Arsenicum Album

[Ziqqurat]

Egregio Dottore,
dopo l'ultima visita che ho effettuato il mio omeopata ha riscontrato (ed in realtà me ne ero accorto anche io) che la mia sintomatologia è motlo cambiata e con lei anche la similitudine rispetto al rimedio assunto fino alla scorsa volta, Calcarea Carbonica. Ha così deciso di passare ad un rimedio successivo, cioè Arsenicum Album.

Quello che vorrei chiederle è:
Mi corregga se sbaglio, ma mi sembra di aver capito che in omeopatia può essere pratica comune somministrare un 'rimedio che segue' il precedetente quando se ne verificano le condizioni.
Se ciò è corretto qual'è lo scopo di questa pratica? Ed in che relazione sono Calcarea C. e Arsenicum Album?

Grazie in anticipo e saluti

[Dr.Ascani]

Il simillimum varia nel tempo perchè cambiamo come persone. Tutto qua. Non esistono linee guida che indichino che un rimedio debba seguirne un altro a prescindere.

Saluti

[Ziqqurat]

Il simillimum varia nel tempo perchè cambiamo come persone. Tutto qua. Non esistono linee guida che indichino che un rimedio debba seguirne un altro a prescindere.

Saluti

La ringrazio della risposta però mi sorge un dubbio... suppongo che il cambiamento, anche se di fatto verificatosi in pochi mesi, possa essere indotto, o comunque coadiuvato, da una cura omeopatica. A questo punto non essendo ancora concluso il percorso di guarigione si passa al nuovo simillimum che svilupperà così la sua azione portando alla guarigione o magari innescando/favorendo un nuovo cambiamento a sua volta facendo così procedere il processo, mi passi il termine, per tappe successive. Corretto??

In relazione a ciò, se l'omeopata mi dice -le prescrivo un rimedio che segue il precedente- significa che c'è un qualche legame fra il rimedio che è venuto prima ed il successivo? E' il caso della prescrizione di -un rimedio che segue bene- oppure ho totalmente confuso la cosa?

Grazie

[Dr.Ascani]

Il legame può essere nel tropismo che hanno in comune i due rimedi e, dove non arriva ad agire uno, arriva l'altro. In questo caso hanno un azione complementare che può migliorare il percorso verso la guarigione.

[flo]

Ho letto oggi quello che hai scritto sulle tappe... come al solito hai centrato l'argomento.Tuttavia L'omeopata che seguo usa un'altra terminologia...parla di "livelli", quelli di cui ti ho parlato in precedenza (non si riferiscono alle potenze come tu asserivi seppur nel dubbio).
I livelli sono passaggi come fare una scala che sale verso l'alto, ogni scalino che hai fatto superi un livello: ...per farla semplice sei salito di livello alla Super Mario Bros!
Ma quello che non gli ho chiesto ancora è:
... Cosa troveremo sopra la scala?... pace, armonia, ...libertà?

Mi piacerebbe, come al solito, avere il parere prezioso del Dott. Ascani che ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Flo

[Dr.Ascani]

Ho letto oggi quello che hai scritto sulle tappe... come al solito hai centrato l'argomento.Tuttavia L'omeopata che seguo usa un'altra terminologia...parla di "livelli", quelli di cui ti ho parlato in precedenza (non si riferiscono alle potenze come tu asserivi seppur nel dubbio).
I livelli sono passaggi come fare una scala che sale verso l'alto, ogni scalino che hai fatto superi un livello: ...per farla semplice sei salito di livello alla Super Mario Bros!
Ma quello che non gli ho chiesto ancora è:
... Cosa troveremo sopra la scala?... pace, armonia, ...libertà?

