Pubblicato uno studio scientifico che dimostra l'efficacia del rimedio omeopatico ArnicaUn team di ricercatori (tra cui il
prof. Paolo Bellavite) ha pubblicato in data 10 novembre su
PLOS one un articolo in cui diverse diluizioni centesimali dinamizzate di
Arnica montana venivano sperimentate su un modello in vitro.
Da tempo sono note le proprietà anti-infiammatorie dell'arnica così come la sua azione di riparazione tessutale dopo un trauma, escoriazioni o altri danni ai tessuti, ma il suo meccanismo d'azione cellulare e molecolare non è ancora perfettamente noto. Sappiamo che i
lattoni sesquiterpenici (i principali costituenti attivi dell'arnica)
esercitano complessivamente un'azione inibitoria su NF-kB, un fattore di trascrizione nucleare, che può spiegare l'effetto antiinfiammatorio della pianta, ma non le altre proprietà.
Le diluizioni centesimali dinamizzate testate su una cultura di cellule in vitro hanno evidenziato che, la soluzione 2c, è stata in grado di produrre 20 cambiamenti nell'espressione di alcuni geni, risultante in una stimolazione di produzione di matrice extracellulare (statisticamente significativa l'aumento di produzione di fibronectina). Gli stessi cambiamenti genetici si sono verificati anche con le altre diluizioni, sebbene con un effetto complessivo minore. La diluizione 2c è stata testata anche in uno "scratch model" di chiusura della ferita, e si è visto come sia in grado di accelerare la mobilità dei macrofagi derivanti dal midollo spinale.I risultati di questo lavoro, presi nel loro complesso, forniscono dunque nuove informazioni circa l'azione di Arnica montana nella cicatrizzazione e riparazione tessutale, e identificano un nuovo possibile target terapeutico nella regolazione della matrice extracellulare da parte dei macrofagi.
Fonte:
Marzotto M, Bonafini C, Olioso D, Baruzzi A, Bettinetti L, Di Leva F, et al. (2016) Arnica montana Stimulates Extracellular Matrix Gene Expression in a Macrophage Cell Line Differentiated to Wound-Healing Phenotype. PLoS ONE 11(11): e0166340. doi:10.1371/journal.pone.0166340
Tratto da:
http://www.informasalus.it/it/articoli/ ... arnica.phpArnica montana Stimulates Extracellular Matrix Gene Expression in a Macrophage Cell Line Differentiated to Wound-Healing Phenotype.Abstract
Arnica montana (Arnica m.) is used for its purported anti-inflammatory and tissue healing actions after trauma, bruises, or tissue injuries, but its cellular and molecular mechanisms are largely unknown. This work tested Arnica m. effects on gene expression using an in vitro model of macrophages polarized towards a "wound-healing" phenotype. The monocyte-macrophage human THP-1 cell line was cultured and differentiated with phorbol-myristate acetate and Interleukin-4, then exposed for 24h to Arnica m. centesimal (c) dilutions 2c, 3c, 5c, 9c, 15c or Control. Total RNA was isolated and cDNA libraries were sequenced with a NextSeq500 sequencer. Genes with significantly positive (up-regulated) or negative (down-regulated) fold changes were defined as differentially expressed genes (DEGs). A total of 20 DEGs were identified in Arnica m. 2c treated cells. Of these, 7 genes were up-regulated and 13 were down-regulated. The most significantly up-regulated function concerned 4 genes with a conserved site of epidermal growth factor-like region (p<0.001) and three genes of proteinaceous extracellular matrix, including heparin sulphate proteoglycan 2 (HSPG2), fibrillin 2 (FBN2), and fibronectin (FN1) (p<0.01). Protein assay confirmed a statistically significant increase of fibronectin production (p<0.05). The down-regulated transcripts derived from mitochondrial genes coding for some components of electron transport chain. The same groups of genes were also regulated by increasing dilutions of Arnica m. (3c, 5c, 9c, 15c), although with a lower effect size. We further tested the healing potential of Arnica m. 2c in a scratch model of wound closure based on the motility of bone marrow-derived macrophages and found evidence of an accelerating effect on cell migration in this system. The results of this work, taken together, provide new insights into the action of Arnica m. in tissue healing and repair, and identify extracellular matrix regulation by macrophages as a therapeutic target.
Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27832158Arnica omeopatica efficacia dimostrata scientificamente in un articolo ufficiale.Vorrei condividere e rendere fruibili a tutti le informazioni contenute in
Pub Med sulla dimostrazione di efficacia dell’omeopatia. Pub Med è una banca dati gratuita e online. Raccoglie circa 16 milioni di citazioni di articoli scientifici, di ambito biomedico o di scienze affini, dal 1950 ad oggi. Il valore scientifico delle informazioni è garantito dalla selezione umana dei contenuti condotta da qualificati comitati scientifici. Quindi quando un articolo scientifico è pubblicato su Pub Med la sua validità è riconosciuta a livello mondiale.
