Dopo aver constatato che il medico faccia veramente delle prescrizioni omeopatiche uniciste (prescriva cioè, solo un rimedio unitario di base e al massimo un altro rimedio per le situazioni acute) è bene assicurarsi che abbia frequentato una scuola di omeopatia accreditata della durata di almeno 3 anni e che sia iscritto all' "Albo dei Medici chirurghi nel Registro dei Medici che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Omeopatia". Queste cose gli si possono chiedere anche prima di fissare un appuntamento, per via telefonica (per approfondimenti:
http://www.omeosan.it/faq.html#1).
Per capire se è un medico valido si dovrebbe anche sentire il parere di altri pazienti (non uno ma diversi, può capitare sempre il caso eccezionale che non si è trovato bene mentre la stragrande maggioranza si, o viceversa) che si sono curati da lui e la loro esperienza.
Un valido medico omeopata deve saper ascoltare il paziente, dedicargli tutto il tempo necessario (in genere dai 30 ai 60 minuti almeno), visitarlo eseguendo anche l'esame obiettivo (auscultazione polmoni, misurazione pressione ecc.), fornirgli assistenza medica telefonica "continua" tra un controllo e l'altro e non deve ingannare il paziente con frasi del tipo: "se non ha risultati è perchè l'omeopatia è lenta, deve aspettare qualche mese" (quando in realtà è quasi sempre la cura prescritta ad essere sbagliata).
Altra cosa che vi deve far fortemente dubitare, è il medico che al minimo accenno di gravità della situazione consiglia di rivolgersi al farmaco, dimostrando subito scarsa preparazione e insicurezza in ciò che fa. Un medico omeopata serio dovrebbe nutrire forti perplessità in merito alla pratica vaccinale di massa (soprattutto nei Paesi con un buon tenore di vita come quelli occidentali), consapevole che le vaccinazioni sono farmaci e quindi possono dare importanti effetti collaterali (secondo il "primum non nocere" ippocratico un medico non dovrebbe mai prescrivere cure che mettano in pericolo la salute di una persona, soprattutto quando questa è "sana") e che le cure omeopatiche hanno un effetto ben superiore nel preservare l'equilibrio psicofisico della persona.
Diffidate di chi mischia le cure omeopatiche con mille altre cose (agopuntura, fiori di Bach, fitoterapia, omotossicologia ecc.) e anche da chi prescrive tanti rimedi omeopatici contemporaneamente. Questi non faranno altro che confondere e spesso peggiorare la situazione clinica del paziente, aumentando lo stato di disordine dell'organismo. Le cure migliori sono quelle più semplici e più facili (ed economiche) da seguire quindi, UN SOLO rimedio strettamente individualizzato sui sintomi del paziente.
Non fatevi ingannare poi da atteggiamenti di superiorità o altezzosità, da medici che senza neanche visitarvi approfonditamente vi prescrivono la cura con tutta sicurezza. Il medico omeopata ha un compito estremamente complesso: in un'ora deve capire profondamente il paziente che ha di fronte e trovargli una cura adatta individualizzandola tra migliaia possibili. Egli quindi, durante il colloquio, potrà consultare testi di omeopatia e programmi al computer che lo aiuteranno nel suo compito. Non giudicate questo comportamento come quello di un medico dilettante o impreparato, è vero il contrario, vuol dire che egli, prima di arrivare ad una prescrizione, vuole essere il più sicuro possibile e nessuna persona al mondo potrebbe ricordare a memoria tutti i sintomi di tutti i rimedi omeopatici. Consultare il computer o i testi di omeopatia durante la visita è non solo auspicabile ma doveroso.
Attenzione inoltre a chi pratica omeopatia come alternativa alla sua specializzazione (pediatria, cardiologia, ginecologia ecc.). Tranne rare eccezioni, per esperienza posso dire che questi sono i medici che in genere fanno le peggiori prescrizioni omeopatiche,non avendo tempo né di approfondire l'omeopatia né di seguire adeguatamente i loro pazienti, impegnati come sono su più fronti. Avere una specializzazione tradizionale, per chi pratica omeopatia, può essere inoltre fuorviante, spingendo a perdere di vista l'unita della persona: il "ginecologo omeopata", il "pediatra omeopata", il "cardiologo omeopata" sono figure che non esistono. L'omeopata si occupa della persona nella sua totalità, in qualsiasi condizione clinica (sarà l'omeopata poi a demandare al chirurgo o ad altri specialisti nel caso ve ne fosse la necessità) e deve trattare persone di qualsiasi età.
Ultimo aspetto, non meno importante, è l'impressione del paziente. Siete anche voi, con la vostra intelligenza, la vostra preparazione e il vostro intuito, a dover capire se il medico che avete di fronte è una persona di cui vi potete fidare, se vi sentite a vostro agio con lui, se vi sa ascoltare, se vi infonde sicurezza, fiducia, ottimismo e benessere al solo sentirlo parlare o al solo trovarvi in sua presenza. Importantissimo, ripeto, l'assistenza necessaria, telefonica e/o via email, anche al di fuori della visita diretta.
Tra voi e lui deve circolare un'energia positiva che non deve limitarsi al solo fine di far scomparire dei sintomi bensì, ad avviare un benefico percorso personale evolutivo, affinchè possiate godere di una vita sana e gioiosa, e conseguire gli scopi superiori della vostra esistenza.
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica