Mozart e Strauss abbassano la pressione e...

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Mozart e Strauss abbassano la pressione e...

Messaggiodi Dr.Ascani il lun gen 02, 2017 1:05 pm

Mozart e Strauss abbassano la pressione e la frequenza cardiaca

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Lo sostiene uno studio dell'Università della Ruhr che ha confermato l'effetto 'calmante' della musica in generale, mentre ha fotografato le differenze di impatto che sulla circolazione hanno la musica classica e quella pop

LA MUSICA di Wolfgang Amaedus Mozart e quella di Johann Strauss fanno abbassare la pressione e la frequenza cardiaca, che misura i battiti del cuore. Lo stesso non si può dire di quella del gruppo pop degli Abba, che sembra non avere sulla circolazione effetti rilevanti. Alle volte la ricerca va a cercare le prove scientifiche di eventi che il buon senso considera certezze. Così ha fatto uno studio tedesco, dell'Università della Ruhr a Bochum, pubblicato sulla rivista Deutsches Ärzteblatt International.

I ricercatori hanno coinvolto nello studio 120 persone: 60 hanno ascoltato musica per 25 minuti, altri 60, come gruppo di controllo, hanno riposato in silenzio. Chi ha ascoltato musica è stato diviso in tre gruppi: uno dedicato a Mozart (con la Sinfonia n. 40), uno a Johann Strauss e l'ultimo al gruppo pop degli Abba (con una compilation del 2009 che includeva brani come "Thank You for the Music", "The Winner Takes It All" e "Fernando").

Mozart su tutti. A tutti i partecipanti sono stati misurati pressione, battito cardiaco e livello di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress. Sebbene con qualsiasi tipo di musica ascoltata si abbassasse il livello di cortisolo, soprattutto nelle donne, per il battito cardiaco e la pressione invece vi erano delle differenze. Quella di Mozart è risultata in assoluto la musica che dava risultati più evidenti, con il battito cardiaco che si calmava: la pressione sistolica, cioè la massima, si abbassava di 4,7 millimetri di mercurio, e quella diastolica, cioè la minima, di 2,1. A seguire i brani di Johann Strauss, con un abbassamento della massima di 3,7 millimetri di mercurio e della minima di 2,9. Nessun effetto sostanziale, invece, è stato osservato con la musica degli Abba.

L'altro studio. Una notizia positiva per gli ipertesi che potrebbero sottoporsi a sedute di musicoterapia per stare meglio. La pressione sanguigna è un fattore da tenere sotto controllo per prevenire il rischio di infarti, ictus ed aneurismi. Non si tratta del primo studio in materia. Da tempo è emerso un collegamento tra l'ascolto di musica classica e la possibilità di condizionare il ritmo cardiaco. Già in precedenza i ricercatori dell'Università di Oxford avevano parlato di un effetto cardiotonico e di un abbassamento della pressione sanguigna nei pazienti che ascoltano i brani Mozart. I ricercatori britannici si erano concentrati su un'ampia letteratura clinica in materia, scoprendo che alcuni particolari tipi di adagi favoriscono il rilassamento del muscolo cardiaco e dunque un abbassamento della pressione arteriosa.

Musica in Terapia intensiva. La musica è entrata anche in Terapia intensiva per allietare i pazienti reduci da un intervento al cuore. Il 24 giugno, all'Irccs Policlinico San Donato, alle porte di Milano, si tiene un concerto del Nuovo Quartetto d'Archi di Villa Mariani, diretto dal maestro Roberto Mazzoni, docente di viola, musica da camera e orchestra. "Non si tratta però soltanto di un'attenzione 'piacevole' - spiegano gli esperti dell'Irccs - ma di un vero aiuto per una remissione più rapida: sono noti infatti, alla luce di recenti studi scientifici, gli effetti benefici della musica classica sul controllo dei parametri emodinamici e della soglia del dolore dei pazienti. Diverse pubblicazioni hanno provato l'esistenza di interazioni dinamiche tra la musica, il sistema cardiovascolare e le stimolazioni cerebrali: l'ascolto della musica determina un rilascio di endorfine, e dunque una conseguente condizione di benessere che riduce la frequenza respiratoria e migliora l'attività cardiaca".

Fonte:
http://www.repubblica.it/salute/ricerca ... 142656099/
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