come individuare un buon omeopata unicista ?

Forum dedicato all'Omeopatia con possbilità di ricevere consulti medici sulla Medicina Omeopatica. Risponde il Dott. Tancredi Ascani, medico omeopata unicista.

come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi white il gio ago 27, 2009 2:21 pm

Gentile dottore,

le espongo un caso reale. Un mio conoscente si è recato presso due omeopati unicisti. Uno scelto da lui, uno consigliato da un'amica della moglie. Per varie ragioni, principalmente il fatto che non è molto convinto dell'omeopatia, ha preferito fare entrambe le visite.

E' da Luglio che ha due prescrizioni alquanto diverse (Thuja e Lycopodium) ma non ha ancora deciso di quale medico fidarsi. Cosa posso consigliargli di fare?

Io potrei spulciare la materia medica online e dirgli quale dei due mi sembra più adatto a lui, e allora consigliargli di seguire quel medico ed abbandonare l'altro, ma in questo modo giudicherei il rimedio, non la capacità del medico.

Ha qualche consiglio?
white
 

Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Dr.Ascani il gio ago 27, 2009 3:55 pm

Dopo aver constatato che il medico faccia veramente delle prescrizioni omeopatiche uniciste (prescriva cioè, solo un rimedio unitario di base e al massimo un altro rimedio per le situazioni acute) è bene assicurarsi che abbia frequentato una scuola di omeopatia accreditata della durata di almeno 3 anni e che sia iscritto all' "Albo dei Medici chirurghi nel Registro dei Medici che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Omeopatia". Queste cose gli si possono chiedere anche prima di fissare un appuntamento, per via telefonica (per approfondimenti: http://www.omeosan.it/faq.html#1).

Per capire se è un medico valido si dovrebbe anche sentire il parere di altri pazienti (non uno ma diversi, può capitare sempre il caso eccezionale che non si è trovato bene mentre la stragrande maggioranza si, o viceversa) che si sono curati da lui e la loro esperienza.

Un valido medico omeopata deve saper ascoltare il paziente, dedicargli tutto il tempo necessario (in genere dai 30 ai 60 minuti almeno), visitarlo eseguendo anche l'esame obiettivo (auscultazione polmoni, misurazione pressione ecc.), fornirgli assistenza medica telefonica "continua" tra un controllo e l'altro e non deve ingannare il paziente con frasi del tipo: "se non ha risultati è perchè l'omeopatia è lenta, deve aspettare qualche mese" (quando in realtà è quasi sempre la cura prescritta ad essere sbagliata).
Altra cosa che vi deve far fortemente dubitare, è il medico che al minimo accenno di gravità della situazione consiglia di rivolgersi al farmaco, dimostrando subito scarsa preparazione e insicurezza in ciò che fa. Un medico omeopata serio dovrebbe nutrire forti perplessità in merito alla pratica vaccinale di massa (soprattutto nei Paesi con un buon tenore di vita come quelli occidentali), consapevole che le vaccinazioni sono farmaci e quindi possono dare importanti effetti collaterali (secondo il "primum non nocere" ippocratico un medico non dovrebbe mai prescrivere cure che mettano in pericolo la salute di una persona, soprattutto quando questa è "sana") e che le cure omeopatiche hanno un effetto ben superiore nel preservare l'equilibrio psicofisico della persona.

Diffidate di chi mischia le cure omeopatiche con mille altre cose (agopuntura, fiori di Bach, fitoterapia, omotossicologia ecc.) e anche da chi prescrive tanti rimedi omeopatici contemporaneamente. Questi non faranno altro che confondere e spesso peggiorare la situazione clinica del paziente, aumentando lo stato di disordine dell'organismo. Le cure migliori sono quelle più semplici e più facili (ed economiche) da seguire quindi, UN SOLO rimedio strettamente individualizzato sui sintomi del paziente.

