Gelsemium in dosi ultralow influenza l'espressione dei geni cellulari
di Simonetta Bernardini
La tecnica di indagine del DNA microarray rappresenta un moderno filone di ricerca per verificare l'azione dei medicinali omeopatici che si è sviluppato dal 2008 ad oggi. Essa permette di evidenziare le modificazioni indotte da xenobiotici su geni cellulari offrendo una conferma incontrovertibile di una azione farmacologica di diluizioni estreme degli stessi quando l'azione è confrontata verso placebo (diluizioni dinamizzate o non di etanolo, veicolo abituale in cui vengono sciolti i medicinali omeopatici). L'azione sui geni cellulari è oramai dimostrata anche per xenobiotici definibili come medicinali omeopatici sia non dinamizzati (Cuprum metallicum: Bigalli et al, Chem Biol Interactions, 2010) sia dinamizzati (Apis mellifica: Bigalli et al., Homeopathy, 2014) a concentrazioni molecolari, cioè inferiori al numero di Avogadro.
Tuttavia, le ricerche negli ultimi tempi si sono estese anche all'azione sui geni di diluizioni ultralow, come il recente lavoro di Paolo Bellavite, nel quale si è valutato l'azione di Gelsemium sempervirens a diluizioni 2-5CH e 9-30CH su geni di cellule di neuroblastoma in coltura per confronto con diluizioni dinamizzate di etanolo anch'esse comprese tra 2CH e 30CH. Oltre a valutare l'espressione dei geni si è provveduto anche alla loro identificazione mediante Rt-PCR. Le cellule sono state incubate con le diluizioni di Gelsemium o del veicolo di controllo (etanolo) per 24 ore. Su 45033 geni indagati Gelsemium 2CH promuove una sottoespressione di 49 geni e una sovraespressione di 7 geni. La prevalenza di geni sottoespressi è coerente con l'azione evidenziata nei sistemi biologici, dove Gelsemium dimostra la sua capacità di ridurre lo stato di eccitazione dei topi in più diluzioni (Bellavite et al., Evidence-Based CAM, 2012). Il recente lavoro di Bellavite evidenzia come alte diluizioni (9CH) e diluizioni ultralow (30CH) del medicinale omeopatico siano in grado di influenzare, sia al limite del numero di Avogadro, sia oltre lo stesso, il comportamento di decine di geni cellulari.
Fonte:
BMC Compl Alt Med, 2014, 14, (104)
http://www.siomi.it/apps/pubblicazioni.php?id=1354
tratto da: Omeopatia33, 8 maggio 2014 - Anno 9, Numero 9