Buongiorno Dottor Ascani,
vorrei un suo parere in merito al concetto di Simillimum.
le racconto brevemente quanto accaduto alla visita di controllo.
Il mio omeopata pondera moltissimo la scelta di rimedio e diluizione e questavolta ha aggiunto un dettaglio interessante proprio rispetto alla sua scelta: - Ripetiamo l'ultimo rimedio alla 1000CH, poi visto l'andamento nei prossimi due mesi valuteremo se tornare ad un rimedio costituzionale perchè vedo che c'ancora del lavoro da fare soprattutto in virtù del crimine che a subito- (si riferiva a vaccinazioni/tonsillectomia).
- Quind il mio rimedio attuale e il mio Simillimum del momento o non lo è affatto?- chiesto io.
- Credo che lei non abbia ancora assunto il suo Simillimum- mi ha risposto - nel caso di questa ultima prescrizione ho volutamnete tenuto da parte alcuni sintomi perchè credo sia più importante per lei lavorare su altri aspetti. La prossima volta come le dicevo passerei ad un nuovo rimedio costituzionale che ho già in mente, ma vedremo se confermarlo o meno dopo questi due mesi. Probabilmente neanche quello sarà il suo vero simillimum-
Credo di avero colto, ed è qui che vorrei il suo parere, che il lavoro che sto facendo per adesso sia una sorta di preparazione per ripulire il campo e far emergere in ogni suo aspetto il mio simillimum, la mia vera natura originale se vogliamo, in modo da poterlo asssumere quando sarò realmente pronto a rispondervi al 100%. Quindi i rimedi assunti fino ad adedsso, che hanno avuto effetti assolutamnete misurabili e positivi, possono essere considerati anche loro Simillimum, diciamo simillimum di quel mio dato momento storico, oppure no? Ha magari delle letture da consigliare relative al concetto di simillimum?
Grazie e saluti