Non fatevi ingannare poi da atteggiamenti di superiorità o altezzosità, da medici che senza neanche visitarvi approfonditamente vi prescrivono la cura con tutta sicurezza. Il medico omeopata ha un compito estremamente complesso: in un'ora deve capire profondamente il paziente che ha di fronte e trovargli una cura adatta individualizzandola tra migliaia possibili. Egli quindi, durante il colloquio, potrà consultare testi di omeopatia e programmi al computer che lo aiuteranno nel suo compito. Non giudicate questo comportamento come quello di un medico dilettante o impreparato, è vero il contrario, vuol dire che egli, prima di arrivare ad una prescrizione, vuole essere il più sicuro possibile e nessuna persona al mondo potrebbe ricordare a memoria tutti i sintomi di tutti i rimedi omeopatici. Consultare il computer o i testi di omeopatia durante la visita è non solo auspicabile ma doveroso.

Attenzione inoltre a chi pratica omeopatia come alternativa alla sua specializzazione (pediatria, cardiologia, ginecologia ecc.). Tranne rare eccezioni, per esperienza posso dire che questi sono i medici che in genere fanno le peggiori prescrizioni omeopatiche,non avendo tempo né di approfondire l'omeopatia né di seguire adeguatamente i loro pazienti, impegnati come sono su più fronti. Avere una specializzazione tradizionale, per chi pratica omeopatia, può essere inoltre fuorviante, spingendo a perdere di vista l'unita della persona: il "ginecologo omeopata", il "pediatra omeopata", il "cardiologo omeopata" sono figure che non esistono. L'omeopata si occupa della persona nella sua totalità, in qualsiasi condizione clinica (sarà l'omeopata poi a demandare al chirurgo o ad altri specialisti nel caso ve ne fosse la necessità) e deve trattare persone di qualsiasi età.

Ultimo aspetto, non meno importante, è l'impressione del paziente. Siete anche voi, con la vostra intelligenza, la vostra preparazione e il vostro intuito, a dover capire se il medico che avete di fronte è una persona di cui vi potete fidare, se vi sentite a vostro agio con lui, se vi sa ascoltare, se vi infonde sicurezza, fiducia, ottimismo e benessere al solo sentirlo parlare o al solo trovarvi in sua presenza. Importantissimo, ripeto, l'assistenza necessaria, telefonica e/o via email, anche al di fuori della visita diretta.
Tra voi e lui deve circolare un'energia positiva che non deve limitarsi al solo fine di far scomparire dei sintomi bensì, ad avviare un benefico percorso personale evolutivo, affinchè possiate godere di una vita sana e gioiosa, e conseguire gli scopi superiori della vostra esistenza.
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Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi white il gio ago 27, 2009 6:53 pm

Grazie, è un ottima risposta, gliela farò leggere, anche se sinceramente credo che alla fine sceglierà l'omeopata che si è trovato da solo (uomo) rispetto a quello dell'amica della moglie (donna).

Mi ha colpito quando ha fatto riferimento a fidarsi totalmente dell'omeopatia. C'è stato un momento nella sua vita o carriera in cui ha capito che poteva fidarsi ciecamente dei rimedi unicisti?
white
 

Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Dr.Ascani il gio ago 27, 2009 7:04 pm

white ha scritto:Mi ha colpito quando ha fatto riferimento a fidarsi totalmente dell'omeopatia. C'è stato un momento nella sua vita o carriera in cui ha capito che poteva fidarsi ciecamente dei rimedi unicisti?


Studiando l'Organon, le esperienze e il pensiero di Hahnemann e di tanti altri grandi omeopati della storia, è venuta presto la consapevolezza che Dio ci ha fornito la cura delle malattie attraverso i prodotti della Natura e che queste sostanze devono essere intorno a noi, facilmente reperibili.
E basta una sola sostanza, pura, per ricreare (e quindi curare, secondo la Legge dei Simili) ogni quadro clinico presente nell'uomo.
Dott. Tancredi Ascani
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Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Karenina il mar gen 22, 2013 6:35 pm

