracnidi, esistono altri ragni, anch'essi velenosi come e forse più della Mygale cubana. Tra questi i Mygalomorphae, varietà pelosa, con una lunghezza del corpo di 90 mm, dotati di mascelle potenti che possono afferrare piccoli vertebrati come lucertole, serpenti o, raramente, piccoli uccelli, sebbene la dieta solita consista di insetti. I Theraphosidae, considerati tra i più velenosi, nonostante non mordano, ma possiedano peli che urticano la pelle toccata, provocando anche infiammazioni oculari e problemi respiratori. I ragni marroni, del genere Loxosceles, anch'essi velenosi, che vivono all'interno di crepe e muri delle abitazioni delle regioni dell'America. Tra questi il L. laeta, che dimora in Cile. Il morso di questo ragno provoca un iniziale indurimento della parte ferita, edema, dolori acuti simili a scottature. Nelle ore successive compaiono escare e zone di necrosi, l'ulcera mette in evidenza il tessuto sottostante. Compaiono i sintomi generali, con ansia e insonnia in risposta al dolore, i bambini possono sviluppare edema esteso, presenza di febbre alta, e minaccia di asfissia. Si può presentare, raramente, una reazione generale più severa, con coinvolgimento epatico e renale (ematuria, emoglobinuria), fino a morte. Insufficienza renale, danno epatico, CID, trombocitopenia, convulsioni e coma, sono sintomi molto simili a quelli descritti sulla materia medica per Tarentula cubensis. Questo ha indotto alcuni autori (Richardson-Boedler) a ritenere che proprio il L. laeta sia la vera origine del rimedio omeopatico Tarentula cubensis.
Fonte:
di Italo Grassi
Homeopathy, 2002, 91, (3), 166