La formula ottimale per mantenere il nostro organismo in salute nel tempo “…in modo che il nostro intelletto si possa servire liberamente di questo strumento sano e vitale, per gli scopi superiori della nostra esistenza”. (Hahnemann, Organon, par. 9)

[Ziqqurat]

Buongiorno,
e grazie ad entrambi per le risposte. In particolare quanto espresso da Hahnemann è intrigante, per quanto suoni come un 'vecchio' concetto olistico noto da secoli costituisce per me la chiave di ciò che l'omeopatia offre. Per mio conto posso affermare che sto realmente provando su di me gli effetti di una maturazione che avviene passo dopo passo, dose dopo dose. Sotto l'azione del rimedio realmente sento modificare il mio stato mentale, sono portato a ripensare ad alcuni miei atteggiamenti limitanti, maturando così anche nel senso di colpa che provo verso me stesso e regalandomi un nuovo senso di accettazione, una minore severità, una nuova consapevolezza che modifica in modo permamente il mio modo di agire, la mia propositività ed anche la mia soddisfazione rispetto alle cose semplici della vita. L'omeopatia mi sta donando un nuovo livello di ascolto del mio corpo, di me stesso e posso affermare che mi ha di fatto mostrato chiaramente quando e dove è nato il problema che mi ha portato a servirmene. Adesso passo dopo passo, dose dopo dose, le cose vanno meglio, mi sento più in forma, più ottimista, malgrado senta che ancora ho della strada da fare e che il percorso sia tutt'altro che facile. Sarei potuto scappare, perchè per come la vedo io di questo si sarebbe trattato, da un problema psicologico, soffocandone i sintomi ancora più nel profondo. Non biasimo nè critico chi lo fa, ma ho preferito cogliere quello che da un azzardo si è trasformato nell'opportunità di riscoprire un modo migliore di vivere la mia esistenza, per me, per la mia famiglia, per gli altri... come qualcuno ha detto - chi prova può anche perdere, ma chi non prova ha già perso-. Forse sono stato troppo 'poetico', forse non tutti sperimentano questo dall'omeopatia, ma mi piacerebbe avere il parere del Dr. Ascani in merito ed anche il tuo FLO.

Saluti

[Dr.Ascani]

Buongiorno,
e grazie ad entrambi per le risposte. In particolare quanto espresso da Hahnemann è intrigante, per quanto suoni come un 'vecchio' concetto olistico noto da secoli costituisce per me la chiave di ciò che l'omeopatia offre. Per mio conto posso affermare che sto realmente provando su di me gli effetti di una maturazione che avviene passo dopo passo, dose dopo dose. Sotto l'azione del rimedio realmente sento modificare il mio stato mentale, sono portato a ripensare ad alcuni miei atteggiamenti limitanti, maturando così anche nel senso di colpa che provo verso me stesso e regalandomi un nuovo senso di accettazione, una minore severità, una nuova consapevolezza che modifica in modo permamente il mio modo di agire, la mia propositività ed anche la mia soddisfazione rispetto alle cose semplici della vita. L'omeopatia mi sta donando un nuovo livello di ascolto del mio corpo, di me stesso e posso affermare che mi ha di fatto mostrato chiaramente quando e dove è nato il problema che mi ha portato a servirmene. Adesso passo dopo passo, dose dopo dose, le cose vanno meglio, mi sento più in forma, più ottimista, malgrado senta che ancora ho della strada da fare e che il percorso sia tutt'altro che facile. Sarei potuto scappare, perchè per come la vedo io di questo si sarebbe trattato, da un problema psicologico, soffocandone i sintomi ancora più nel profondo. Non biasimo nè critico chi lo fa, ma ho preferito cogliere quello che da un azzardo si è trasformato nell'opportunità di riscoprire un modo migliore di vivere la mia esistenza, per me, per la mia famiglia, per gli altri... come qualcuno ha detto - chi prova può anche perdere, ma chi non prova ha già perso-. Forse sono stato troppo 'poetico', forse non tutti sperimentano questo dall'omeopatia, ma mi piacerebbe avere il parere del Dr. Ascani in merito ed anche il tuo FLO.

Saluti

Molti pazienti sperimentano proprio quanto da lei scritto. Soprattutto aumenta la propria consapevolezza e questo è un passo fondamentale verso uno stato di salute superiore.