Gentile Dottore, spero di scrivere nel posto giusto per chiederle un parere per noi dirimente in relazione alla scelta dell’omeopata unicista per la nostra famiglia in particolare per il piccolo di circa 2 anni. Premetto che abbiamo già affrontato in passato la questione del confronto tra unicista, complessista ed omotossicologia anche su forum dedicati al tema vaccinale, dove i Suoi interventi sono stati determinanti nel capire quale fosse la unica via omeopatica cioè quella hahnemanniana. Tuttavia, dopo aver molto vagato (e speso..) tra vari “omeopati” di tutti i tipi ( davvero tutti), non appena abbiamo deciso di affidarci finalmente ad un unicista, ci si è liberato un posto dall’unicista sul quale avevamo puntato in origine molto tempo fa: temendo di avere rimpianti in futuro siamo stati da lui per me e il bimbo, ma questa ennesima visita ci ha mandati in confusione e stiamo impazzendo, dobbiamo riporre la fiducia in uno e seguire con lui.
Non posso esporle tutti i nostri sintomi, ma in sintesi nostro figlio è nato da un percorso molto difficile e doloroso, soprattutto per me. In seguito ad un ricovero nel quale ho perso la possibilità di vita per la quale lottavo a causa di medici senza etica né cuore, il mio trauma si è sommato ad una vulnerabilità emotiva già presente, anche a causa di frustrazioni personali, mentre il bimbo, la cui energia è rimasta in un certo senso “ferma” per qualche tempo, ha una irrequietezza che lo porta ad avere scarso senso del pericolo, moltissimi traumi (soprattutto cranici, con alcuni accessi al PS..) e ad essere di difficile talvolta davvero impossibile con scatti di collera e reazioni eccessive (per un ‘no’ o anche solo se non immediatamente compreso ed esaudito il suo desiderio, si lancia sdraiato a terra anche in strada agitando gli arti convulsamente oppure solo piangendo contorcendosi, la scenata spesso va avanti sia se lo si cerca di prendere in braccio o se al contrario lo si ignora), i pasti sono una vera tortura (sta seduto pochissimo, spesso lancia il piatto se non è di suo gradimento o se non gli si dà quel che vuole, il problema sembrava leggermente migliorato ma ora è tornato).

Ora, posto che entrambi i medici hanno condotto un colloquio piuttosto esaustivo, la questione che ci aveva sempre deluso in pressoché tutti quelli consultati era innanzitutto la non chiara posizione vaccinale (il primo sosteneva che non era poi così grave mentre il secondo non ci è parso così convintamente contro, noi abbiamo già fatto il nostro iter tuttavia vorremmo essere sostenuti in questa scelta negli anni a venire). Anche la scarsa importanza data all’intossicazione cronica da metalli, ad un’alimentazione prevalentemente bio, alla riduzione dei latticini (cfr il paradosso del calcio) ed alla scelta ecologica a tutto tondo per quanto possibile anche nei detersivi e nella cosmesi, queste erano e sono istanze che portiamo avanti da soli.
Diluizioni e rimedio base: il primo medico usa potenze ‘korsakoviane’ (mk, xmk) in particolare dopo aver provato per una decina di gg una Chamomilla m k col bimbo, visto l’effetto nullo ha consigliato X mk per avere effetti più psichici per qualche giorno, cosa che pareva aver avuto qualche effetto (anche se con bambini di questa età è difficile capire e i cambi evolutivi sono improvvisi), ma il secondo medico ha spalancato gli occhi e ci ha fatto intuire che si tratta di diluizioni troppo alte, dandoci invece Medorrinum M-k (usando un bicchiere e quello che ho letto essere il metodo plus): sono così spaventose le diluizioni XMK (che pare appartengano a scuole diverse, come fa un paziente a sapere quale sia la ‘scuola unicista migliore’? il timore è quello di fare danni..tant’è che ha raccomandato di aspettare un bel po’ per non sovraccaricare dall’ultima volta che ha preso x mk,) ed è così necessario usare queste 10 succussioni casalinghe ogni volta per i 5gg di cura?), infine ho letto qualcosa dei sintomi e non mi pare abbia a che fare con mio figlio, ora non dorme neppure più a pancia in giù ma di lato fetale. Questo secondo medico è parso anche contrariato dal fatto che il primo abbia concesso l’uso, nello stesso giorno, di Belladonna x mk e di Chamomilla x mk (il bimbo aveva avuto febbrina e irritabilità quasi certamente da dentizione): è così riprovevole? Sottolineo che anche il primo è omeopata classico, che rigetta tutte le varie omeopatie di cui sopra.

