L'omeopatia nel trattamento del cancro
In sette nazioni europee su quattordici, i pazienti affetti da tumori utilizzano terapie complementari, e tra tutte maggiormente l'omeopatia, come palliativo o come supporto per rafforzare il corpo e combattere meglio la malattia, ma soprattutto per limitare gli effetti indesiderati provenienti dai trattamenti convenzionali.
L'uso dei farmaci omeopatici in oncologia è molto controverso; in primo luogo perché il farmaco omeopatico è altamente specifico per quel paziente con determinati sintomi, indipendentemente da una diagnosi convenzionale. Una recente review pubblicata sull'European Journal of Cancer si è riproposta di valutare l'efficacia dei vari tipi di trattamenti omeopatici, considerando i lavori esistenti in letteratura su studi clinici randomizzati controllati e non. Sono stati inclusi in questo studio, i lavori riguardanti sia pazienti affetti da cancro, sia pazienti con un pregresso cancro, che in passato avevano ricevuto un intervento omeopatico come singolo trattamento o come terapia adiuvante rispetto ai trattamenti convenzionali. Il principale parametro considerato è stato la valutazione dell'efficacia dei rimedi omeopatici nel trattamento dei sintomi dei pazienti, in termini di riduzione di frequenza e durata e consequenziale miglioramento della qualità della vita.
Cinque dei sei trial presi in considerazione evidenziano l'efficacia del trattamento omeopatico, con risultati positivi soprattutto in alcune condizioni cliniche. Riduzione del dolore, della secchezza della mucosa orale e della lingua, miglioramento della disfagia, riduzione delle recidive e del peggioramento dei sintomi nella stomatite indotta da chemioterapia. Minore frequenza di radiodermiti in pazienti sottoposti a radioterapia per differenti tipi di cancro ed in generale minori effetti collaterali come riduzione dell'eritema, dell'edema, delle ustioni cutanee, e una minor pigmentazione, senza alcun effetto sulla riduzione della massa tumorale. Inoltre nelle pazienti con menopausa indotta dopo carcinoma della mammella, l'esperienza omeopatica ha prodotto notevoli miglioramenti della qualità della vita.
L'evidenza di efficacia dei rimedi omeopatici non può comunque essere considerata sufficiente. La ricerca quindi dovrà effettuare ulteriori studi su ampia scala che confermino tali risultati, limitando alcuni errori statistici emergenti dagli attuali trial, dovuti all'eterogeneità stessa della terapia omeopatica. E' da valutare, inoltre, con lavori più approfonditi, il possibile effetto antitumorale del farmaco omeopatico, considerati i risultati positivi ottenuti dal rimedio "Carcinosinum" (sostanza derivata da cellule cancerose), in numerosi studi condotti sugli animali. In conclusione, l'evidenza emergente da tale review è incoraggiante, ma non convincente. Ulteriori ricerche dovranno chiarire quindi tutte le domande aperte relative all'omeopatia.
Fonte:
Eur J Cancer, 2006, 42 (3), 282-289
Articolo di di Nicola Campobasso