Arnica omeopatica qualche chiarimentoL’arnica omeopatica è uno dei medicinali più conosciuti ed usati. Alcuni
ricercatori italiani dell’Università di Verona e dell’Università di Milano-Bicocca hanno provato a dimostrare la sua efficacia in laboratorio applicando il metodo scientifico.
Questi ricercatori hanno voluto capire il meccanismo che spinge le ferite a guarire più velocemente in presenza di Arnica omeopatica.
Quindi hanno preso una coltura di macrofagi, cioè hanno preso un particolare tipo di globuli bianchi coltivati in laboratorio. Li hanno trattati con Arnica a diverse diluizioni omeopatiche per 24 ore. Hanno notato che
le ferite guariscono più velocemente in presenza di arnica omeopatica. Questo accade perchè i macrofagi arrivano sul posto più velocemente. Sostanze che mantengono pulita la ferita (tipo fibronectina) e che facilitano l’arrivo del sangue (eparina) vengono prodotte in modo maggiore. Quindi l’arnica omeopatica funziona agendo sull’epigenetica e non sui geni della cellula.Cercherò ora di spiegare in modo semplice questo concetto perchè penso che sia importante far circolare le informazioni.
Prendiamo ad esempio una catena di montaggio per produrre un’automobile. La “genetica” della catena ci dice quale tipo di automobile sarà prodotta, utilitaria o suv. L’”epigenetica” ci dice invece quale cilindrata avrà, quale assetto o quale tipo di alimentazione.
Se la mia fabbrica produce Panda posso decidere, a seconda delle esigenze di mercato, se produrla a diesel o a benzina, 4×4 o in assetto sportivo. Non potrò invece mai ottenere una Ferrari perchè ha una “genetica” diversa.
Tornando all’esperimento descritto, abbiamo una zona terremotata (ferita) e dobbiamo inviare soccorsi. Attraverso le informazioni (arnica omeopatica) che arrivano in azienda la catena di montaggio prepara automobili 4×4 per poter raggiungere meglio la zona. E le prepara con alimentazione diesel perchè più adatte a fare molti km con un pieno. Quando l’emergenza finisce (24h) la catena di montaggio ritorna a produrre un tutte le varianti di Panda a seconda del piano aziendale.
Di seguito troverete la traduzione dell’abstract dell’articolo e il link per poter visionare l’articolo per intero da Pub Med.
Arnica montana stimola l’espressione genica a matrice extracellulare nella linea cellulare di un macrofago differenziato in fenotipo cicatrizzante.
Arnica montana (Arnica m.) è utilizzata per i suoi affermati effetti antinfiammatori e riparatori dei tessuti dopo traumi, ematomi o ferite, ma i suoi meccanismi cellulari e molecolari sono largamente sconosciuti.
Questo lavoro ha testato gli effetti dell’Arnica m. sull’espressione genica, utilizzando un modello in vitro di macrofagi polarizzati verso un fenotipo “cicatrizzante”.
La linea cellulare THP-1 umana del macrofago monocita è stata messa in coltura e differenziata con phorbol-myristate acetate e Interleukin-4, poi esposta per 24 ore ad Arnica m. centesimale (c) diluzioni 2c, 3c, 5c, 9c, 15c o Control.
L’RNA totale è stato isolato e le librerie di cDNA sono state sequenziate con un sequenziatore NextSeq500.
I geni con fold change significativamente positivi (sovraregolati) o negativi (sottoregolati) sono stati definiti “geni diversamente espressi” (DEGs).
Nelle cellule trattate con Arnica m. 2c sono stati individuati in totale 20 DEGs. Di questi, 7 geni erano sovraregolati e 13 geni erano sottoregolati.
La più significativa funzione di sovraregolazione è stata osservata su 4 geni che hanno conservato una zona simile al fattore di crescita dell’epidermide (p<0.001) e 3 geni di matrice extracellulare proteinacea, inclusi heparin sulphate proteoglycan 2 (HSPG2), fibrillina 2 (FBN2) e fibronectina (FN1) (p<0.01).
L’esame delle proteine ha confermato un incremento statisticamente significativo della produzione di fibronectina (p<0.05).
Le trascrizioni sottoregolate derivavano da geni mitocondriali che codificavano alcuni componenti della catena di trasporto degli elettroni.
Gli stessi gruppi di geni sono stati anche regolati incrementando le diluzioni di Arnica m. (3c, 5c, 9c, 15c), anche se con effetti di minore entità.
Abbiamo testato ulteriormente il potenziale di guarigione di Arnica m. 2c in un modello di chiusura delle ferite basato sulla motilità di macrofagi derivati dal midollo, e trovato evidenza di un effetto di accelerazione della migrazione cellulare in questo sistema.
I risultati di questo lavoro, considerati nel loro insieme, forniscono nuove intuizioni sull’azione guaritiva e riparatoria dei tessuti di Arnica m., e individuano nella -regolazione a matrice extracellulare da parte di macrofagi- un obiettivo terapeutico.
Fonte:
http://lacuranaturale.com/arnica-omeopatica/