A me ha invece prescritto Ignatia Amara 30 L-M (sempre con il macchinoso metodo di travasare e agitare), ora la descrizione mi corrisponde ma forse andrebbe bene anche una diluizione più tradizionale o questa è bassa? inoltre è vera questa cosa che non si possono assumere i rimedi durante il ciclo tranne casi di acuto? Per quale ragione?
Questo aspetto importante della ricerca del rimedio diciamo costituzionale (almeno credo che sia questo il caso), non è stata fatta dal primo, se non solo ultimamente appunto con il bimbo, mentre a quanto pare per il secondo la cura va fatta ogni volta per quei pochi giorni che vengono indicati in ricetta (mentre se il bimbo è irrequieto, denti o non denti, io avevo dato alcune volte Chamomilla X mk in modo estemporaneo..): le dirò che non capisco più nulla di questo rimedio base o costituzionale né delle potenze.

Infine, la disponibilità: molti hanno detto che ‘vogliono avere una vita’ e non danno un cellulare ma solo due giorni per chiamare, credo invece un omeopata dovrebbe essere reperibile anche per le emergenze diciamo, quasi sempre. Ecco, il primo ha mostrato grandissima disponibilità al bisogno, il secondo un po’ meno ma ancora da verificare però condivide il compito con un collaboratore-segretario che risponde ai pazienti e con il quale ci siamo dovuti dividere anche il colloquio (per schede e ricette) più volte nello stesso appuntamento visti gli incastri con altri pazienti in attesa (questo secondo medico è molto richiesto a quantio pare) con qualche compromissione nel fluire dell’energia e dell’empatia per il paziente.. Il primo non ha previsto alcuna scadenza fissa nelle visite il secondo sì, scadenze pare obbligate circa 3 volte l’anno per tutti.

Speriamo moltissimo nel suo parere, che stimiamo davvero tanto, per aiutarci ad uscire da questo angoscioso pantano e affidarci finalmente ad un Medico Omeopata serio.
Karenina
 
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Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Dr.Ascani il mar gen 22, 2013 10:47 pm

Karenina ha scritto:Ora, posto che entrambi i medici hanno condotto un colloquio piuttosto esaustivo, la questione che ci aveva sempre deluso in pressoché tutti quelli consultati era innanzitutto la non chiara posizione vaccinale (il primo sosteneva che non era poi così grave mentre il secondo non ci è parso così convintamente contro, noi abbiamo già fatto il nostro iter tuttavia vorremmo essere sostenuti in questa scelta negli anni a venire). Anche la scarsa importanza data all’intossicazione cronica da metalli, ad un’alimentazione prevalentemente bio, alla riduzione dei latticini (cfr il paradosso del calcio) ed alla scelta ecologica a tutto tondo per quanto possibile anche nei detersivi e nella cosmesi, queste erano e sono istanze che portiamo avanti da soli.


Purtroppo questi sono temi che riguardano la sensibilità e la preparazione del singolo medico, non l'omeopatia (anche se ritengo un controsenso che un medico omeopata non sia critico verso le vaccinazioni di massa). Fate bene voi a informarvi e a decidere anche secondo la vostra coscienza cosa può esser meglio per vostro figlio.

