caro dott. Ascani,
prendo spunto dal fatto che mia figlia (22 mesi, quindi non in grado di esprimere i suoi sintomi) si sia svegliata l'altra mattina con la febbre (poichè il giorno prima aveva preso freddo durante il bagnetto e lo schampoo) per porle alcuni quesiti.
Nella fattispecie, la bambina aveva febbre, assenza di sete, viso congestionato, caldo, labbra rosse e gonfie, occhi un po lucidi.
Non sono riuscita a vedere se la gola era arrossata o meno perchè non me lo permette.
ho interpellato i miei due omeopati di cui uno mi ha consigliato aconitum e l'altro belladonna, entrambi alla 30ch con somministrazioni ogni 2/3 ore.
Lei cosa ne pensa?
Alla fine ho somministrato prima aconitum perchè, non riuscendo bene ad interpretare i sintomi, mi è sembrato piu' razionale iniziare con questo rimedio prima di approdare ad altri. il giorno dopo l'ho invece sospeso per passare a belladonna poichè la febbre si è mantenuta alta, la bambina si è svegliata sudata, è comparso anche catarro aumentando la tosse.
Crede che questo approccio sia stato giusto oppure si sarebbe comportato diversamente?
E, in generale, c'è qualche elemento inequivocabile nei sintomi che puo' indicarci la distinzione tra un rimedio e l'altro?
Grazie