Karenina ha scritto:
Diluizioni e rimedio base: il primo medico usa potenze ‘korsakoviane’ (mk, xmk) in particolare dopo aver provato per una decina di gg una Chamomilla m k col bimbo, visto l’effetto nullo ha consigliato X mk per avere effetti più psichici per qualche giorno, cosa che pareva aver avuto qualche effetto (anche se con bambini di questa età è difficile capire e i cambi evolutivi sono improvvisi), ma il secondo medico ha spalancato gli occhi e ci ha fatto intuire che si tratta di diluizioni troppo alte, dandoci invece Medorrinum M-k (usando un bicchiere e quello che ho letto essere il metodo plus): sono così spaventose le diluizioni XMK (che pare appartengano a scuole diverse, come fa un paziente a sapere quale sia la ‘scuola unicista migliore’? il timore è quello di fare danni..tant’è che ha raccomandato di aspettare un bel po’ per non sovraccaricare dall’ultima volta che ha preso x mk,) ed è così necessario usare queste 10 succussioni casalinghe ogni volta per i 5gg di cura?), infine ho letto qualcosa dei sintomi e non mi pare abbia a che fare con mio figlio, ora non dorme neppure più a pancia in giù ma di lato fetale. Questo secondo medico è parso anche contrariato dal fatto che il primo abbia concesso l’uso, nello stesso giorno, di Belladonna x mk e di Chamomilla x mk (il bimbo aveva avuto febbrina e irritabilità quasi certamente da dentizione): è così riprovevole? Sottolineo che anche il primo è omeopata classico, che rigetta tutte le varie omeopatie di cui sopra.


Non c'è nulla di male ad usare la XMK in bambini piccoli e neanche due rimedi a questa potenza nello stesso giorno, l'importante è che non vengano dati contemporaneamente e se i sintomi li indicano.

Karenina ha scritto:
A me ha invece prescritto Ignatia Amara 30 L-M (sempre con il macchinoso metodo di travasare e agitare), ora la descrizione mi corrisponde ma forse andrebbe bene anche una diluizione più tradizionale o questa è bassa? inoltre è vera questa cosa che non si possono assumere i rimedi durante il ciclo tranne casi di acuto? Per quale ragione?


La 30 LM è una diluizione molto alta, adatta per una cura profonda. Il metodo plus non è necessario, è sufficiente agitare ogni volta il flacone per 3-4 volte, senza travasare nulla.

Karenina ha scritto:
Questo aspetto importante della ricerca del rimedio diciamo costituzionale (almeno credo che sia questo il caso), non è stata fatta dal primo, se non solo ultimamente appunto con il bimbo, mentre a quanto pare per il secondo la cura va fatta ogni volta per quei pochi giorni che vengono indicati in ricetta (mentre se il bimbo è irrequieto, denti o non denti, io avevo dato alcune volte Chamomilla X mk in modo estemporaneo..): le dirò che non capisco più nulla di questo rimedio base o costituzionale né delle potenze.


Ha fatto bene lei, va bene fare una cura profonda (che comunque andrebbe quasi sempre assunta ogni giorno per settimane o mesi, non per pochi giorni) ma all'occorrenza si può associare un rimedio per la situazione acuta, sospendendo la cura profonda finchè si assume il nuovo rimedio.

Karenina ha scritto:
Infine, la disponibilità: molti hanno detto che ‘vogliono avere una vita’ e non danno un cellulare ma solo due giorni per chiamare, credo invece un omeopata dovrebbe essere reperibile anche per le emergenze diciamo, quasi sempre. Ecco, il primo ha mostrato grandissima disponibilità al bisogno, il secondo un po’ meno ma ancora da verificare però condivide il compito con un collaboratore-segretario che risponde ai pazienti e con il quale ci siamo dovuti dividere anche il colloquio (per schede e ricette) più volte nello stesso appuntamento visti gli incastri con altri pazienti in attesa (questo secondo medico è molto richiesto a quantio pare) con qualche compromissione nel fluire dell’energia e dell’empatia per il paziente.. Il primo non ha previsto alcuna scadenza fissa nelle visite il secondo sì, scadenze pare obbligate circa 3 volte l’anno per tutti.


Io lascio ai miei pazienti sia il mio numero di cellulare che la mia email e loro sanno che possono chiamarmi o scrivermi quando vogliono, anche nei giorni festivi e senza limiti di orario.
Non delegherei mai i colloqui o i consulti con i miei pazienti a terze persone.
Non si può fissare una scadenza o una cadenza esatta delle visite o della durata della cura (nessuno è in grado di prevederlo), io in genere vedo i miei pazienti ogni due mesi circa e, a seconda di come evolve il caso e assecondando anche la volontà del paziente, si decide come proseguire, se è il caso di distanziare, ravvicinare o interrompere i controlli.

Cordiali saluti
Dott. Tancredi Ascani
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Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Karenina il mer gen 23, 2013 6:12 pm

La ringrazio moltissimo Dottore per la sua risposta gentile e rapida.
Mi perdoni se la interpello ancora su questo, ma il secondo medico, commentando tra sé le diluizioni del primo mi pare abbia citato Vitulkas, quindi potremmo dire che si tratti di approcci leggermente diversi ma ugualmente validi o proprio di scuole diverse? Quindi si può usare un rimedio xmk anche per diversi giorni senza per questo 'sovraccaricare'.

Invece cosa mi dice del Medorrinum per il bimbo, che non mi pare molto corrispondente e trattandosi di un 'nosode' e può essere molto forte rispetto a un rimedio? Non che Chamomilla sia totalmente adatto, ad esempio non si calma se preso in braccio ma anzi (in questo forse più CINA) e le reazioni di collera sono spesso spropositate (Staphysagria?), ma almeno ci sono un po' le caratteristiche di irrritabilità, vivacità, testardaggine estrema e spericolatezza (al netto dell'età che predispone ai 'capricci' un po' tutti i bimbi) tipiche del mio bambino.

Un'ultima cosa: uno dei due non usa il pc mentre l'altro lo consultava anche durante il colloquio. Da quel che ho capito, la questione della 'repertorizzazione' è fondamentale ed è impossibile che un cervello umano, per quanto di omeopata dotato di grande intuito e pratica, possa avere a mente tutti i quadri e i sintomi e i rimedi, ragion per cui è non solo lecito ma persino auspicabile che il buon omeopata umilmente ricorra a questi programmi che possono aiutare a confrontare i rimedi meglio del cartaceo piuttosto che fingere una sicurezza e onniscenza umanamente impossibili, è corretto questo ragionamento?

Grazie ancora per la sua disponibilità ...e buona serata.
Karenina
 
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Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Dr.Ascani il mer gen 23, 2013 11:56 pm

Karenina ha scritto:La ringrazio moltissimo Dottore per la sua risposta gentile e rapida.
Mi perdoni se la interpello ancora su questo, ma il secondo medico, commentando tra sé le diluizioni del primo mi pare abbia citato Vitulkas, quindi potremmo dire che si tratti di approcci leggermente diversi ma ugualmente validi o proprio di scuole diverse? Quindi si può usare un rimedio xmk anche per diversi giorni senza per questo 'sovraccaricare'.


Se il rimedio è giusto non c'è nessun sovraccarico.

Karenina ha scritto:Invece cosa mi dice del Medorrinum per il bimbo, che non mi pare molto corrispondente e trattandosi di un 'nosode' e può essere molto forte rispetto a un rimedio? Non che Chamomilla sia totalmente adatto, ad esempio non si calma se preso in braccio ma anzi (in questo forse più CINA) e le reazioni di collera sono spesso spropositate (Staphysagria?), ma almeno ci sono un po' le caratteristiche di irrritabilità, vivacità, testardaggine estrema e spericolatezza (al netto dell'età che predispone ai 'capricci' un po' tutti i bimbi) tipiche del mio bambino.


Non tentate mai di giudicare una prescrizione, i quadri dei rimedi che si trovano in giro sono solo sintesi delle sintesi. L'omeopatia applicata è un'altra cosa e non a caso per diventare bravi omeopati ci vogliono anni e anni di studi (e alcuni non lo diventeranno mai, comunque). L'unica cosa che il paziente deve osservare sono gli effetti dei rimedi prescritti e poi riferirlo al medico curante.

Karenina ha scritto:Un'ultima cosa: uno dei due non usa il pc mentre l'altro lo consultava anche durante il colloquio. Da quel che ho capito, la questione della 'repertorizzazione' è fondamentale ed è impossibile che un cervello umano, per quanto di omeopata dotato di grande intuito e pratica, possa avere a mente tutti i quadri e i sintomi e i rimedi, ragion per cui è non solo lecito ma persino auspicabile che il buon omeopata umilmente ricorra a questi programmi che possono aiutare a confrontare i rimedi meglio del cartaceo piuttosto che fingere una sicurezza e onniscenza umanamente impossibili, è corretto questo ragionamento?


Assolutamente si.

Saluti
Dott. Tancredi Ascani
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Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Karenina il gio gen 24, 2013 3:12 pm

Grazie davvero caro Dottore, per le sue risposte molto utili ad elaborare una decisione, insieme con tutti gli elementi di cui disponiamo, sulla miglior scelta possibile (l'ideale contemplerebbe anche le istanze di cui sopra, ma quelle sono ormai patrimonio nostro come genitori e come persone libere di scegliere, rinunciamo cioè a cercare nella nostra zona tutte queste caratteristiche in un medico).
Vorrei solo aggiungere che, sebbene nessun paziente possa sostituirsi al medico, i medici (allopatici) incontrati in questi anni (per altre questioni, tanto delicate quanto devastanti) erano persino irritati nel trovarsi di fronte pazienti informati sulle terapie che avrebbero dovuto subire, ma anche curiosi, legittimamente direi, di capire il perché di certe scelte. Da qui, oltre che dall'apprendere che dietro molte scelte altro non c'era che profitto e nessun prfilo etico, una cieca fiducia nella classe medica in generale si è trasformata in dubbio e desiderio di comprensione, per quanto possibile.
In omeopatia, avendo come obiettivo la persona e non la malattia, credo che una sana curiosità sia ancora più produttiva,
poiché il lavoro dell'omeopata può essere facilitato da un paziente collaborante e curioso di capire per poter affinare ulteriormente la scelta del rimedio, senza per questo sovvertire nulla. Certo è che alla base di tutto ci deve essere un rapporto di fiducia nella persona che ha accettato di prendersi cura del paziente e con questa si debba instaurare questo proficuo scambio. Motivo per il quale le avevo scritto e la ringrazio nuovamente per i suoi preziosi e puntuali riscontri.
Un saluto molto cordiale!
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Re: come individuare un buon omeopata unicista ?

Messaggiodi Dr.Ascani il ven gen 25, 2013 2:24 pm

Karenina ha scritto:Vorrei solo aggiungere che, sebbene nessun paziente possa sostituirsi al medico, i medici (allopatici) incontrati in questi anni (per altre questioni, tanto delicate quanto devastanti) erano persino irritati nel trovarsi di fronte pazienti informati sulle terapie che avrebbero dovuto subire, ma anche curiosi, legittimamente direi, di capire il perché di certe scelte. Da qui, oltre che dall'apprendere che dietro molte scelte altro non c'era che profitto e nessun profilo etico, una cieca fiducia nella classe medica in generale si è trasformata in dubbio e desiderio di comprensione, per quanto possibile.
In omeopatia, avendo come obiettivo la persona e non la malattia, credo che una sana curiosità sia ancora più produttiva,
poiché il lavoro dell'omeopata può essere facilitato da un paziente collaborante e curioso di capire per poter affinare ulteriormente la scelta del rimedio, senza per questo sovvertire nulla. Certo è che alla base di tutto ci deve essere un rapporto di fiducia nella persona che ha accettato di prendersi cura del paziente e con questa si debba instaurare questo proficuo scambio. Motivo per il quale le avevo scritto e la ringrazio nuovamente per i suoi preziosi e puntuali riscontri.
Un saluto molto cordiale!


Il paziente fa bene a informarsi su come funziona l'omeopatia in generale e sul fatto che gli sia stata prescritta una cura unicista, pluralista o complessista. E' invece inutile chiedere il perchè sia stato somministrato un particolare rimedio perchè i fattori che entrano in gioco nel determinare una prescrizione sono moltissimi e il medico non può di certo mettersi ad elencarli tutti (in medicina tradizionale sarebbe molto più semplice, fatta la diagnosi di malattia il farmaco somministrato è più o meno sempre quello). La cosa utile invece è informare il medico sugli effetti che si sono avuti assumendo quel particolare rimedio così da poter "affinare" sempre più le terapie.

Cordialmente
Dott. Tancredi Ascani
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